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Interviste

Michaelis: “Dobbiamo insistere, abbiamo la sensazione di poter battere i Lions”

L’attaccante dello Zugo dopo la sconfitta in Gara 2: “A volte l’hockey è ingiusto, ma fa parte del gioco. Nei playoff il mentale è tutto, dobbiamo guardare avanti perché nulla è ancora perso”

(PostFinance/KEYSTONE/Urs Flueeler)

ZUGO – Quella di mercoledì sera è stata una partita stregata per lo Zugo, a cui non è bastata una prova encomiabile per ottenere il primo successo sugli ZSC Lions. La sconfitta ha fatto male agli svizzero centrali, e l’attaccante Marc Michaelis a fine partita era amareggiato.

“Quando le cose non vanno purtroppo il disco non entra, c’è poco da fare. Come mai? Se lo sapessimo avremmo segnato qualche rete. Le occasioni ci sono state, questo è positivo”.

Entrambi i portieri sono stati superlativi. Tu hai avuto una grande chance a 3 minuti dal termine, ma Hrubec si è superato…
“Purtroppo non sono riuscito a batterlo, lui e Genoni non concedono praticamente nulla, alla fine a decidere la contesa è stata una piccola rete sporca. Fa parte dei playoff”.

In queste due partite avete investito molto energie senza però ottenere risultati…
“Questi sono i playoff, bisogna lavorare in tutte le zone del ghiaccio. A inizio stagione ci creavamo meno occasioni ma segnavamo di più, ora è il contrario. A volte l’hockey è ingiusto, ma fa parte del gioco. Ora non dobbiamo togliere il piede dal gas, bensì continuare a insistere”.

Ti dà più fastidio una sconfitta risicata come questa o una batosta?
“Perdere 10-0 oppure 1-0 non cambia nulla, specie nei playoff. L’importante è stato captare che possiamo battere lo Zurigo, stavolta non siamo stati ricompensati, ma presto o tardi accadrà”.

Certo che è frustrante, in Gara 1 c’è stata la penalità di 5 minuti di Hansson, in questa seconda quella di 4 a Eder, tutte scene praticamente decisive…
“Il mentale è tutto nei playoff, chi lo ha va avanti. Non possiamo cambiare il passato, le penalità erano dubbie, ma non voglio entrare nei dettagli. Nulla è ancora perso, dobbiamo guardare avanti e basta”.

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