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NHL

Nonostante le previsioni, il salary cap potrebbe non aumentare

Non ci sono ancora notizie ufficiali, ma ad oggi pare che i GM delle varie franchigie NHL abbiano smesso di dare per scontato il fatto che il salary cap possa essere ritoccato verso l’alto a partire dalla prossima stagione.

A riportarlo è il New York Post, dove si può leggere come la lega si stia attualmente chinando sul problema della svalutazione del dollaro canadese, che vale ora 87 centesimi in rapporto a un dollaro americano, fattore che mette in difficoltà le sette franchigie canadesi della NHL.

Il salary cap potrebbe dunque confermarsi attorno ai 69 milioni di dollari, cifra di 5-6 milioni inferiore rispetto alle ottimistiche previsioni del recente passato. I club che si trovano in difficoltà da questo punto di vista dovranno ora temporeggiare dal punto di vista dei rinnovi, visto che se la lega deciderà di ritoccare del 5% verso l’alto il cap, questo avverrà solamente alla fine di giugno.

La situazione non è sicuramente l’ideale per diverse franchigie, come ad esempio i Chicago Blackhawks, che attualmente hanno già 65.8 milioni bloccati dai contratti di 15 giocatori per il 2015/16, in seguito soprattutto al “mega rinnovo” di Toews e Kane per otto stagioni e 84 milioni complessivi.

Un altro esempio è rappresentato dai Philadelphia Flyers, che hanno già destinato 66 milioni per soli 17 giocatori.

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