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La Svizzera prende forma e cerca la giusta intensità, si impone la Svezia all’overtime

La squadra di Fischer ha visto i debutti di Hischier, Meier e Marti, e domenica giocherà l’ultima amichevole prima dell’inizio dei Mondiali. A Stoccolma prestazione tra alti e bassi, ma sensazioni generali comunque positive

STOCCOLMA – Si sta avvicinando al debutto mondiale con buone sensazioni la Nazionale di Patrick Fischer, che nel pomeriggio di sabato è stata battuta all’overtime per 3-2 dalla Svezia dopo aver superato un paio di giorni prima la rappresentativa finlandese. Ora all’appello manca solamente la prova di domenica contro la Cechia, prima di andare al 100% con la testa a Helsinki.

Nel frattempo il lineup della Svizzera inizia a prendere una forma sempre più verosimile, con i debutti di Hischier e Meier che hanno dato ai rossocrociati un duo dinamico e pericoloso, anche se comprensibilmente ancora orfano di alcuni automatismi.

Con Berra tra i pali ed una formazione con 13 attaccanti, tra i debuttanti di giornata c’è stato anche Marti in difesa, mentre non sono ancora stati integrati Siegenthaler, Malgin e Suter, oltre ai giocatori dello Zugo ancora alle prese con i festeggiamenti – Genoni, Herzog e Simion – e Kurashev che resta in attesa di un test negativo. Il lineup insomma subirà ancora una bella scossa d’assestamento, anche pensando ad un possibile arrivo di Roman Josi già nella prossima settimana, visto che la stagione dei Nashville Predators potrebbe finire al più presto lunedì notte.

Diversi giocatori dovranno insomma lottare per evitare l’ultimo taglio, tra cui il biancoblù André Heim che è tornato nel lineup come quarto centro, mentre sarà interessante osservare i ruoli che verranno affidati a Fora (anche sabato capitano) e Loeffel. Sarà invece indubbiamente un punto fermo della squadra Thürkauf, tra i migliori nella fase di preparazione e perno di una linea che sembra poter essere stabile, ovvero quella con Scherwey e Bertschy.

Guardando alla partita con la Svezia, un aspetto su cui lavorare rimane la continuità in termini di intensità, che va ancora a corrente alternata ed ha visto il ritmo andare in calando nel corso del pomeriggio. Sicuramente meglio la Svizzera nel primo periodo, quando i rossocrociati hanno ottenuto due gol con Timo Meier (subito a segno con un tiro dei suoi) e Moser con una conclusione dalla blu in powerplay. Nel mezzo parecchie altre opportunità di battere Högberg, ma in particolare Bertschy e Riat hanno vanificato delle ottime chance.

Dal periodo centrale sono invece stati gli svedesi a farsi preferire, anche se la squadra di casa non è apparsa particolarmente ispirata o incisiva, se non dopo aver ottenuto la prima rete. Bravo nelle situazioni più intricate Reto Berra, che ha respinto le iniziative avversarie con un buon senso della posizione, anche se avrebbe sicuramente potuto fare meglio in occasione del 2-2.

Una volta incassato il pareggio – favorito da due penalità in rapida successione – la Svizzera ha cercato di reagire ritrovando a tratti il suo gioco, ed andando poi ad un nulla dal successo all’overtime con Timo Meier. La giocata decisiva l’ha però trovata Tömmernes, che ha infilato il definitivo 3-2.

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