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Ambrì Piotta

Spacek: “Aver gettato due punti alle ortiche ci fa arrabbiare, ma è stata una buona partita”

Il ceco sul match con i Lions: “Non siamo riusciti a uccidere la partita quando andava fatto e non siamo stati bravi a sfruttare le nostre occasioni in superiorità numerica. Ma andiamo avanti e impariamo dai nostri errori”

AMBRÌ – Esattamente come accaduto tre settimane fa contro il Ginevra, a decidere la partita a favore dello Zurigo sono stati i dettagli e l’Ambrì Piotta è potuto uscire a testa alta – e perfino con del rammarico – dalla serata di sabato.

“Complessivamente abbiamo disputato una buona partita”, ha esordito Michael Spacek. “Le nostre difficoltà? Trovo che lo ZSC abbia lavorato molto bene senza disco, chiudendo bene gli spazi e questo ci ha reso la vita particolarmente difficile, soprattutto in zona offensiva. Ci siamo innervositi e abbiamo finito per pagare a caro prezzo alcune occasioni non sfruttate”.

A proposito di occasioni sprecate, non possiamo non citare i 10 minuti di superiorità numerica avuti a disposizione. Qualcosa, contro i Lions, si è inceppato…
“Sì, sabato il powerplay ha rappresentato per noi il tasto dolente di serata. In più di un’occasione si è presentata l’opportunità di realizzare la terza rete dell’incontro – penso soprattutto a quel PP a sei minuti dalla terza sirena – ma abbiamo peccato di lucidità. Abbiamo costruito delle ottime trame, installandoci bene nel terzo, ma è mancato un po’ di cinismo nel momento giusto.”

Avete comunque disputato una partita di alto livello e, per diversi minuti, siete stati superiori allo Zurigo. È un punto che sa di bicchiere mezzo vuoto?
“Decisamente, siamo delusi dal risultato. Abbiamo disputato una partita che, nel suo insieme, è stata positiva ma saper di aver gettato due punti alle ortiche in quel finale di partita crea un certo rammarico. Che dico, ci fa arrabbiare! Ma questo è l’hockey, ci sono serate in cui tutto va bene, altre in cui ti lasci sfuggire la partita a due minuti dalla fine. È la dura legge dello sport ma noi guardiamo avanti, cercando di imparare dai nostri errori”.

Inutile nascondere come nel secondo tempo, con alcune decisioni discutibili, gli arbitri abbiano influito negativamente su una partita sino a quel momento spettacolare e coinvolgente, generando dell’inutile tensione tra i giocatori. Almeno tre sono state le chiamate non ravvisate sul tuo conto e una di queste ha portato alla prima rete ospite. Cosa puoi dirci a riguardo?
“Non voglio aggrapparmi a scuse, sia ben chiaro. Abbiamo perso perché non siamo riusciti a uccidere la partita quando andava fatto e non siamo stati bravi a sfruttare le nostre occasioni in superiorità numerica. Riguardo a quella non-chiamata arbitrale però, beh, posso semplicemente dire che in passato mi è capitato di ritrovarmi nel ruolo di Marti e che sono sempre stato penalizzato. Dal mio punto di vista il tutto è molto chiaro: quando sei sulla blu, in rotazione, e vieni sbilanciato dall’avversario, nemmeno un giocatore di centocinquanta chili riuscirebbe a restare in piedi. Sono due minuti chiari, senza se e senza ma, e purtroppo quella situazione ci è costata una rete”.

Nonostante la sconfitta la squadra sta vivendo un inizio di campionato molto positivo e tu, con il tuo apporto, stai contribuendo in maniera significativa. Cosa ti impressiona maggiormente di questo gruppo?
“La grande coesione che c’è tra i ragazzi. Stiamo lavorando tutti nella stessa direzione, tra noi c’è un ottimo feeling e ognuno ha capito perfettamente il proprio ruolo all’interno del roster. Personalmente mi trovo molto bene ad Ambrì, i compagni sono disponibili e l’ambiente in spogliatoio è sereno. Credo che tutto questo, unito ai risultati particolarmente positivi che sono arrivati sin dalla prima giornata, stia consolidando un gruppo che crede nei propri mezzi”.

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