Social Media HSHS

Ambrì Piotta

Il messaggio dell’Ambrì è forte e chiaro, ed ora il Berna trema

I leventinesi dominano gli orsi e ribadiscono di essere la squadra migliore in questo finale di stagione, si potrà continuare a sperare anche nel weekend

Il messaggio dell’Ambrì è forte e chiaro, ed ora il Berna trema

BERNA – AMBRÌ

1-5

(0-1, 0-1, 1-3)

Reti: 10’09 Bürgler (Pestoni, Hietanen) 0-1, 24’10 Heim (Isacco Dotti, Kneubuehler) 0-2, 41’36 Bianchi (Trisconi) 0-3, 43’17 Fahrni (Bader, Goloubef) 1-3, 56’47 Zwerger (Pestoni) 1-4, 58’56 Pestoni (Dal Pian) 1-5

Note: PostFinance Arena, 13’062 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Stolc; Schlegel, Stalder
Penalità: Berna 5×2′, Ambrì 4×2′

Assenti: Matt D’AgostiniCedric HächlerBenjamin ConzPeter ReginCory Conacher (infortunati), Rocco Pezzullo (sovrannumero)

BERNA – L’Ambrì era chiamato a lanciare un messaggio importante in una sfida che metteva in palio la possibilità di continuare a sperare, e la squadra di Cereda lo ha recapitato al Berna in maniera forte e chiara. I biancoblù si sono imposti con merito, nettamente ed annullando degli orsi che sono arrivati a questo finale di stagione in uno stato di forma – soprattutto mentale – agli antipodi rispetto a quello dei leventinesi.

Fa insomma guardare ancora di più al passato con un certo rammarico vedere questo Ambrì non padrone del suo destino, perché da quanto mostrato nelle ultime partite sarebbero i leventinesi quelli a meritarsi il decimo posto, mentre il Berna è ancora il favorito per l’accesso ai preplayoff nonostante un finale di regular season portato avanti a stento.

Sono infatti lontani i tempi in cui scendere sul ghiaccio alla PostFinance Arena faceva paura, e l’Ambrì Piotta sicuramente di timori non ne ha mai evidenziati, iniziando anzi a spron battuto e dominando praticamente i primi due periodi di gioco. Pestoni e compagni sono infatti emersi rapidamente, proteggendo bene Juvonen – bravo a restare nel ritmo della partita nonostante i pochi tiri fronteggiati – ed affacciandosi con costanza dalle parti di Wüthrich.

Essere in pista con due soli stranieri di movimento in seguito agli infortuni confermati di Conacher e D’Agostini non ha insomma tolto coraggio all’Ambrì, che ha trovato anche in elementi come Dal Pian ed Incir un buon sostegno al resto del gioco. Della prestazione solida a livello collettivo ne è inoltre una testimonianza l’importantissimo gol di Elias Bianchi, che ha infilato il pesante 3-0 ed ha così premiato il gran lavoro che la sua quarta linea stava portando avanti oramai da alcune partite.

Confermandosi in grado di giocare con costanza l’Ambrì ha dato degli importanti scossoni all’incontro ogni volta che ha trovato il gol, frangenti in cui il Berna si è confermato fragilissimo mentre i leventinesi hanno continuato a macinare gioco sulle ali dell’entusiasmo.

La squadra di Lundskog ha così cercato di scuotersi mettendoci il fisico, ma dopo alcuni cambi ben imbastiti l’agonismo ha lasciato spazio ad un paio di colpi poco edificanti, ovvero quelli di Colin Gerber e Goloubef rispettivamente a Incir e Fora. L’Ambrì non si è però innervosito, ed ha mostrato anche una certa maturità nel momento in cui il Berna ha trovato il gol, momento seguito da quattro delicati minuti praticamente consecutivi di boxplay.

Per assurdo a quel punto la partita poteva ancora cambiare, ma non con questo Berna e soprattutto non con questo Ambrì in pista. Ad oggi i leventinesi sono infatti sicuramente la squadra migliore delle due contendenti, e le reti di Zwerger e Pestoni hanno reso più verosimile l’effettiva differenza vista in pista.

L’Ambrì può dunque continuare a sperare, e se prima questa sensazione era a risultato della matematica, ora i leventinesi si sono riportati in gioco anche con i fatti. Certo, per arrivare in extremis al decimo posto ci vorrà ancora una serie di eventi molto favorevoli, ma nel frattempo i biancoblù hanno saputo crescere in un contesto davvero difficile e di questo gli va dato atto. Guai ad accontentarsi però, ora è tempo d’insistere perché a questo Berna tremano davvero le gambe.


IL PROTAGONISTA

Luca Cereda: La situazione in classifica sembrava davvero irrecuperabile solo qualche giorno fa, ed anche ora rimane molto complicata, ma il coach ha saputo alimentare il fuoco sacro del suo gruppo e questo non era assolutamente facile oppure scontato. Le tante sconfitte non hanno intaccato la determinazione del gruppo, ed ora che l’Ambrì sta mostrando l’orgoglio una parte di merito va sicuramente data allo staff tecnico per come ha gestito il gruppo.


HIGHLIGHTS

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta