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Interviste

Suri: “In Gara 7 non ho pensato al mio ritiro, l’unico scenario era andare in semifinale”

L’attaccante ha prolungato almeno di un’altra serie la sua carriera: “Mentalmente sono pronto al ritiro, ma adesso sono ancora nel tunnel dei playoff. Ora ci concentriamo sui Lions, non avremo nulla da perdere”

ZUGO – Lo Zugo ha sconfitto il Berna per 3-0 in Gara 7, ed accede così alle semifinali. Una qualificazione complicata per i padroni di casa, ma al termine dei festeggiamenti l’attaccante Reto Suri era visibilmente soddisfatto.

Reto, poteva essere la tua ultima partita e invece sei ancora un giocatore in attività…
“Era l’unico scenario che avevo calcolato, non mi ero preparato alla seconda variante, è successo quello che mi ero messo in testa”.

È stato comunque un giorno particolare o sei davvero riuscito a scacciare i “brutti fantasmi” del ritiro?
“No, da quando ho preso la decisione di smettere so che arriverà il fatidico momento, si sta sempre di più avvicinando, mentalmente sono pronto, arriverà, ma adesso sono ancora nel tunnel per così dire. Mi concentro giorno dopo giorno, match dopo match. Per me l’unico pensiero era vincere questa settima sfida e centrare la semifinale”.

Decisiva la disciplina. Non avete concesso nessun powerplay, se non a poco dalla fine a risultato acquisito, mentre il Berna vi ha concesso due superiorità numerica da voi sfruttate…
“È stata una partita tirata, ce l’aspettavamo, la disciplina è stata fondamentale, anche se abbiamo lasciato qualche buco di troppo in difesa. Siamo comunque stati compatti, abbiamo lottato uno per l’altro, alla fine decidono i dettagli, lo dicono tutti, il giorno x devi farli pendere dalla tua parte”.

Ti aspettavi una serie così tirata?
“Assolutamente, era la quarta forza del campionato contro la quinta. Tra noi e il Berna c’erano pochi punti di differenza dopo 52 partite. Anche altre due serie sono terminate alla settima gara. Eravamo consapevoli e pronti che la serie sarebbe andata sino alla “bella”. Chiaramente abbiamo avuto dei passaggi a vuoto, specialmente in trasferta, non era ciò che volevamo, ma l’importante è sempre stato reagire e grazie anche al vantaggio casalingo siamo riusciti a imporci”.

Ora vi attende lo ZSC, possiamo dire che siete nel ruolo di underdog?
“Sì, i Lions hanno terminato la regular season al primo posto e hanno il fattore pista. Non abbiamo nulla da perdere, dobbiamo concentrarci su un nuovo avversario e portare lunedì nella prima sfida il ritmo che abbiamo nelle gambe”.

A proposito di ritmo, lo Zurigo è ormai fermo da parecchio, potrebbe essere un vantaggio per voi?
“Lo vedremo lunedì sera dopo il risultato. Sono tutte teorie, ipotesi, noi dobbiamo prepararci a puntino indipendentemente da questa cosa, è fondamentale pensare a noi stessi e a cosa possiamo controllare, non al resto”.

Sei tornato dopo un lungo infortunio a ottimi livelli a mio parere, sei felice?
“Ebbene sì. Non era per nulla scontato essere ancora qui sul ghiaccio. Ho impiegato un po’ di partite a ingranare, poi sono migliorato, anche se nelle ultime gare di regular season ho avuto una flessione. Ho trovato il mio ruolo, cerco di portare energia, a livello di blocco siamo difensivamente solidi e riusciamo anche a creare qualcosina in fase offensiva. Insomma, sono fiero e cerco anche di godermi un po’ il momento”.

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