Social Media HSHS

Ambrì Piotta

L’Ambrì Piotta è al capolinea, ma saluta la stagione a testa alta

I biancoblù giocano una partita tesa e di sacrificio, ma alla fine pagano il conto di assenze e stanchezza con due errori decisivi. Il Losanna sfiderà il Friborgo

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

L’Ambrì Piotta è al capolinea, ma saluta la stagione a testa alta

LOSANNA – AMBRÌ

5-1

(1-1, 0-0, 4-0)

Reti: 6’06 Trisconi (Bianchi) 0-1, 7’14 Gernat 1-1, 45’00 Riat (Sekac) 2-1, 58’40 Sekac (Miele, Heldner) 3-1, 59’02 Sekac (Paré, Miele) 4-1, 59’21 Kenins (Jäger, Bertschy) 5-1

Note: Vaudoise Arena, 8’008 spettatori
Arbitri: Stricker, Tscherrig; Obwegeser, Cattaneo
Penalità: Losanna 1×2′, Ambrì 5×2′

Assenti: Cedric HächlerBenjamin ConzPeter ReginCory ConacherDominic Zwerger (infortunati), Rocco PezzulloGiona Bionda (sovrannumero), Daniele Grassi (squalificato), Damiano Ciaccio (ammalato)

LOSANNA – La stagione dell’Ambrì Piotta è arrivata al termine, ma la squadra di Cereda può sicuramente congedarsi a testa alta, perché anche martedì i biancoblù hanno dato tutto e sono andati vicinissimi ad eliminare il Losanna in un match che a livello di emozioni ha visto gli ospiti scendere sul ghiaccio con gli argomenti migliori.

I leventinesi hanno infatti affrontato l’impegno in maniera ineccepibile dal punto di vista dell’attitudine, chiudendo per praticamente tutto l’incontro il grandissimo gap che si sarebbe potuto creare pensando alla qualità degli effettivi in pista. Guardando al sacrificio l’Ambrì avrebbe sicuramente meritato di più, ma alla fine le tante assenze e le fatiche delle ultime incredibili settimane hanno presentato il loro conto – reso più salato da qualche penalità di troppo e dall’infortunio di Zwerger – e in un match teso ad ogni cambio alla fine sono stati i biancoblù a commettere gli errori decisivi.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

È stato infatti Pestoni (forse un po’ stanco dopo una stagione eccezionale) a regalare a Gernat il disco valso l’1-1 appena 68 secondi dopo il vantaggio firmato da Trisconi, mentre un puck perso da Fora ed il successivo sbilanciamento del quintetto in pista hanno spianato la strada a Riat per il gol decisivo nel terzo tempo. Ci può essere sicuramente del rammarico, anche pensando che sul fronte offensivo l’Ambrì ha avuto alcune buone chance per trovare la seconda pesantissima rete, su tutte quella capitata a Heim in boxplay.

Pestoni e compagni sono stati bravi nel mantenere alta la loro intensità, ma sul fronte offensivo hanno pagato le tante assenze e la conseguente mancanza di profondità, e con il passare del tempo rendersi pericolosi dalle parti di Boltshauser si è fatto sempre più complicato.

In sfide come queste, destinate a decidersi con un episodio, tutto è comunque rimasto possibile praticamente sino alla seconda rete locale, e l’Ambrì ha fatto un buon lavoro nel rendere sterile il possesso del Losanna e a limitare i pericoli per Juvonen. Se da un lato la squadra di Cereda ha lottato senza risparmiarsi, dall’altro il Losanna ha infatti mostrato più di un’incertezza a livello mentale, con i vodesi poco presenti nello slot e imprecisi quando l’Ambrì si trovava nella loro zona.

© Lausanne HC

È insomma mancato pochissimo ai biancoblù per eliminare il Losanna, e probabilmente con qualche assenza in meno la squadra di Cereda si sarebbe potuta togliere altre soddisfazioni. All’Ambrì non c’è però nulla da rinfacciare, perché si è giocato tutte le carte che aveva e lo ha fatto senza mai darsi per vinto.

Tra i fattori che avrebbero potuto portare ad un esito diverso si possono annoverare alcune grandi chance in Gara 2 e 3 non sfruttate dalla linea di Heim, Bürgler e Kneubuehler, blocco che nella serie ha fatto tutto molto bene tranne in fase di finalizzazione. Poco lucido anche Fora, che pure martedì ha perso diversi dischi pericolosi, ed uno di questi è finito per essere quello che ha deciso la serie.

Dispiace anche per D’Agostini, che è rientrato potendo contare sul cuore ma purtroppo non sulle sue gambe, ed alla fine pure lui ha dovuto arrendersi. Questa potrebbe essere stata la sua ultima partita in carriera, e pure lui ha dato ciò che ha potuto.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Per analizzare più nel dettaglio serie e stagione ci sarà comunque tempo nei prossimi giorni, ed ha anche poco senso chiamare in causa delle individualità quando l’Ambrì ha dimostrato che la differenza può farla solamente con il gruppo. Proprio per questo la stagione dei leventinesi è terminata con un punto esclamativo importante, perché ha dimostrato a tutti che la filosofia e le fondamenta su cui si basa il lavoro sono quelle giuste.

La costruzione a volte ha traballato, è stata puntellata con il fondamentale innesto di Juvonen, ma alla fine si è dimostrata abbastanza solida da reggere l’urto e raggiungere l’obiettivo stagionale. L’Ambrì ha insomma un’importante base rappresentata dai giocatori svizzeri e – nonostante la partenza di Fora – il nucleo della squadra per costruire l’immediato futuro è solido. Ora si può girare pagina e trovare i pezzi mancanti.


IL PROTAGONISTA

André Heim: Tra i migliori giocatori dell’Ambrì Piotta in tutta la stagione, Heim è stato tra i migliori dei suoi anche martedì. In un lineup rattoppato la sua linea è quella che è riuscita a tenere maggiormente in profondità il disco ed ha saputo creare delle buone chance. L’altro lato della medaglia è però rappresentato da quelle occasioni mancate sia domenica che martedì, che avrebbero potuto cambiare il destino della serie.


HIGHLIGHTS

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta