A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
I campioni in carica dei Chicago Blackhawks sfideranno nella notte d’apertura i New York Rangers, mentre un’ora prima i Toronto Maple Leafs apriranno il torneo sfidando i Montreal Canadiens. Nella stessa serata in programma anche le sfide Canucks-Flames e Sharks-Kings. Per vedere in pista l’altra finalista, i Tampa Bay Lightning, bisognerà invece aspettare la partita contro i Philadelphia Flyers dell’8 ottobre.
Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Buona lettura!
Durante la scorsa stagione, per la prima volta dal 1983/84, i New York Islanders sono riusciti a superare la soglia dei 100 punti, restando a lungo in corsa per la conquista del primo posto nella Metropolitan Division, poi dominata dai vincitori del Presidents’ Trophy dei New York Rangers.
Gli Isles hanno costruito le loro soddisfazioni nell’ultimo anno passato a Long Island grazie alla guida del capitano John Tavares, a delle prestazioni di livello del portiere Jaroslav Halak e dagli ottimi ingaggi di Nick Leddy e Johnny Boychuck. Con i 101 punti totalizzati si è così migliorato di ben 22, ma sarà ora una sfida continuare a progredire nella prima stagione giocata a Brooklyn.
La squadra nei suoi punti essenziali è rimasta praticamente identica, con la dirigenza che ha valutato come sufficienti le risorse attualmente in rosa, anche se l’uscita prematura dai playoff ha lasciato punti su cui riflettere, soprattutto in merito agli special team.
Sul fronte offensivo gli Islanders si sono distinti con il quarto miglior attacco della lega, ed hanno il potenziale per fare addirittura meglio. Tavares aveva perso il titolo di top scorer della NHL solo all’82esima partita, mentre Okposo dovrebbe avere un impatto maggiore dopo essersi lasciato alle spalle l’operazione agli occhi che ne aveva condizionato il rendimento anche dopo il suo rientro.
La prima linea aveva visto poi diversi interpreti, con Josh Bailey, Mikhail Grabovski, Nikolay Kulemin, Brock Nelson e Ryan Strome a scambiarsi i ruoli di primi della classe. Il talento sicuramente non manca, ma una maggiore stabilità in questo senso potrebbe permettere ai singoli di esprimersi a livelli ancora più alti.
La linea più affidabile della squadra è infatti stata la quarta, che con Casey Cizikas, Cal Clutterbuck e Matt Martin è tra le più interessanti della NHL. Il trio riesce ad ogni partita a portare tanta intensità, permettendo agli Islanders di giocare costantemente a quattro linee ed avere un vantaggio in fatto di energie su parecchi avversari.
In difesa un netto passo avanti è stato fatto con l’arrivo di Leddy e Boychuck, due elementi che in passato hanno alzato al cielo la Stanley Cup e che con Travis Hamonic formano una base molto solida. Thomas Hickey e Calvin de Haan sono dei bravi puck movers, mentre Brian Strait sa farsi apprezzare per un gioco semplice ma efficace.
Il terminale difensivo sarà poi ancora Jaroslav Halak, la scorsa stagione schierato per 59 partite, numero che rappresenta il suo record personale. Ha però evidenziato la tendenza a stancarsi se non gli viene concesso un po’ di riposo ogni tanto, ed inoltre non vince una serie di playoff dal 2010 con Montreal. Alle sue spalle ci sarà Thomas Greiss, arrivato come free agent.
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