Social Media HSHS

Ambrì Piotta

L’Ambrì paga un paio di episodi, vince un convincente Langnau

I biancoblù possono recriminare su una rete non concessa e sull’errore che ha portato al 3-2. Debutto per Lerg e Rohrbach, positivo il match dello statunitense

L’Ambrì paga un paio di episodi, vince un convincente Langnau

AMBRÌ – LANGNAU

2-4

(0-0, 2-1, 0-3)

Reti: 22’43 Gagnon (Lardi, Randegger) 0-1, 28’54 Kubalik (Fora, Hofer) 1-1, 30’47 Kubalik (Zwerger, Hofer) 2-1, 45’12 Blaser (DiDomenico, Pesonen) 2-2, 48’40 Neukom (Gustafsson) 2-3, 59’52 Pesonen (DiDomenico, Blaser) 2-4

Note: Valascia 5’494 spettatori. Arbitri Hebeisen, Urban; Wüst, Gurtner
Penalità: Ambrì 3×2′, Langnau 5×2′ + 1×10′

AMBRÌ – Nonostante una prova lungi dall’essere perfetta, l’Ambrì Piotta questa partita poteva trovare il modo di vincerla, e se non fosse stato per un paio di episodi chiave che hanno voltato le spalle ai ragazzi di Cereda, i biancoblù avrebbero interrotto la serie di sconfitte filate, che è invece arrivata a quota quattro.

Il primo momento a cui ci riferiamo è naturalmente il gol non accordato ad Isacco Dotti, rete in tutto e per tutto regolare ma non finita sul tabellino per la fretta dei direttori di gara nel soffiare nel fischietto, interrompendo così l’azione prima di vedere il puck carambolare in rete. Se – come doveva essere – il gol fosse stato accordato il punteggio sarebbe passato sul 3-1, dando all’Ambrì un’ottima base per arrivare al sessantesimo con un risultato utile.

Quanto successo non ha lasciato indifferente lo stesso Dotti, convinto che il disco a mezz’aria avesse comunque varcato la linea di porta prima del fischio arbitrale, così come coach Luca Cereda, che agli arbitri ha minacciato di inoltrare protesto. Questo ha portato Hebeisen e Urban a consultare il video – per vedere cosa? – prima di tornare inevitabilmente sulla decisione iniziale.

Il secondo episodio è invece legato a quel puck che Benjamin Conz ha voluto rilanciare uscendo dalla gabbia, ma che ha finito per innescare un facile contropiede avversario concluso in rete da Neukom, che ha condannato i leventinesi alla sconfitta. Riduttivo puntare il dito sul portiere – l’errore è suo, ma non solo – anche se il ricordo del gol regalato di recente allo Zugo rende quanto successo venerdì un po’ più amaro. Per il resto Conz ha fornito un’ottima prova, con diversi interventi provvidenziali.

Si deve però anche guardare oltre quanto descritto sinora, a partire da un primo tempo in cui il Langnau ha dimostrato il perché si trova nella posizione di classifica che occupa al momento, sicuramente non frutto del caso. I tigrotti, specialmente con le prime due linee, hanno infatti imposto il loro ritmo per tutta la prima frazione, costringendo Conz ad addirittura 22 parate e relegando le puntate offensive dei leventinesi ad un paio di ripartenze, invero piuttosto pericolose ma pur sempre isolate.

Le cose sono andate meglio nel periodo centrale, questo nonostante il Langnau sia riuscito a riscuotere il “debito” accumulato nel primo tempo, sbloccando con merito il risultato grazie a Gagnon. Il powerplay è però di nuovo corso in soccorso dei biancoblù, che con il solito Kubalik hanno girato la partita nel breve volgere di due minuti.

L’Ambrì Piotta a quel punto ha ritrovato energia ed ha spinto sulla porta di Ciaccio, costruendosi diverse opportunità per infilare anche la terza rete. Della segnatura non accordata a Dotti si è già detto, ma comunque l’aver condotto sino alla pausa il vantaggio di 2-1 rappresentava a quel punto una buona base per i leventinesi.

Base che sembrava poter essere sufficiente nei primi cinque minuti di terzo tempo, quando il Langnau non si è presentato arrembante come si poteva temere, sino però ad arrivare al pareggio di Yannick Blaser, ottenuto dalla distanza dopo lavoro preparatorio di DiDomenico.

L’epilogo è poi stato come detto amaro, ed ha portato a una sconfitta che per l’Ambrì è difficile da digerire, anche se complessivamente il Langnau ha fatto di più per legittimare il proprio successo.

In tutto questo ha fatto il suo debutto in NLA lo statunitense Bryan Lerg, schierato un po’ a sorpresa al centro della linea completata da Lauper e Rohrbach, anche quest’ultimo al debutto.

L’attaccante è stato impiegato per una quindicina di minuti – di cui quasi la metà tra powerplay e boxplay – ed in generale ha destato una buona impressione, soprattutto per quel dinamismo che potrebbe diventare un’arma importante quando Cereda riterrà opportuno schierarlo in compagnia di due ali più offensive. A lasciargli spazio in formazione è stato Plastino e sarà ora interessante vedere come lo staff tecnico gestirà i cinque stranieri a disposizione.

Questo sarà probabilmente uno dei tanti argomenti di riflessione per l’imminente pausa, che arriverà però solamente dopo l’impegnativa trasferta di Ginevra. L’obiettivo è quello di tornare a muovere la classifica, evitando di farsi superare proprio dai granata.


IL PROTAGONISTA

Harri PesonenIl finlandese del Langnau è semplicemente eccezionale. La sua presenza si sente ad ogni cambio, grazie alla sua grande capacità di gestire il ritmo della manovra e di aumentare improvvisamente la cadenza delle operazioni.

Attualmente è il miglior attaccante del campionato con 18 punti in 15 partite, e alla Valascia ha mostrato una lucidità che da sola potrebbe essere il simbolo del momento attuale dal Langnau, che sta vivendo la fase di maggior successo della propria storia.

Alla fine ha concluso il suo match con un gol e un assist, numeri che sono solo la punta dell’iceberg al termine di una prestazione maiuscola.


GALLERIA FOTOGRAFICA


(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)

HIGHLIGHTS

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta