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Mondiale 2024

La Svizzera entra in clima mondiale con una vittoria

Senza brillare particolarmente ma in crescendo, i rossocrociati passano contro Zuccarello e compagni. Prossimo incontro domenica contro l’Austria

La Svizzera entra in clima mondiale con una vittoria

SVIZZERA – NORVEGIA

5-2

(1-1, 3-0, 1-0)

Reti: 11’04 Andrighetto (Niederreiter, Loeffel) 1-0, 14’53 Vikingstad (Thoresen) 1-1, 24’123 Loeffel (Siegenthaler, Jäger) 2-1, 28’09 Senteler (Josi, Simion) 3-1, 33’20 Scherwey (Haas) 4-1, 51’56 Niederreiter (Ambühl, Kurashev) 5-1, 58’56 Brandsegg-Nygard (Thoresen, Zuccarello) 5-2

Note: Prague Arena, 16’617 spettatori
Penalità: Svizzera 3×2, Norvegia 3×2

Assenti: Akira Schmid (sovrannumero), Sven JungThierry Bader (non iscritti)

PRAGA – Niente di straordinario o particolarmente brillante, ma partire con una vittoria nella rassegna iridata è senz’altro la sostanza più importante, per infondere fiducia e per poter cominciare ad ingranare e migliorare passo passo verso l’obiettivo prefissato.

La Svizzera di Patrick Fischer ha battuto la Norvegia con una prova in crescendo di concretezza e personalità, mostrando tanto potenziale quanti difetti su cui lavorare nei prossimi giorni, messi in evidenza da una selezione, quella nordica, priva di grande talento se non nelle mani di Mats Zuccarello e dell’eterno Patrick Thoresen, ma di certo capace di creare qua e là più di un grattacapo a una difesa elvetica che ha subito un paio di blackout importanti.

Il primo è avvenuto in quel brutto cambio costato il pareggio provvisorio nel primo tempo, in un periodo dominato in lungo e in largo, permettendo alla Norvegia di battere Genoni praticamente al secondo tiro in porta della serata. Una serie di tocchi sbagliati da Fora e Niederreiter non ha permesso la liberazione del terzo, facendo perdere completamente le posizioni a tutto il blocco e lasciando libero di tirare Vikingstad.

Da lì i rossocrociati ci hanno messo più di un cambio a riprendersi, approfittando però della pausa per rimettersi in sesto e rientrare più concreti nel secondo periodo, decisivo per l’allungo fin sul 4-1che ha di fatto chiuso i conti con una Norvegia in seguito incapace di mettere le premesse per una rimonta.

La Svizzera ha infatti controllato abbastanza agevolmente il resto dell’incontro, pur senza incantare sul piano del gioco ma basandosi sull’essenziale, sbloccando pure il power play con Niederreiter per il 5-1 nel terzo periodo, prima del 5-2 definitivo portato alla terza sirena.

Per la selezione di Patrick Fischer la cosa fondamentale era iniziare con il piede giusto la rassegna ceca, le correzioni e le limature potranno arrivare in seguito, forti anche di un potenziale che giocatori come Josi, Hischier e Kurashev per ora non hanno ancora messo in pista del tutto.

Da tenere d’occhio sono sicuramente la fase difensiva e le uscite da terzo, più volte complicate con il forecheck della Norvegia a mettere i bastoni tra le ruote e qualche elemento non ancora in automatico con i suoi compagni. Per il momento può bastare così, per entusiasmarsi c’è ancora tempo, farlo troppo in fretta in passato non ha portato grandi frutti.


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