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Lugano

Thürkauf: “Ci manca la determinazione per sfruttare le chance, qualcosa non funziona”

L’attaccante a livello personale ha vissuto un buon avvio di stagione ed è stato convocato in Nazionale: “Preferirei di gran lunga che la squadra avesse successo, anche perché poi è più facile fare bene pure come singoli”

LUGANO – Con la sconfitta casalinga contro lo Zurigo, la situazione si è ulteriormente aggravata per i bianconeri, ormai ufficialmente in crisi. Quattro sconfitte consecutive, tre sole vittorie nelle ultime 13 partite e un attacco che ultimamente non riesce a produrre più di un gol a partita.

“Sì, purtroppo la situazione è questa. Non so cos’altro dire a proposito”, afferma un deluso e perplesso Calvin Thürkauf, interrogato sul difficile momento della sua squadra. “I segnali non sono positivi al momento, è evidente che ci sia qualcosa che non funziona e dobbiamo scoprire al più presto cosa, in modo da poter tornare a vincere”.

Avete mostrato dei momenti positivi nel primo tempo, ma l’impressione è che siete andati in calando nel corso della partita, fino ad arrivare ad un terzo tempo in cui siete sembrati molto piatti…
“Penso che abbiamo cominciato molto bene e anche il secondo tempo è ancora stato positivo. Lo Zurigo ha sfruttato le occasioni che ha ricevuto, noi invece no. Nei primi 40 minuti abbiamo avuto delle buone chance e la partita avrebbe potuto prendere tutt’altra direzione se ne avessimo capitalizzate alcune. Alla fine quello che fa la differenza in negativo è la nostra efficienza sotto porta, che al momento non è buona. Tutte le altre squadre sfruttano le loro occasioni, trovando così le reti. Questo è quello che ancora ci manca, la determinazione in fase di conclusione. Sappiamo tutti che dobbiamo fare meglio, sull’arco dei sessanta minuti. Io in primis, a cominciare dagli ingaggi. Contro lo Zurigo, nei primi due tempi, ho però l’impressione che abbiamo mostrato una buona reazione. Adesso dobbiamo costruire su ciò e vincere sabato a Berna”.

Nelle ultime partite le vostre difficoltà sotto porta stanno saltando all’occhio in maniera palese, ma i problemi sembrano essere più profondi: a parità numerica siete la seconda peggior squadra del campionato per quanto riguarda le reti segnate…
“Sì, non c’è molto da aggiungere, le statistiche parlano chiaro. È un aspetto sul quale dobbiamo lavorare, sabato c’è ancora da giocare la partita a Berna, poi nella pausa per la nazionale dovremo analizzare cosa facciamo giusto e cosa no, traendo le giuste conclusioni. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorarci e possiamo farlo solo rimanendo uniti come squadra”.

La pausa per la nazionale arriva al momento giusto. Si può dire lo stesso per le numerose convocazioni?
“Sono sicuramente contento di essere stato convocato da Patrick Fischer, ma al momento sono concentrato solo sul Lugano, alla selezione rossocrociata penserò settimana prossima. Abbiamo ancora una partita da disputare e dobbiamo assolutamente vincerla, in modo da andare alla pausa con un buon feeling”.

A livello personale questi primi mesi a Lugano difficilmente sarebbero potuti andare molto meglio… Rivesti un ruolo centrale, giochi molti minuti e adesso sei appunto stato anche convocato in Nazionale a distanza di 4 anni…
“Sì, a livello personale le cose non stanno andando male, anche se naturalmente ci sono state un paio di occasioni che avrei dovuto sfruttare, ma questo fa parte dell’hockey. Preferirei comunque di gran lunga che la squadra avesse successo, anche perché poi è più facile fare bene pure come singoli. Alla fine quello che conta sono le prestazioni di squadra, perché non giochiamo per i nostri nomi, ma per il logo che portiamo sul petto ed al momento non lo stiamo facendo. Dobbiamo trovare un modo per segnare le nostre reti, soprattutto a parità numerica, visto che il powerplay e il penalty killing stanno funzionando bene”.

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