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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: numeri e chance, parità apparente, una marcia in più, human after all

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. “So you’re telling me there’s a chance”

Dopo un solo punticino ottenuto nel weekend e la sconfitta di domenica a Losanna, è la domanda che tutti i tifosi biancoblù si pongono: quante possibilità ha ancora l’Ambrì Piotta di raggiungere i pre-playoff? Tutto può ancora succedere, ma statisticamente le chance sono poche.

Certo, non siamo ai livelli del famoso “So you’re telling me there’s a chance” di Jim Carey, ma le proiezioni di NLIcedata.com indicano che i biancoblù hanno appena il 6.9% di probabilità di arrivare almeno al decimo posto. La posizione più probabile è infatti quella attuale, ovvero il 12esimo rango dato al 79.2%.

Statisticamente quasi scongiurato invece lo spauracchio di dover affrontare l’Ajoie – questo scenario si verifica solamente nel 2.4% delle simulazioni – mentre nell’11.5% dei casi l’Ambrì chiude all’11esimo posto.

Qual è dunque l’esito più probabile per i pre-playoff secondo le proiezioni? Stando ai numeri ad avere la meglio saranno probabilmente Losanna (55.7% di fare i pre-playoff), Berna (36.5%) e Lugano (39.9%), mentre il Kloten resterebbe escluso (8.4%).

La situazione è dunque compromessa? Beh, indubbiamente non è facile, ma il modello matematico precisa anche che nelle proiezioni di classifica non viene tenuto conto del regolamento che stabilirà le posizioni in caso di pareggio (ovvero i punti negli scontri diretti, e questo rende difficoltoso in particolare il percorso del Lugano). Insomma, l’Ambrì è chiamato ad un piccolo miracolo, ma resta ancora una piccola possibilità.

2. Una marcia in più

Sono diversi gli attaccanti biancoblù che stanno vivendo un periodo difficile sul fronte offensivo, ma fortunatamente c’è anche chi è in grande forma. Alex Formenton sta alzando sempre più il suo livello dopo essere stato fermo a lungo per le vicissitudini che tutti conosciamo e, dopo aver lasciato intendere le sue qualità nel mese di dicembre, ora stiamo vedendo un giocatore che ha movenze ed istinti che arrivano direttamente da altri palcoscenici.

Sarà da capire quando avverrà il ritorno in NHL – i suoi diritti rimangono in mano agli Ottawa Senators – ma nel frattempo Formenton ha trovato il gol in quattro partite consecutive, dando impulsi ad un attacco che sta facendo fatica.

Dal 10 gennaio ad oggi solamente Saarela ha segnato più di lui (10 gol contro i 9 del leventinese), ed il suo contributo non si è fermato alle reti. In questo periodo ha anche stabilito un bilancio di +9 (quarto dato di lega), tirato 48 volte in porta e bloccato 12 conclusioni, numeri che nessun altro compagno ha fatto registrare.

Chissà quante partite giocherà ancora Formenton in biancoblù. Non resterà che attendere, e godersi un giocatore che ora ha messo una marcia in più.

3. “Human after all”

Se si dovesse effettuare un montaggio video delle prestazioni più recenti di Janne Juvonen, il citato brano dei Daft Punk potrebbe essere una scelta azzeccata per il sottofondo musicale. E non perché il finlandese ha vissuto delle prove insufficienti, anzi, ma semplicemente perché ultimamente è rientrato anche lui nei canoni “umani” della normalità.

Nelle ultime tre partite in cui è stato impiegato – tutte risultate in una sconfitta – ha infatti fermato solamente l’87% delle conclusioni, con alcune reti più “soft” di quanto ci aveva abituato. Una piccola flessione perfettamente comprensibile e nemmeno troppo accentuata (l’Ambrì di fatto non ha mai perso per colpa sua), soprattutto considerando le tante partite “da alieno” che ha disputato in passato.

Non bisogna andare troppo lontano per trovare un esempio. Dal 10 gennaio al 5 febbraio le sue prestazioni erano infatti state eccezionali, e l’Ambrì aveva fatto registrare un ruolino di marcia da terza in classifica con 1.89 punti a partita sull’arco di nove incontri.

Juvonen in quella fase aveva parato il 94.42% dei tiri, con appena 1.79 reti concesse ad incontro e l’impressionante dato (nettamente il migliore di lega) di 7.06 GSAA. Lì sì che sembrava alieno.

 4. I numeri che non bastano

La squadra di Cereda ha mandato agli archivi la partita numero 49 della sua stagione, e si può dunque iniziare a comparare i numeri a quelli delle passate annate che contavano 50, 51 oppure 52 partite.

A livello di punti a partita (1.29) questa annata è seconda solamente a quella segnata dai playoff nel 2018/19 (1.58), ma si distingue in alcune altre statistiche.

Con 142 gol questo è l’Ambrì Piotta che ha segnato di più con Cereda alla guida, mentre la differenza reti di -8 è dietro solamente all’annata citata sopra. A parità numerica sono inoltre arrivati 101 gol (già record), anche se in termini di reti incassate i 112 fatti registrare sono già 11 in più rispetto all’anno scorso.

Da non sottovalutare inoltre il dato che vede l’Ambrì 2022/23 come quello che ha saputo guadagnarsi meno opportunità di powerplay. Solamente 155, un passo indietro marcato rispetto al passato (193 nell’ultima stagione, 214 in quella ancora prima), compensato però dal miglior powerplay di Cereda con il 22.58% di efficacia. Meglio è andata in termini fasi in boxplay, con appena 169 situazioni, il numero più basso nell’attuale corso sportivo.

Miglior dato assoluto anche per la percentuale al tiro, oggi al 9.29%, che compensa il numero più basso di conclusioni per 60 minuti (29.02). Chiudiamo il cerchio con la percentuale agli ingaggi, la più bassa di questi anni con il 45.74%.

Numeri che lasciamo decantare, prima di analizzarli meglio a bocce ferme.

5. Parità apparente

La classifica è tiratissima, con tutte le squadre impegnate nella lotta ai pre-playoff appaiate a 68 punti, e l’Ambrì che ha la chance di salire a 66 vincendo il match che ha da recuperare. Ci si potrebbe dunque ritrovare con una classifica finale con varie squadre a pari punti, e lì entrerebbero in gioco i risultati negli scontri diretti.

Il Lugano da questo punto di vista è la squadra messa peggio, visto che in caso di parità con Berna, Kloten o Losanna si ritroverebbe perdente. Il derby di giovedì determinerà invece cosa accadrebbe in caso di parimerito con l’Ambrì Piotta.

Inutile sottolineare che per i leventinesi vincere il derby con diversi gol di scarto rappresenterebbe un buon affare, visto che per punti negli scontri diretti i biancoblù sono vincenti solo contro il Kloten, mentre si ritroverebbero alle spalle di Losanna e Berna. Pensando ai playout invece nessun problema contro il Langnau, visto che l’Ambrì ha vinto tutte le partite contro i tigrotti.

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