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Tutte le squadre NHL presentate da HSHS: Dallas Stars

Finalmente il lockout è giunto alla sua conclusione e, di conseguenza, a partire dal prossimo 19 gennaio le 30 squadre NHL torneranno finalmente in pista per dare vita al campionato più bello del mondo!

Proprio per questo motivo, nel corso delle prossime due settimane vi riproporremo sulle pagine di HSHS la presentazione di tutte le franchigie nordamericane che già avevamo pubblicato durante i mesi di settembre ed ottobre, riassumendone i movimenti di mercato, le ambizioni per l’imminente annata ed analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione.


DALLAS STARS

Lo sviluppo degli ultimi anni dei Dallas Stars sotto la guida del GM Joe Nieuwendyk è stato piuttosto turbolento. Inizialmente si è cercato di costruire qualcosa di importante dando grande fiducia a veterani come Mike Modano e Marty Turco, sotto l’ala protettiva del coach Marc Crawford. Successivamente i tre sono stati allontanati e ci si è indirizzati verso la strada dei giovani con l’innesto di Jamie Benn, Loui Eriksson e l’arrivo dell’allenatore Glen Gulutzan. Per la stagione 2012/13, invece, in Texas si spera che si possa rivelare pagante la scelta di lasciar partire MIke Ribeiro e Steve Ott (finiti rispettivamente a Washington e Buffalo in cambio di Cody Eakin e Derek Roy) e di acquistare i 40enne Jaromir Jagr e Ray Whitney.

(nhlsnipers.com)

Per quanto riguarda il settore d’attacco, gli Stars sono finiti al 22esimo posto la scorsa stagione nella speciale classifica delle reti segnate – solamente 2.49 a partita – ed in vista del prossimo campionato dovranno anche fare a meno di Ribeiro, che era il loro secondo marcatore con 63 punti. L’aggiunta di Jagr, Whitney e Roy cambierà sicuramente le coordinate in avanti. Whitney è un ottimo playmaker che saprà trarre il meglio da compagni di squadre come Benn e Ryder, mentre Jagr non mancherà sicuramente di imporsi anche nella calda Dallas.

Ponendo il nostro sguardo alla difesa, gli Stars possono contare su elementi di grande valore come Goligoski, Daley e Larsen, a cui si affianca il veterano Robidas e due difensori particolarmente fisici come Fistric e Rome. In complesso la retroguardia, però, sembra mancare ancora un po’ di sostanza, ma si può comunque guardare al futuro con ottimismo visti i promettenti prospects Brenden Dillon, Jamie Oleksiak e Patrik Nemeth, La difesa di Dallas, insomma, non è male, ma sarà decisamente più completa e competitiva tra un paio di annetti.

(ESPN)

In porta troviamo infine l’ottimo Kari Lehtonen, lo scorso anno finito 12esimo a livello di partite vinte (32), decimo per quanto riguardava i gol subiti in media (2.33) ed ottavo in rapporto alla percentuale di puck stoppati (92,2%). Da questo punto di vista, di conseguenza, a Dallas si può dormire sonni decisamente tranquilli.

Prevediamo dunque che gli Stars possano entrare in discussione per quanto riguarda un posto nei playoff, ma tutto dovrà andare per il verso giusto soprattutto in attacco per sperare di poter accedere al post season. D’altronde Dallas è ancora un cantiere aperto, da cui però potrebbero arrivare piacevoli sorprese…

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