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Interviste

Ruotsalainen: “Mi sono tolto un peso, ma per la squadra la vittoria era fondamentale”

L’attaccante finlandese ha finalmente trovato il primo gol con la nuova maglia: “Sapevo sarebbe arrivato prima o poi, ma mi sono tolto un peso. La vittoria sul Ginevra? Ottenuta grazie al lavoro di tutti e alla semplicità”

LUGANO – La sfide contro il Ginevra alla Cornèr Arena da qualche anno ormai si trasformano in vere e proprie battaglie. Questo clima ostile ha forse aiutato il Lugano a reagire in maniera più veemente dopo la brutta sconfitta contro il Rapperswil e nella battaglia c’è stato spazio finalmente per la prima rete in bianconero dell’intraprendente Arttu Ruotsalainen, il quale spera di essersi tolto di mezzo la classica “scimmia sulla spalla”.

“Lo spero vivamente! Ci ho provato tanto ma sapevo che prima o poi la rete sarebbe arrivata. Ovviamente sono felice per il mio primo gol con la maglia del Lugano, ma più importante era ritrovare la vittoria”.

Arrtu Ruotsalainen, non solo la tua rete è stata importante sul piano personale, ma una vittoria del genere aiuta tutto il gruppo…
“Questo è sicuramente importante, segnare aiuta sempre non solo me ma anche tutta la squadra. Contro il Ginevra abbiamo prodotto tanto e finalmente siamo riusciti a sfruttare le occasioni con qualche rimbalzo a favore. Tutto questo aiuta anche a prendere maggiore confidenza e ad aumentare la fiducia nei compagni e nella chimica tra di noi.”

Qual è stata la chiave del successo contro il Ginevra?
“Aldilà del carattere in questa partita abbiamo fatto le cose con più semplicità, messo tanti dischi sul portiere sapendo che qualcosa sarebbe successo. Quella è stata la chiave del successo, oltre alla pressione continua che abbiamo portato contro i nostri avversari, si riparte sempre da un nuovo inizio e dalle piccole cose”.

Da limare rimangono ancora alcune “aperture” difensive, almeno un paio di gol erano evitabili…
“Sicuramente non tutto è stato perfetto, alcune reti sono state evitabili e dovremo imparare a chiuderci meglio e a non compiere errori e turn-over nelle zone pericolose. Ripeto, la chiave dovrà essere sempre la semplicità, quando abbiamo la possibilità possiamo giocare il disco, altre volte possiamo anche cercare delle liberazioni sicure, l’importante sarà evitare certi errori banali derivanti dal voler fare le cose in maniera troppo complicata”.

Una partita così intensa e dura vi ha aiutato particolarmente a ritrovare le giuste sensazioni?
“Aldilà dell’avversario per noi era importante tornare sul pezzo dopo quella brutta sconfitta, e ci siamo riusciti. Siamo stati bravi a non cadere in alcuni tranelli, ma come detto il segreto è stato giocare di squadra e con semplicità, senza pensare a chi avevamo davanti”.

Contro il Davos si tratterà di continuare sulla scia di venerdì…
“Ovviamente il prossimo passo sarà quello di dare un senso a questa vittoria, e anche se si tratta di una partita in trasferta tutto parte dall’ingaggio d’inizio e dal sapere ripetere le cose buone che ci hanno portato a questa vittoria. Semplicità e compattezza, anche contro il Davos saranno le parole d’ordine”.

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