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Ambrì Piotta

L’Ambrì perde anche a Rappi, biancoblù sotto la linea

Prova solo mediocre dei leventinesi, che vengono battuti in un match confuso su ambo i fronti. La via verso i pre-playoff si complica, servirà un cambio di marcia

L’Ambrì perde anche a Rappi, biancoblù sotto la linea

RAPPERSWIL – AMBRÌ

3-1

(1-1, 0-0, 2-0)

Reti: 7’12 Lehmann (Rowe) 1-0. 8’32 Mazzolini 1-1, 40’47 Eggenberger (Rowe) 2-1, 58’37 Eggenberger (Lehmann) 3-1

Note: SGK Arena, porte chiuse. Arbitri Hebeisen, Piechczek; Altmann, Wolf
Penalità: Rapperswil 3×2′, Ambrì 3×2′

Assenti: Matt D’AgostiniTommaso GoiElias BianchiJulius NättinenBrian Flynn (infortunati), Dario RohrbachViktor ÖstlundChristian PinanaPetr Cajka (sovrannumero)

RAPPERSWIL – Non era una partita decisiva quella di sabato sera, ma sicuramente era una prova molto significativa e che metteva in palio tre punti pesantissimi. L’Ambrì Piotta purtroppo questo appuntamento lo ha mancato, uscendo battuto da un match che non ha tradito le forze in campo, rivelandosi immediatamente combattuto ma anche parecchio confuso e condito da errori – e relative grandi occasioni – su ambo i fronti.

Alla fine ha vinto il Rapperswil, che ora ha un vantaggio di sei punti sui leventinesi pur avendo giocato una partita in più, mentre la squadra di Cereda si ritrova per la prima volta sotto la linea dopo aver incassato la sesta sconfitta consecutiva. Il Berna conta infatti una lunghezza di vantaggio e cinque partite da recuperare sui leventinesi, che nelle prossime uscite dovranno affrontare le trasferte di Zugo, Lugano e Zurigo, ospitando nel mezzo proprio i Lakers. Insomma, per alimentare la propria corsa ai pre-playoff bisognerà ingranare ben più di una marcia extra.

Il confronto diretto di sabato non è stato facile per nessuna delle due squadre, e questo lo si è visto riflesso sul ghiaccio per tutti i 60 minuti, con schemi che sono saltati facilmente tra due contendenti che hanno puntato tutto sulla volontà sacrificando più di una volta la propria organizzazione, specialmente difensiva.

Un campanello d’allarme è arrivato già dopo sette minuti, quando Lehmann ha rifinito il contropiede imbastito da Rowe in shorthand, con i biancoblù che per la nona volta in stagione hanno incassato un gol durante una superiorità numerica.

Non sempre è facile gestire questi episodi, ma l’Ambrì si è subito scrollato di dosso l’accaduto grazie al pareggio arrivato solamente 80 secondi più tardi a firma Mazzolini, con una carambola che è andata a premiare il lavoro portato avanti dal giocatore nelle ultime partite, in cui è risultato spesso tra i migliori.

Pochi altri in casa leventinese hanno però saputo brillare. Perlini ha provato a metterci pattinaggio e fisico, ma senza troppo costrutto, mentre altri elementi come Zwerger e Müller (i tre formavano la prima linea) hanno fornito nuovamente una prova sbiadita. L’immagine delle attuali difficoltà offensive è stata quella doppia superiorità numerica di 1’40, giocata in maniera estremamente statica e prevedibile da un Ambrì che praticamente non ha mai saputo nemmeno rendersi pericoloso.

Un’occasione sprecata, soprattutto considerando come un portiere modesto come Bader non sia stato messo sufficientemente alla prova per tutto l’arco della serata. Le occasioni principali per i leventinesi sono dunque arrivate con dischi sporchi messi sulla porta – ed è così che sono arrivate le due reti del weekend, senza nemmeno usare il bastone – mentre le occasioni pulite sono state poche nonostante gli spazi a disposizione.

La squadra di Cereda ha così finito per giocare una partita mediocre, mai al di sotto del livello degli avversari ma anche senza riuscire a dare qualcosa in più. La giocata che ha fatto la differenza l’ha infine trovata il Rapperswil – che a livello di individualità ha delle certezze in più rappresentate dagli stranieri – con Rowe che ha fornito l’assist perfetto ad Eggenberger per il gol decisivo.

Sotto nel punteggio ad inizio terza frazione, l’Ambrì ha giocato i restanti 19 minuti sostanzialmente come il resto della gara, ovvero alla pari – scambiandosi errori ed opportunità con i Lakers – ma senza mai prendere il controllo della sfida. Ai biancoblù mancano gli acuti, siano questi da parte dei giocatori di punta o a risultato di uno sforzo collettivo, ma nell’attuale fase risulta difficilissimo andare oltre lo status quo, che a lungo andare finisce spesso per rompersi in favore degli avversari.

La stagione dell’Ambrì Piotta non termina qui, perché in palio ci sono ancora 21 punti ed una sfida diretta con gli stessi Lakers, però ora il margine di errore è ridottissimo. Non resta dunque che rifarsi al più classico dei cliché, prendendo una partita alla volta per poi fare i conti tra qualche settimana.


IL PROTAGONISTA

Andrew Rowe: Lo statunitense ha vissuto alcune fasi di difficoltà nel corso della stagione, ma ultimamente sta decisamente ritrovando le migliori sensazioni e contro i leventinesi la sua prova è stata determinante. I numeri parlano di due assist – tra cui quello perfetto sul gol decisivo – che ha unito a tanto lavoro fisico e delle pregevoli abilità di playmaking. Il Rappi non è dunque solo Cervenka, e con un Rowe così ha un’altra importante freccia al suo arco.


HIGHLIGHTS

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