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Lugano

Tra vari esperimenti il Lugano incassa la rimonta dell’Olten

Bianconeri in pista con Nodari ma senza stranieri. Pelletier ha rimescolato il suo lineup, che però da metà gara ha perso il filo del discorso senza più ritrovarlo

Tra vari esperimenti il Lugano incassa la rimonta dell’Olten

OLTEN – LUGANO

4-3

(0-2, 2-1, 1-0; 1-0)

Reti: 1.01 Vedova (Haussener) 0-1, 17’47 Walker 0-2, 24’01 Suri (Nodari) 0-3, 28’18 Carbis (Rytz, Nunn) 1-3, 32’35 Knelsen (Carbis, Nunn) 2-3, 56’46 Fuhrer (Weder) 3-3, 63’25 Knelsen (Carbis) 4-3

Penalità: Olten 5×2′, Lugano 6×2′

Note: Eisbahn Kleinholz, 613 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Piechaczek; Altmann, Progin

Assenti: Jani Lajunen (infortunato), Dario BürglerMikkel BoedkerMatteo RomanenghiMark ArcobelloNiklas Schlegel, Romain Loeffel, Nicolò UgazziAlessandro VillaRiccardo WerderTim Heed

OLTEN – Test interlocutorio per il Lugano di Pelletier, che nella sfida di Olten ha mostrato buone cose solamente ad intermittenza, finendo per pagare con una sconfitta all’overtime un match che ha visto i bianconeri meno lucidi del necessario a partire da metà gara.

Nella serata che ha segnato il debutto di Matteo Nodari e l’assenza di tutti i giocatori stranieri – oltre a Bürgler, Loeffel e Romanenghi – il Lugano si è presentato sul ghiaccio con un lineup completamente rimescolato rispetto all’ultima uscita, con lo staff che sta dunque ancora sperimentando alcune combinazioni prima di imboccare una via più definita.

La sfida si è sviluppata sin dall’inizio senza un particolare ritmo da ambo i fronti, anche se il Lugano ha comunque saputo evidenziare un certo controllo sulla manovra. I momenti di vera pressione dalle parti di Rytz non sono stati molti – frequenti i ribaltamenti di fronte ed i tiri appena entrati nel terzo – ma con le reti di Vedova e Walker la sfida sembrava poter pian piano crescere per gli ospiti.

Il gol di Reto Suri valso il 3-0 in entrata di frazione centrale poteva essere quello ideale per poi allenare la gestione del vantaggio per il resto della gara, ma qualche penalità di troppo e soprattutto il primo gol locale di Carbis hanno fatto perdere il filo del discorso al Lugano.

Il solito Knelsen al 31’35 ha così riaperto la sfida, e con un paio di powerplay consecutivi l’Olten ha sfiorato il pareggio già nel finale di secondo tempo, prima di andare ad acciuffarlo quando alla terza sirena mancavano poco più di due minuti.

Nella seconda parte di incontro il Lugano ha infatti faticato nel tornare ad imporre una certa superiorità all’avversario, ed alla fine l’Olten è anche riuscito a togliersi la soddisfazione di portare a compimento la rimonta vincendo all’overtime.

Sul fronte ticinese rimane il rammarico per non aver sfruttato un paio di buone chance, una anche nell’overtime in particolar modo con Fazzini, ma complessivamente è apparso chiaro che la partita di Olten rappresentava un passo intermedio per un Lugano che deve ancora trovare le sue stesse misure.

Di materiale su cui lavorare per Pelletier ed il suo staff ce n’è parecchio, ed in questo senso sarà interessante osservare se nella doppia sfida con il Langnau del prossimo fine settimana si vedrà in pista un lineup caratterizzato da maggiore continuità. Se poi servirà qualche stimolo in più, non bisogna dimenticare che Tim Heed è oramai prossimo al suo debutto in bianconero.

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