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Dispute contrattuali: “arbitration” per O’Reilly e Frolik

Dopo due stagioni, i Colorado Avalanche e Ryan O’Reilly tornano a divergere su questioni contrattuali. Stando a quanto riportato dal giornalista Bob McKenzie, gli Avs hanno infatti ricorso all’arbitration nei confronti dell’attaccante, dopo che un paio di anni or sono le due parti si erano scontrate sino a quanto i Calgary Flames non avevano offerto due anni e 10 milioni di dollari al canadese, con gli Avs che infine hanno dovuto pareggiare l’offerta.

Il processo di “arbitration” permette di risolvere le dispute contrattuali tra club e giocatori grazie alla presenza di una terza parte, che valuta il caso e decide il salario che verrà percepito dal giocatore. La deadline per chiedere l’arbitration è il 5 luglio, mentre il caso verrà affrontato tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Nel frattempo club e giocatore possono continuare a trattare, nelle speranza di risolvere la disputa prima dell’udienza.

Nel caso di O’Reilly, è stato il club a chiedere l’avvio del processo di “arbitration”, dunque il giocatore non potrà ricevere una remunerazione inferiore all’85% rispetto al suo salario precedente. Colorado potrebbe dunque risparmiare “qualcosina” vincendo la disputa e pagandolo 5.525 milioni a stagione (e non 6.5 milioni), mentre se sarà il canadese a spuntarla, il suo cap hit potrebbe superare i 7 milioni.

La stessa situazione si è venuta a creare tra Frolik ed i Winnipeg Jets, con questi ultimi che hanno richiesto l’arbitration nei confronti del giocatore. Nel caso in cui il ceco dovesse vincere l’udienza, riceverebbe un aumento rispetto all’attuale salario di 1.9 milioni, ma se a ricevere ragione saranno i Jets, la sua remunerazione scenderebbe a 1.615 milioni. Pare però che, nonostante l’arbitration, le due parti siano molto vicine e vogliano entrambi arrivare ad un accordo di più stagioni.

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