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Ambrì Piotta

Hinterkircher: “Ognuno si sta sacrificando per la squadra, le cose inizieranno a girare”

L’attaccante dopo la sconfitta contro il Losanna: “C’è soddisfazione per essere riusciti in una rimonta complicata ma, arrivati a questo punto, avremmo voluto che finisse diversamente”

AMBRÌ – Ad Ambrì si continua a raccogliere meno di quanto si semina ma, nonostante la sconfitta, anche sabato sera la squadra è riuscita a strappare gli applausi di un pubblico che a fine partita con uno striscione ha espresso il sentimento di orgoglio nei confronti di un gruppo che di fronte alle difficoltà, anziché desistere, pare unirsi e fortificarsi sempre più.

Sotto di 2-0, i leventinesi sono riusciti a compiere una rimonta insperata tradotta in un punto utile a morale e classifica. Eppure Mattia Hinterkircher vede il bicchiere mezzo vuoto. “In questo momento a prevalere è soprattutto il rammarico. I ragazzi hanno lavorato duramente per tutta la partita ma questo non è bastato. C’è soddisfazione per essere riusciti in una rimonta complicata ma, arrivati a questo punto, avremmo voluto che finisse diversamente”.

Seppur non giocato al meglio il powerplay ha fatto la differenza andando a colmare le vostre difficoltà realizzative, causate anche da un lineup ridotto all’osso…
“I nostri special teams hanno funzionato bene per tutta la stagione. La difficoltà sta nella costanza di rendimento che ogni tanto viene meno. In effetti contro il Losanna abbiamo faticato ad installarci nel terzo ma ciò nonostante abbiamo concretizzato in due occasioni e questo ha fatto la differenza. Quando mancano così tanti compagni queste situazioni diventano ancor più importanti perché vanno a colmare i buchi. Bisogna insistere, ancora e ancora… Prima o poi le cose cominceranno a girare a nostro favore. È solo questione di tempo”.

Ad eccellere è stato tutto l’assetto difensivo e a dimostrarlo sono stati i 23 tiri bloccati davanti a Conz. Un dato notevole, sinonimo di grande sacrificio…
“Abbiamo lavorato bene. I blocked shots sono una chiara dimostrazione di quella che è stata la nostra prova, disputata con la giusta attitudine e cattiveria agonistica. Abbiamo lottato su ogni disco e, seppur commettendo qualche errore di troppo, siamo stati bravi a sacrificarci per la squadra. In questo senso non possiamo rimproverarci nulla”.

Hai giocato in linea con il giovane Schwab. Come lo hai visto?
“Robin è stato bravo. Si è mosso bene, ha giocato semplice e ha lavorato molto sul forecheck. Per essere alla sua seconda partita in NLA ha mostrato grande maturità. Con lui mi sono trovato a mio agio, senza contare che è un bravissimo ragazzo”.

La tua stagione era iniziata al GCK, poi la chiamata di Duca. Ora, dopo 18 partite, sei diventato un giocatore indispensabile nello scacchiere di Cereda. Ne è passata di acqua sotto i ponti…
“E ancora ne passerà. Sono capitato in una realtà nella quale mi trovo davvero molto bene ma non posso ritenermi soddisfatto, perlomeno non ancora. Il lavoro da fare resta moltissimo, sia a livello personale che di squadra. Voglio strappare un biglietto per i playoff, ci tengo e so che la squadra ha il potenziale per farlo. La fiducia che lo staff tecnico sta riponendo in me mi lusinga ma al contempo mi motiva a fare sempre meglio. Voglio progredire e ritagliarmi ancora più spazio all’interno della rosa… E voglio i playoff”.

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