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Ambrì Piotta

L’Ambrì riprende con tre punti pesanti, l’Ajoie è battuto

Prova non perfetta ma molto solida dei leventinesi, sempre in controllo del match. Primo shutout stagionale per Ciaccio, Bürgler ancora in gol

L’Ambrì riprende con tre punti pesanti, l’Ajoie è battuto

AMBRÌ – AJOIE

2-0

(1-0, 1-0, 0-0)

Reti: 19’07 Bürgler (Kneubuehler, Isacco Dotti) 1-0, 23’33 Burren (Bürgler, Pestoni) 2-0

Note: Gottardo Arena, 5’482 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Urban; Duarte, Altmann
Penalità: Ambrì 3×2′, Ajoie 3×2′

Assenti: Michael ForaRocco Pezzullo (infortunati), Joel NeuenschwanderPetr Cajka (Ticino Rockets), Patrick IncirMatt D’Agostini (sovrannumero)

AMBRÌ – Non è stata una serata dai connotati sempre esaltanti quella di martedì, ma nella vittoria dell’Ambrì Piotta con il sempre insidioso Ajoie c’è stata tanta solidità ed autorevolezza. I biancoblù non hanno infatti toccato particolari picchi a livello di ritmo – nell’ultima prova contro il Davos la squadra aveva raggiunto acuti più marcati – ma i ragazzi di Cereda hanno controllato il gioco praticamente per tutta la sfida, rendendosi spesso pericolosi e riducendo ai minimi termini i pericoli per Ciaccio.

È così che i leventinesi hanno legittimato una vittoria che mai è sembrata in dubbio, ovvero con la costante determinazione nel voler creare e proporre gioco, mentre la neopromossa ha cercato di pungere con le sue classiche ripartenze, spesso però spente sul nascere.

Nella prova dell’Ambrì c’è stata anche un po’ di “ruggine”, quella che si accumula comprensibilmente durante una pausa, ed effettivamente per oliare i loro ingranaggi Pestoni e compagni ci hanno messo un po’, e nel corso di tutta la serata non sono mancate sbavature ed imprecisioni. Il tutto è però stato compensato dalla costanza nel provarci, e dopo il bel gol combinato da Bürgler e Kneubuehler a ridosso della prima sirena le cose si sono fatte più facili.

Già nel corso del primo periodo si era comunque delineata la tendenza poi confermata per tutti i 60 minuti, con un Ambrì capace di tenere ben salde le redini delle iniziative, salvo a volte complicarsi un po’ troppo la vita, oppure peccando della necessaria lucidità o semplicità in esecuzione. Zwerger e Kneubuehler si sono presentati due volte soli davanti all’ex Östlund, che ha sempre avuto la meglio, ma il meritato vantaggio poi ottenuto da Bürgler ha tolto qualche pensiero ai padroni di casa.

In serate come queste trovare il primo gol è spesso il fattore più complicato, ed infatti dal periodo centrale si è visto un Ambrì acquisire più sicurezza ed autorevolezza, a maggior ragione con il raddoppio quasi immediato firmato da Burren nel secondo powerplay di serata.

In retrovia invece Ciaccio non ha praticamente mai dovuto sfoderare un intervento sopra le righe, ed anzi le sue parate sono state prevalentemente di routine grazie alla solidità assicurata dai compagni. Il possesso del puck è stato infatti un punto nettamente a favore dell’Ambrì, che avrebbe sicuramente potuto segnare anche qualche gol in più – 68 complessivamente i tentativi di tiro – e che ha visto la linea di KneubuehlerHeimBürgler protagonista di un’ottima prova.

Buono anche l’apporto del blocco di Pestoni, tornato dagli impegni in Nazionale ma in pista con la solita energia e pericolosità. Nuovamente agrodolce invece il capitolo stranieri, che da un lato hanno mostrato tanta volontà di avere un impatto concreto sul match, ma dall’altro non hanno visto premiato il loro evidente desiderio di essere maggiormente protagonisti.

Kozun è sicuramente l’esempio perfetto. L’attaccante ha pattinato tanto ed ha cercato di essere una spina nel fianco per gli avversari, ma la sua prestazione ha finito per essere purtroppo rocambolesca. Anche dall’esterno si capisce come possa essere frustrante il suo momento – ed infatti pure lui qualche gesto di stizza lo ha lasciato trasparire – perché nulla sembra andare nel verso giusto nonostante gli sforzi. In questi casi probabilmente la tenacia è la caratteristica più preziosa per sperare di invertire la tendenza.

In termini generale invece l’Ambrì Piotta la sua caratteristica più preziosa la sta trovando nella forza della squadra, e se da un lato è vero che alcune individualità stentano a togliersi delle soddisfazioni personali, dall’altro tutti i giocatori rappresentano degli ingranaggi importanti di una macchina che sta comunque dando vita ad una bella stagione.

I biancoblù sono settimi in classifica ed il giro di boa di metà regular season si sta avvicinando. I tre preziosi punti ottenuti contro l’Ajoie rappresentano dunque la base per lanciare il prossimo importante weekend, in cui si affronteranno due formazioni – Lugano e Ginevra – che rincorrono la squadra di Cereda in classifica. Un occasione insomma importante, in cui si dovrà alzare ulteriormente il ritmo per ottenere punti pesanti.


IL PROTAGONISTA

Johnny Kneubuehler: Si rende pericoloso sin da inizio partita, quando a tu-per-tu con Östlund non riesce a trovare la via del gol, ma il lavoro che porta avanti con Bürgler e Heim gli assicura di togliersi altre soddisfazioni nel corso del match. Nel finale di primo tempo offre infatti un puck perfetto al compagno per il fondamentale 1-0, e viene poi premiato come migliore in pista per aver alimentato il gioco con grande costanza.


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HIGHLIGHTS

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