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Coppa Svizzera

Il Lugano si arrende ai rigori, il Davos passa il turno di Coppa

Bianconeri sconfitti negli ottavi di Coppa Svizzera e battuti per la seconda volta in stagione dal Davos. Non bastano la rete di Bürgler e il rigore di Fazzini

Il Lugano si arrende ai rigori, il Davos passa il turno di Coppa

DAVOS – LUGANO

2-1

(0-1, 1-0, 0-0; 1-0)

Reti: 7’34 Bürgler (Bertaggia, Sannitz) 0-1, 36’03 Ambühl (Baumgartner) 1-1

Rigori: Ambühl, Fazzini, Ambühl

Note: Vaillant Arena, 4’259 spettatori. Arbitri Stricker, Hungerbühler; Kovacs, Schlegel
Penalità: Davos 1×2′, Lugano 5×2′

DAVOS – Un rigore di Ambühl mette fine alla strada del Lugano in Coppa Svizzera. Grigionesi dunque avanti ai quarti di finale e più di quanto non lo dica lo stretto risultato finale, per i ragazzi di Wohlwend si tratta di un successo meritato.

Partito fin da subito più brillante dei bianconeri soprattutto a livello di esplosività, il Davos ha infatti condotto il gioco per gran parte dell’incontro, mentre il Lugano si è appoggiato più a un sistema speculativo, con uno Zurkirchen ancora in grande spolvero a reggere le fondamenta.

Tanto lavoro per il portiere del Lugano già dai primi minuti, con i padroni di casa aiutati dai power play nel mettere più ritmo nelle operazioni, mentre il Lugano ha subito per più cambi il gioco cercando di riparare nei contropiedi.

Bianconeri più al lavoro in retrovia, ma è bastato uno spunto di Bertaggia perché andassero in vantaggio per primi, con Bürgler a deviare alle spalle di Aeschlimann il tiro dalla linea blu partito dal bastone del numero 10.

La rete del vantaggio ospite ha perlomeno avuto il merito di riequilibrare la sfida fino al periodo centrale, quando i grigionesi hanno ripreso in mano il pallino del gioco. Poco ispirati sul fronte offensivo, Klasen e compagni hanno fatto fatica a trovare vie di tiro pulite o ad addentrarsi nello slot, mentre il Davos ha pattinato maggiormente.

Non che i padroni di casa incantassero per la linearità delle giocate, dato che la pressione sul terzo del Lugano si è fatta sentire a folate in un periodo complessivamente brutto, fino a quando Ambühl ha trovato con fortuna e furbizia il meritato 1-1.

Partita che ha avuto più sprazzi vuoti nel terzo periodo, Davos sempre più presente ma anche con qualche occasione per i bianconeri, e dopo un overtime in cui Zurkirchen si è eretto a protagonista, il portiere bianconero ha dovuto arrendersi alla classe di Ambühl.

Questo quarto di finale non è sembrato certo un match di campionato per ritmo e determinazione, anche se la foga messa dal Davos a tratti è stata piuttosto marcata. Ad ogni modo la partita ha vissuto anche molti periodi “morti” nel quale il Lugano avrebbe potuto approfittarne per piazzare una zampata.

Complessivamente il Davos ha meritato la vittoria, che sarebbe potuta arrivare già nei 60 minuti, ma il Lugano ha avuto perlomeno il merito di reggere gli urti.

I bianconeri non sono sembrati in modalità campionato nemmeno loro, anche se non si sono tirati indietro sul piano fisico quando il Davos lo ha richiesto.  Resta che l’avventura di questo Lugano in Coppa Svizzera si ferma in casa del Davos, per la seconda volta in stagione vittorioso sui bianconeri.

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