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Interviste

Riva: “Non dobbiamo montarci la testa, ma se continuiamo così i risultati arriveranno”

Il giovane difensore sul suo inizio di campionato: “Non era l’inizio di stagione che mi aspettavo, ma in questo momento le cose stanno girando bene e io quando ho l’opportunità devo farmi trovare pronto”

LUGANO – Nella serata di un acclamatissimo Raffaele Sannitz, il Lugano venerdì alla Cornèr Arena ha dato seguito alla vittoria ottenuta nel derby superando pure lo Zurigo primo in classifica, vivendo quindi fin qui una settimana esaltante e piena di emozioni.

“Sì, abbiamo giocato molto bene”, ci racconta un soddisfatto Elia Riva. “Abbiamo fatto vedere che possiamo giocare tutti insieme. Siamo entrati in pista con la giusta mentalità, anche se forse il primo tempo avremmo potuto fare meglio a livello di pattinaggio, però abbiamo giocato uniti e questa è stata la nostra forza in questa partita”.

Come nel derby, anche venerdì avete subito una sola rete, per di più contro lo Zurigo che vanta il miglior attacco della lega…
“Ad inizio campionato, anche e soprattutto nelle amichevoli, abbiamo faticato un po’ a livello difensivo, ma abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando molto su questi aspetti e piano piano i frutti stanno arrivando. Chiaramente per noi la zona difensiva è molto importante, anche per ripartire subito in attacco e fare male”.

Avete colto la terza vittoria e il sesto risultato utile consecutivo. Tutto sta girando per il meglio al momento…
“Sì, chiaro, però adesso dobbiamo rimanere coi piedi per terra, senza montarci la testa. Siamo comunque consapevoli di quanto siamo in grado di fare e di quello che possiamo fare vedere sul ghiaccio. Dobbiamo semplicemente attenerci al nostro gameplan e continuare cosi, in questo modo i risultati continueranno ad arrivare”.

In estate la parola più utilizzata è stata pazienza. Adesso però le cose sembrano funzionare già molto bene. Vi aspettavate di vedere così presto dei progressi così marcati?
“Rispetto all’anno scorso abbiamo cambiato completamente il nostro stile di gioco, quindi era normale un inizio un po’ più lento e difficile. Adesso però, lavorando tantissimo, stiamo assimilando sempre più i meccanismi e sul ghiaccio si vede che facciamo molta meno fatica, giochiamo più compatti e riusciamo a fare le cose più facilmente”.

A livello personale fin qui in media hai giocato un po’ meno di 7 minuti a partita. Probabilmente non era questo l’inizio che ti aspettavi…
“No, chiaramente non era l’inizio di stagione che mi aspettavo, però in questo momento le cose stanno girando bene e io quando ho l’opportunità devo semplicemente farmi trovare pronto”.

Il motivo per il tuo minutaggio lo vedi quindi più nel fatto che tutto sta girando bene, con la conseguenza che un allenatore in situazioni del genere è portato a cambiare il meno possibile? E non in eventuali difficoltà con il nuovo sistema?
“Sì assolutamente. Il sistema di gioco di per sé è perfettamente congeniale alle mie capacità e alle mie caratteristiche. Come già detto, adesso semplicemente quando ho l’occasione devo farmi trovare pronto”.

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