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Nessuna misura cautelare, la COMCO conferma l’esclusiva di UPC

Dopo un’inchiesta la commissione della concorrenza ha deciso di non ordinare delle misure cautelari nell’inchiesta riguardante la diffusione di hockey su ghiaccio tramite Pay-TV

BERNA – La Commissione della concorrenza (COMCO) ha deciso di non ordinare delle misure cautelari nell’inchiesta riguardante la diffusione di hockey su ghiaccio tramite Pay-TV. La COMCO è giunta alla conclusione che le condizioni necessarie non sono soddisfatte.

Nel maggio 2017 la COMCO ha aperto un’inchiesta contro UPC Svizzera Sagl per un sospetto abuso di una posizione dominante nell’ambito della diffusione di hockey su giacchio tramite Pay-TV.

La domanda principale è se UPC abbia rifiutato ingiustificatamente la trasmissione di hockey su ghiaccio a fornitori di piattaforme TV, in particolare a quelli che non operano sulla rete via cavo. La COMCO ha quindi esaminato una richiesta di misure cautelari da parte di Swisscom.

L’emanazione di misure cautelari implica tra le altre cose che senza di esse, ovvero con l’attendere la fine dell’inchiesta, esiste il rischio di un pregiudizio difficilmente riparabile per la concorrenza.

Seppure nel caso in questione esistono indizi di un comportamento anticoncorrenziale da parte di UPC, la COMCO non ha potuto constatare che il rifiuto da parte di UPC conduca al rischio di un cambiamento persistente e irreversibile della struttura di mercato a livello delle piattaforme TV. I fornitori di piattaforme TV, colpiti da un eventuale rifiuto, dovrebbero essere in grado di riconquistare i clienti persi tramite buone offerte e buoni servizi anche se un eventuale comportamento illecito di UPC dovesse essere proibito al termine dell’inchiesta.

La decisione della COMCO è soggetta a ricorso presso il Tribunale amministrativo federale.

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