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Lugano

Vicky: “Non è una guerra, ma poi picchieremo i pugni sul tavolo”

LUGANO – Con il Lugano con le spalle al muro ed il Berna capace di vincere le ultime tre partite consecutive al termine di incontri caratterizzati da episodi decisamente contestati, i bianconeri devono fare un profondo respiro e guardare avanti, perchè nulla è perso e per girare l’inerzia della serie basterebbe una partita. Quella di martedì.

Il clima che si è venuto a creare non è però dei più positivi, ed ha portato la presidente Vicky Mantegazza a lanciare un importante e chiaro appello in vista di Gara 5: “Vogliamo mantenere la calma in questo momento un po’ esagitato. Chiaramente tutto ciò che è successo negli ultimi giorni ha animato parecchio l’ambiente bianconero, ma non è giusto rispondere con violenza alla violenza, anche se non si tratta di violenza nel vero senso della parola”.

“Chiedo al pubblico bianconero di sostenere la squadra e concentrarci solo su di noi – ha continuato – la società sta lavorando duramente dietro le quinte su tutto quello che è capitato in questa finale… Non è vero che non stiamo facendo niente, lo stiamo facendo eccome! Posso promettere che una volta finita la serie andremo fino in fondo su quanto successo, e picchieremo i pugni pesantemente sul tavolo. Questa è una promessa che posso fare personalmente, ci stiamo già muovendo e lo faremo con più decisione alla fine del campionato”.

Vicky Mantegazza ricorda comunque che la finale è tutt’altro che finita, e a partire da martedì “abbiamo bisogno di una Resega elettrizzante, ma in maniera positiva e senza che si porti ulteriore agitazione e stress. Tutte le volte che i tifosi lanciano oggetti sul ghiaccio interrompono il gioco e creano disagi alla nostra squadra. Sono sicura che domani vivremo una bellissima serata… Giocare una finale è una festa e non una guerra, questa squadra merita un grande pubblico dalla loro parte, e non voglio sentirlo contro arbitri o squadra avversaria”.

“Stiamo disputando una stagione incredibile, con cuore, carattere e anche coglioni”, ha concluso Vicky. “Non ci diamo certo per morti”.

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