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NHL

È tornato l’entusiasmo ai New York Rangers, ma la ricostruzione non è ancora completa

L’arrivo di Panarin e Kakko in attacco, così come Trouba e Fox in difesa lasciano sperare in una stagione in cui la squadra potrà lottare per i playoff. La debolezza resta al centro, intrigante la situazione tra i portieri

A partire dal 2 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 31 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


RANGERS

La rosa 2019/20

PORTIERI
Henrik Lundqvist, Alexandar Georgiev, Igor Shestyorkin

DIFENSORI
Jacob Trouba, Marc Staal, Brady Skjei, Brendan Smith, Adam Fox, Libor Hajek, Tony DeAngelo, Yegor Rykov, Ryan Lindgren

ATTACCANTI
Artemi Panarin, Mika Zibanejad, Chris Kreider, Vladislav Namestnikov, Pavel Buchnevich, Ryan Strome, Jesper Fast, Kaapo Kakko, Brendan Lemieux, Filip Chytil, Lias Andersson, Brett Howden, Greg McKegg, Cristoval Nieves


Dopo aver ufficialmente annunciato il rebuild nel febbraio 2018, i New York Rangers hanno operato una miriade di cambiamenti con l’obiettivo di acquisire delle pedine fondamentali al Draft e ringiovanire complessivamente la rosa, capace di essere tra le protagoniste del 2011 al 2017 ma arrivata ad un punto in cui si imponeva una ripartenza.

L’estate appena passata ha però visto i Rangers dare un deciso colpo di gas a questa ricostruzione, grazie all’arrivo dal mercato dell’attaccante Artemi Panarin e dei difensori Jacob Trouba ed Adam Fox, nomi che unitamente al draft di Kaapo Kakko lasciano intendere che a Broadway si possa puntare ad una stagione con meno sofferenze rispetto alle due passate.

Le aspettative devono però essere controllate in casa Blueshirts, visto che la squadra presenta sempre degli evidenti aspetti su cui si deve lavorare, in particolare se si pensa alla situazione dei centri.

Mika Zibanejad è reduce da una stagione eccezionale, ma dietro di lui ci sono parecchi punti di domanda. Il giovane Filip Chytil riceverà la possibilità di guadagnarsi un ruolo da top six, e alle sue spalle ci sono altre promesse come Brett Howden e Lias Andersson, mentre il più esperto Ryan Strome verrà – almeno inizialmente – utilizzato come ala.

In fase offensiva ci si aspetterà naturalmente molto da Artemi Panarin, capace di dominare la scena lo scorso anno a Columbus con 87 punti, ed anche Kakko sarà un giocatore chiamato ad avere un impatto immediato dopo quanto mostrato ai Mondiali.

La top six si completerà con Buchnevich – ancora in attesa del “breakout year” – e Chris Kreider, pedina che non lascia completamente tranquilli visto il contratto in scadenza e delle trattative che per ora sono state messe in pausa. Occhi puntati inoltre sul giovane Vitali Kravtsov, ancora un po’ acerbo ma con delle mani che lasciano sperare in un futuro brillante.

Il reparto che però dovrà fare i maggiori passi avanti è la difesa, ed in questo senso il buyout di Shattenkirk – finito poi a Tampa – e l’arrivo via trade di Trouba e Fox mettono ora a disposizione di coach Quinn una difesa sicuramente più intrigante.

Skjei è l’altro elemento di maggiore qualità, a cui si aggiungerà il veterano Marc Staal ed alcune promesse come i vari Hajek, Rykov oppure Lindgren, tutti impegnati nel conquistarsi un posto. Rimane invece in standby la situazione di DeAngelo, RFA in attesa di contratto.

Anche tra i pali la situazione è parecchio intrigante. Il veterano Henrik Lundqvist è reduce da una stagione tra alti e bassi e quest’anno – visti i 37 anni di età – verrà impiegato con meno frequenza rispetto al passato.

Per lui si sta avvicinando il momento di passare il testimone alle giovani promesse già presenti nell’organizzazione. Il suo backup sarà Alexandar Georgiev, autore di diverse buone prestazioni lo scorso anno, ma il vero elemento d’interesse a Manhattan è Igor Shestyorkin, ragazzo che in KHL ha mostrato numeri da capogiro e che è considerato il vero erede di Lundqvist. Inizierà probabilmente la stagione in AHL, ma ci si aspetta di vederlo anche in NHL nel corso del campionato.

In vista dell’imminente stagione c’è dunque tanto entusiasmo in casa New York Rangers, a risultato dei diversi nomi interessanti arrivati durante l’estate e della progressione che dovrebbe permettere ad alcuni prospect di avere un impatto maggiore.

Si è però consapevoli dei limiti attuali del gruppo, che ha potenziale per lottare nella corsa playoff ma probabilmente non di più. Il club ha però fatto un grande passo nella giusta direzione per tornare ad essere tra i protagonisti, ora si tratterà di proseguire sulla giusta via senza cercare scorciatoie.

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