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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: basi finlandesi, tempo di mercato, diversamente stranieri, modo e modo

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. C’è modo e modo – Parte 2

Qualche settimana fa su queste pagine si sottolineava come alcune sconfitte dell’Ambrì Piotta non preoccupassero strettamente per il risultato negativo, ma piuttosto per la mancanza del giusto atteggiamento visto sul ghiaccio. Lo stesso ragionamento può essere ora fatto con un accento positivo.

A livello di punti i leventinesi ne hanno infatti aggiunti solamente quattro nelle ultime tre partite, ma dopo lo “schiaffo” ricevuto nel derby si è sicuramente visto un cambio di marcia. Il giorno successivo contro lo Zugo si era infatti tornati a vedere un Ambrì capace di dare concreti segnali di risveglio, poi confermati nell’ultimo weekend con una partita controllata a Porrentruy ed una prova di maiuscola intensità contro il Losanna.

Complice il rientro di alcuni infortunati in difesa – fondamentale Heed, ma anche Fohrlerla squadra ha ritrovato struttura, ed anche se alcuni errori individuali non sono mancati l’Ambrì visto in pista ha trasmesso le giuste sensazioni.

Il primo momento di avversità sembra insomma essere stato superato. Una tappa comunque importante, visto che è impensabile giocare un’intera stagione senza qualche inciampo.

2. Diversamente stranieri

Non stanno vivendo un momento particolarmente produttivo gli attaccanti stranieri leventinesi, che in questo periodo faticano ad andare sul tabellino. Attualmente l’Ambrì è praticamente sulla media di lega con 35 reti d’importazione (il 41% del totale), ma il dato è anche condizionato dalla grande produttività dei difensori a risultato degli otto (!) gol di Virtanen ed i tre di Heed.

In avanti infatti Spacek ha ottenuto solamente un gol nelle ultime 17 partite, mentre l’ultima “vera” rete di Lilja è datata 24 ottobre a Friborgo, a cui erano seguite 13 partite caratterizzate solamente dall’empty netter contro l’Ajoie.

Non particolarmente ispirato nemmeno il periodo di Dauphin, in gol una volta nelle ultime sei uscite ed in generale molto meno d’impatto dopo il già discusso episodio di Rapperswil.

Lo straniero più in forma al momento è Formenton, che a livello di pattinaggio e pericolosità ha raggiunto ottimi standard, ma deve ancora lavorare sulla finalizzazione. In termini di expected goals sui 60 minuti il canadese è sempre il miglior giocatore della lega (1.56), ma all’appello per lui mancano almeno 2.56 reti in rapporto alle occasioni avute.

Naturalmente la produttività offensiva non è tutto, e gli attaccanti stranieri stanno dando anche contributi diversi per lavoro fisico, difensivo oppure in termini di velocità e fantasia. L’Ambrì da loro avrà però bisogno qualche gol in più.

3. Fondamenta finlandesi

Nella recente fase di difficoltà coach Luca Cereda si è dimostrato attivo nel continuare a stimolare il suo gruppo per ritrovare la solidità perduta, ed alcune decisioni sono passate anche dai pali.

Per tornare alla vittoria lo staff tecnico ha infatti insistito sulla presenza in porta di Janne Juvonen, impiegato per quattro partite consecutive e rinunciando così provvisoriamente – complice probabilmente anche l’assenza di Heed – all’alternanza con Benjamin Conz.

In tutto lo scorso campionato il finlandese aveva giocato solamente 3 back-to-back, cifra che ha invece già raggiunto nell’attuale torneo, ed in generale ha disputato da titolare 21 delle 29 partite dei leventinesi. Juvonen è comunque solo l’ottavo portiere più impiegato con i suoi 1’193 minuti, e dopo 29 partite stagionali ha un minutaggio analogo a quello dello scorso anno in questa fase (1’187 minuti).

Le fondamenta finlandesi sono inoltre tornate solide con due partite nel weekend con il 95% di interventi, dopo che nelle quattro apparizioni precedenti Juvonen non aveva mai raggiunto nemmeno l’88% di efficacia.

 4. Dicembre promettente

Tanti riflettori nelle ultime partite sono stati meritatamente puntati su Tommaso De Luca, che continua a fare passi da gigante, ma tra i giovani che ultimamente stanno mostrando buoni progressi troviamo anche Manix Landry.

Il figlio d’arte aveva iniziato la stagione con alcune responsabilità ma aveva poi vissuto una fase meno brillante, finendo anche alcune volte in sovrannumero, ma con l’infortunio di Bürgler ha disputato il weekend in seconda linea ed è spiccato nel terzetto completato da Heim e Kneubuehler.

L’intensità che ha portato in pista – giocando all’ala dopo aver passato i primi due mesi al centro – è stata premiata dal gol d’apertura contro l’Ajoie, serata che lo ha anche visto per la prima volta in stagione uscire dal ghiaccio in positivo.

5. Mercato di mezza stagione

Non ha sicuramente occasione di annoiarsi il DS Paolo Duca, che sta perfezionando i rinforzi per l’imminente Coppa Spengler e nel contempo deve ovviamente formare la squadra della prossima stagione.

Per il torneo grigionese è già arrivato in valle Peter Mueller, ed i rumor parlano del possibile innesto in retrovia anche di Alex Breton. L’intenzione per la Spengler è di aggiungere due elementi in difesa, mentre pensando al prossimo anno alcune decisioni potrebbero essere imminenti.

Pensiamo ad esempio ai rinnovi di Zwerger e Pezzullo, mentre per la stretta attualità resta la possibilità di attivare l’opzione nell’accordo di Formenton. In vista del prossimo campionato l’Ambrì ha inoltre un’opzione a suo favore con Dauphin, mentre le discussioni dei tifosi sono spesso concentrate sul futuro di Kneubuehler (Bienne?) e sulla possibile partenza di Michael Spacek. Il futuro del ceco resta da determinare, ma sulle recenti voci di un suo ipotetico passaggio al Lugano si può avere più di un dubbio.

L’unica certezza è insomma quella dell’ingaggio di Gilles Senn con la relativa partenza di Benjamin Conz, così come il fatto che ad oggi gli stranieri sotto contratto per l’anno prossimo sono quattro. Per tutto il resto bisognerà attendere, anche se solitamente questo è un periodo propizio per dare uno sguardo al futuro.

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