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La World Cup of Hockey sarà di ritorno, vedere la NHL alle Olimpiadi sarà complicato

© NHL.com

VANCOUVER – Se da un lato c’è ancora la speranza di vedere i giocatori NHL tornare alle Olimpiadi già a partire dal 2022, dall’altro la lega nordamericana prevede di continuare nel suo progetto della “World Cup of Hockey”, torneo che si è svolto l’ultima volta nel 2016 e che – teoricamente – non dovrebbe rappresentare un concorrente dei Giochi.

Di fatto però il rilancio della manifestazione rappresenterà un elemento che andrà a complicare le trattative con IIHF ed il CIO, soprattutto ora che Gary Bettman e Don Fehr hanno annunciato all’unisono di voler rendere la World Cup un appuntamento regolare a cadenza quadriennale.

“La speranza è quella di arrivare a stabilire un calendario internazionale che possa includere vari eventi, tra cui la World Cup of Hockey”, ha spiegato Fehr ad Associated Press. “Il torneo è una manifestazione a se, non dovrebbe essere vista come un competitor oppure un’alternativa alle Olimpiadi”.

La competizione sarà uno degli oggetti delle discussioni per il prossimo CBA, trattative che potrebbero iniziare al più presto nell’autunno 2020.

I giocatori si erano dichiarati scontenti di non aver potuto partecipare alle Olimpiadi 2018, ma l’altra faccia della medaglia era rappresentata dalla volontà dei proprietari dei club, oltre ad una differenza d’orario tra Stati Uniti e Sud Corea che rendeva difficilmente “vendibile” il torneo a livello televisivo.

La scelta ideale – sostenuta dallo stesso Don Fehr – sarebbe quella di intercalare World Cup of Hockey e Olimpiadi, così da avere uno dei due tornei ogni due stagioni.

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