Social Media HSHS

Ambrì Piotta

L’Ambrì sorride a metà, arriva la vittoria ma la Valascia resta tabù

garage2

AMBRÌ – ZUGO

3-2

(0-0, 1-0, 1-2; 1-0)

Reti: 20’44 Giroux (Aucoin, Hall) 1-0, 53’43 Giroux (Aucoin, Gautschi) 2-0, 55’49 Zangger (Grossmann, Bouchard) 2-1, 56’30 Bouchard (Earl, Schlumpf) 2-2, 60’38 Giroux (Steiner, Aucoin) 3-2

Note: Valascia, 4’992 spettatori. Arbitri Stricker, Wiegand; Abegglen, Kohler
Penalità: Ambrì 6×2′, Zugo 6×2

AMBRÌ – Dopo un epilogo di partita come quello vissuto venerdì sera alla Valascia, le sensazioni che si provano sono contrastanti, e a fare capolino è la classica domanda: “due punti guadagnati, o un punto perso?”.

In questa occasione la risposta è però probabilmente “entrambi”, dato che un successo contro una squadra del livello dello Zugo – per giunta in grande forma! – deve essere visto positivamente, ma nel contempo quel punto lasciato per strada è stato perso in maniera ingenua ed evitabile.

L’Ambrì Piotta per la terza partita consecutiva si è reso protagonista di un buon incontro e, pur non evidenziando tutta la costanza messa in pista martedì a Kloten, ha tenuto testa in maniera egregia alla squadra di Kreis ed ha saputo farsi preferire per porzioni importanti del match.

In generale, dunque, i biancoblù sono usciti promossi dalla sfida della Valascia, nella cui valutazione stride però terribilmente quell’ingenua penaltà rimediata da Bouillon a 5’29 dalla terza sirena. L’ex Canadiens ha effettuato un cross check proprio davanti agli occhi degli arbitri, mettendo in difficoltà la sua squadra con un gesto assolutamente inutile e che, dall’alto della sua esperienza, è da considerare grave.

In powerplay e con i nervi dell’Ambrì messi alla prova dopo una scazzottata tra Duca e Suri, lo Zugo ha pareggiato la partita segnando due reti nel breve volgere di 41 secondi con Zangger e Bouchard, vanificando quanto di buono fatto sino a quel momento dai biancoblù.

Peccato, indubbiamente, perché gli uomini di Pelletier avevano saputo controllare con sapienza lo Zugo e, anzi, nel terzo tempo hanno trovato ben 14 tiri verso la porta protetta Stephan. Uno di questi era stato il gol del provvisorio 2-0 di Alexandre Giroux, tornato finalmente a “sparare a più non posso” sul portiere avversario con un totale di otto tiri… Iniziative che lo hanno portato a mettere a segno il secondo “hat trick” della stagione (più una “tripletta” su rigore) che, oltre alla mera concretezza delle reti, mette in evidenza la sempre più ritrovata alchimia con Aucoin.

Dopo un’infinità di partite da dimenticare, infatti, il numero 29 da alcune settimane sta migliorando sempre di più e, in combutta con Stucki e lo stesso Giroux, si può affermare che venerdì sera ha permesso alla sua linea di vivere la miglior partita del campionato.

Aucoin ha infatti ottenuto tre assist (uno in seconda) sulle reti del compare e sul conto del terzetto offensivo vi sono almeno altre 4-5 occasioni da gol di ottima fattura, tra cui un fallo su Giroux che avrebbe potuto portare ad un rigore nel secondo tempo.

Anche nel corso del primo periodo – durante il quale l’Ambrì si era difeso bene, ma con lo Zugo che aveva imposto un certo dominio territoriale – la loro linea aveva saputo evidenziare delle fiammate interessanti, mentre il primo blocco di Lauper, Hall e Steiner ha fornito una solida prestazione, però meno incisiva del solito.

Decisivo il powerplay, che ha continuato sulla linea di quanto ammirato a Kloten e che ha saputo produrre due gol importantissimi. Su entrambe le segnature va sottolineato il grandissimo lavoro operato da Adam Hall, che si è sempre piazzato davanti a Stephan e lo ha disturbato in maniera decisiva. Il top scorer è sempre più l’anima e la guida di questa squadra, grazie ad un mix incredibile di grinta, spirito di sacrificio, tecnica, umiltà e determinazione.

Buono anche il boxplay, che ha saputo arginare sapientemente le tante bocche di fuoco dell’EVZ, salvo però concedere il gol che ha riaperto l’incontro firmato da Zangger. Poche le colpe di Sandro Zurkirchen sulle due reti, con il portiere che ha fornito un’ottima prestazione ed ha saputo bloccare diversi tiri insidiosi nei momenti chiave della partita. Per lui sono da conteggiare ben 38 parate.

In pista con la stessa formazione di martedì – in sovrannumero Dostoinov e Fuchs, oltre a Bonnet – sarà interessante vedere come Pelletier integrerà Pestoni in una squadra che sembra aver trovato finalmente un certo equilibrio nelle prime due linee. La quarta rimane invece una sorta di “laboratorio” per vari esperimenti, in combutta con la possibilità di giocare a sette difensori ed inserire un tredicesimo attaccante.

È un “bel problema” in questo senso riscontrare quanto i giocatori “in ballottaggio” stiano facendo bene. Su Stucki si sono già spese tante parole di elogio e le sue buone prestazioni sono praticamente diventate una regola, mentre Lhotak venerdì ha dato prova di grande velocità ed esplosività.

I veri problemi di questi Ambrì risiedono dunque probabilmente a livello mentale, con fattori quali la concentrazione e la capacità di gestire i momenti di tensione che ancora va migliorata. I biancoblù passano infatti troppo velocemente da uno stato di controllo dal match ad un altro in cui ne sono completamente in balia, questo anche e soprattutto per l’incapacità di fare la scelta giusta al momento giusto.

Va però dato atto alla squadra – e questo è molto importante! – di aver saputo lavorare sui propri errori, rendendosi protagonista di un processo di crescita lineare, ma che è lungi dall’essere al termine. I tantissimi punti persi negli ultimi minuti degli incontri, d’altronde, testimoniano come l’Ambrì abbia ancora molto da imparare.

L’Ambrì Piotta continua comunque a portare a casa punti importanti – quasi un po’ senza dare nell’occhio – tanto da aver ottenuto almeno un punto in sei delle ultime otto partite disputate. Ci sono dunque tutte le premesse per andare a Bienne ed ottenere un alto risultato positivo!


(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta