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Interviste

Herburger: “Ho la fiducia di McSorley, spero il gol arrivi presto ma ciò che conta è la vittoria”

L’attaccante sta ricevendo tante responsabilità: “Sono abituato a questo minutaggio da quando giocavo in Austria, è stata una vittoria da battaglia. Spero di sbloccarmi ma non sono preoccupato, ho avuto diverse occasioni”

LUGANO – Come fin qui sempre in questa stagione, il Lugano di Chris McSorley è prontamente tornato al successo dopo una sconfitta. Uscito a mani vuote dall’Hallenstadion venerdì sera, i bianconeri hanno fatto loro la pelle dell’orso il giorno seguente tra le mura amiche dalla Cornèr Arena, incamerando così tre punti preziosi.

“È una vittoria molto importante”, esordisce il centro austriaco Raphael Herburger. “Penso che venerdì sera a Zurigo non abbiamo giocato la nostra migliore partita, ma qui in casa, con il sostegno del pubblico, abbiamo ottenuto un successo di battaglia. È un altro buon segnale da parte nostra, anche perché al momento ci mancano dei buoni giocatori”.

A causa delle molte assenze, ultimamente giocate quasi a tre linee… Questo ha delle ripercussioni a livello fisico?
“Personalmente ho ancora abbastanza energie (ride, ndr). Naturalmente sarebbe ottimale giocare con quattro linee, ma se lo staff decide di forzarne tre, credo che siamo tutti abbastanza ben allenati per poterlo fare. Per ora non è un problema, vedremo nei playoff”.

A livello personale stai ricevendo moltissimo ghiaccio, circa 23 minuti in entrambe le partite del weekend…
“Magari la scorsa stagione il mio minutaggio non era così ottimale per me, ma quella attuale è una situazione a cui sono abituato da quando giocavo in Austria. Se posso aiutare la squadra, mi faccio carico più che volentieri di tutti questi minuti”.

Sei uno degli attaccanti più utilizzati da McSorley e questo deve anche essere un bell’attestato di fiducia…
“Esattamente, sento la fiducia dell’allenatore, siamo stati aperti e sinceri uno con l’altro fin dall’inizio e sul ghiaccio provo a mettere in pratica quello che lui si aspetta a livello di gioco. Se poi vinciamo, tutto è ancora più bello, e forse prima o poi arriverà anche la gioia personale, ma finché abbiamo successo come squadra è un aspetto secondario”.

Senti la pressione di non avere ancora segnato?
“No, non direi. Come attaccante ci si dice sempre che se ci sono le occasioni da gol è un buon segnale e fin qui ne ho avuto molte, in particolare nella partita di settimana scorsa contro il Bienne. Penso che una volta che riuscirò a sbloccarmi, inizieranno ad arrivare più gol. Come detto, finché continuiamo a vincere va tutto bene, sarebbe invece un problema se ci trovassimo in una fase con molte sconfitte. Spero comunque che la rete arrivi il prima possibile, in modo da poter aiutare la squadra anche in questa maniera”.

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