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Mondiali 2014

Tra mille polemiche la Svizzera si inchina anche agli Stati Uniti

usa

USA – SVIZZERA

3-2

(0-0, 1-2, 2-0)

svizzera
Reti: 21’28 Hollenstein (Fiala) 0-1, 26’15 Mueller (Stapleton) 1-1, 29’39 Brunner (Romy) 1-2, 41’28 Smith (Nelson) 2-2, 53’15 Johnson (Jones) 3-2.

Note: Minsk Arena, 11’000 spettatori. Arbitri: Gofman, Ronn; Carlson, Raming.

Penalità: Svizzera 4×2′, USA 7×2′

MINSK – Sarebbe potuta finire in gloria la serata della Nazionale, reduce dalla cocente sconfitta incassata al debutto con la Russia ma scesa sul ghiaccio con grande determinazione per la seconda sfida contro gli Stati Uniti.

A rovinare la festa agli elvetici ci hanno però pensato due chiamate arbitrali alquanto dubbie, giunte entrambe per annullare due reti apparentemente regolarissime. Alla fine dei conti è così stata la formazione d’oltreoceano a gioire, conquistando la sua seconda vittoria consecutiva con il risicato punteggio di 3-2.

Dopo un primo periodo iniziato subendo la pressione della compagine a stelle e strisce ma che ha progressivamente visto Josi e compagni rialzare la testa, in avvio di secondo tempo è finalmente arrivata la prima rete rossocrociata di questo Mondiale. È toccato ad Hollenstein rompere il lunghissimo digiuno offensivo della Svizzera, freddando Thomas dopo un preciso passaggio di Fiala.

La gioia per i rossocrociati è però durata poco, in quanto, beneficiando di un errore di Weber, il rientrante penalizzato Peter Müller non ha lasciato scampo a Berra nell’uno contro uno. Gli svizzeri hanno però mostrato tutt’altro piglio rispetto alla remissiva attitudine del giorno precedente ed hanno reagito con veemenza trovando dopo 3’ il nuovo vantaggio con l’attivissimo Brunner, nell’occasione ben servito da Romy.

Il terzo conclusivo si è aperto con la doccia fredda del nuovo pareggio americano, caduto in power play ma ancora una volta propiziato da una tenuta difensiva tutt’altro che ermetica. La nuova reazione dei confederati non si è fatta attendere e, logica conseguenza, dopo diverse azioni insistite è caduto il punto del nuovo vantaggio, questa volta messo a segno dall’ex bianconero Rüfenacht. Peccato che il linesman abbia segnalato un offside per lo meno dubbio, annullando la rete e innervosendo non poco gli uomini di Simpson.

A completare la beffa ci ha poi pensato Johnson, che a poco meno di 7’ dal termine ha regalato il primo vantaggio della partita ai suoi. Furiosi e mai domi gli uomini di punta elvetici hanno cercato con ogni mezzo il punto del pareggio, ottenendolo con Moser al termine di una travolgente azione di Brunner. Sfortunatamente, però, anche in questa occasione il linesman è intervenuto per annullare la rete, nonostante il pattino di Romy, ritenuto erroneamente in fuorigioco, fosse ancora sulla linea blu quando il disco è entrato nel terzo.

Nel finale, tra la frustrazione generale, il fortino eretto da Tim Thomas ha retto e così la Svizzera ha dovuto accettare la seconda sconfitta in due partite giocate. Al contrario della batosta subita contro i forti russi, in questa occasione si sono visti sprazzi della “vera” Nati, ma la sfortuna e le decisioni della quaterna arbitrale hanno finito per favorire una formazione americana che pur non incantando ha sfruttato al meglio la sua superiorità fisica ed è risultata più fredda sotto porta.

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(© Berend Stettler)

Se in attacco Brunner, Hollenstein e Fiala – eccezionale l’apporto del giovanissimo giocatore dell’HV71, grande intelligenza di gioco e personalità – stanno provando a dare la carica, i limiti della retroguardia sono sotto gli occhi di tutti.

La maggior parte degli elementi non sono semplicemente all’altezza di una competizione internazionale – Grossmann su tutti – ed i soli Josi e Seger non possono prendersi carico delle sorti dell’intera difesa. Bene dal canto suo anche Berra che, nonostante a volte sia stato abbandonato a se stesso, ha tenuto in piedi a più riprese la baracca vincendo pure nettamente lo scontro a distanza con Genoni.

Lunedì la Svizzera se la vedrà contro i padroni di casa della Bielorussia in quello che sarà uno scontro vitale per l’approdo ai quarti di finale. Un’ulteriore sconfitta potrebbe risultare fatale ed addirittura portare a scenari a cui nessuno vuole davvero pensare.

Se la partita verrà affrontata con la carica e la determinazione viste in questa occasione però, offsides e difesa permettendo, la vittoria sarà molto più di una semplice utopia.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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