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Lugano

Il Lugano lancia segnali importanti battendo la capolista

Subito avanti con Lammer, i bianconeri allungano nel terzo periodo mostrando unità e concentrazione. Intanto Domenichelli conferma la fiducia a Kapanen

Il Lugano lancia segnali importanti battendo la capolista

LUGANO – ZSC LIONS

3-1

(1-0, 0-0, 2-1)

Reti: 1’44 Lammer (Romanenghi) 1-0, 41’29 Zangger (Walker, Jörg) 2-0, 43’21 Riva (Lajunen, Bürgler) 3-0, 45’17 Bodenmann (Hollenstein, Roe) 3-1

Note: Corner Arena, 5’890 spettatori. Arbitri Lemelin, Dipietro; Progin, Huguet
Penalità: Lugano 2×2′, ZSC Lions 3×2′ + 1×10′

LUGANO – Feriti dalle tigri, rilanciati con i leoni. Di graffi addosso il Lugano in questa prima metà abbondante di regular season ne ha già collezionati abbastanza e ha finalmente deciso che era ora di tirar fuori i propri artigli proprio contro i primi della classe.

Nell’ultima delle partite che sarebbero state decisive per la sorte di Sami Kapanen (che quindi incassa 6 di quei 9 punti in palio) e per la riflessione del direttore sportivo Hnat Domenichelli sul futuro del tecnico, i bianconeri si sono riscoperti capaci di mostrare orgoglio e cattiveria, dimostrando con i fatti che da parte loro l’appoggio al tecnico finnico c’è sempre stato nonostante tutto.

Questo deve averlo percepito anche lo stesso Domenichelli, il quale ha infatti annunciato che il coach bianconero sarà sulla panchina bianconera anche dopo la pausa, e in fondo questo è un segnale di stabilità e tranquillità, niente ribaltoni se non portano a nulla.

Segnali incoraggianti quindi arrivati anche dal ghiaccio, con Chiesa e compagni tornati a mostrare personalità e determinazione fin dai primi cambi, contro uno ZSC forse ancora una volta colpevolmente molle come successo la sera precedente nell’incredibile inizio contro il Rapperswil, ma va dato soprattutto merito al Lugano per la buona partenza.

Un inizio stavolta propositivo e con la testa nonostante tutto che sembrava più libera, con la rete di Lammer (all’ottavo centro stagionale, davvero niente male) a lanciare la squadra con buona sicurezza.

Le zone d’ombra del Lugano comunque rimangono, non si spiega allora come nel primo power play a disposizione dei padroni di casa siano stati i Lions a rendersi più pericolosi in shorthand, con un disastro dopo l’altro soprattutto del primo quintetto, un esercizio che durante la prossima settimana dovrà essere ripetuto a lungo.

Nonostante questo però il Lugano è stato più bravo…di se stesso, nel senso che anche avendo sprecato le possibilità per allungare subito, i bianconeri hanno mostrato una buona tenuta mentale anche quando gli ospiti hanno alzato il ritmo, con il loro power play (impressionante la circolazione del disco) e con la grandissima tecnica dei vari Wick, Bodenmann, Noreau e Hollenstein.

In un film già visto più volte durante questa prima metà di campionato, sull’1-0 in proprio favore costruito con grande sforzo da parte del Lugano, molti avversari ne hanno approfittato per girare la partita nella seconda metà dell’incontro, sabato invece i ragazzi di Kapanen hanno dato un segnale importante anche su quel piano allungando fin sul 3-0 già in entrata di ultimo periodo grazie a Zangger e Riva.

Non ha fatto paura nemmeno la rete di Bodenmann caduta poco dopo e lo sforzo finale dei Lions in 6 contro 5, e più del gioco, più degli schemi, tutti questi sono segnali fondamentali.

Il Lugano va quindi alla pausa un po’ più tranquillo, perlomeno per la vittoria importante su un avversario di lusso e per la chiarezza fatta dal direttore sportivo, il quale ha sostanzialmente confermato il prossimo arrivo di un attaccante straniero.

A differenza della pausa di novembre, che ha praticamente amplificato il disastro al quale il Lugano è ancora in parte incollato, questa dovrà giocoforza costituire da bivio vero e rilanciare la stagione bianconera. Vien da pensare che anche Sami Kapanen si sia un po’ ammorbidito sulle sue idee integraliste e che l’intervento della direzione sportiva possa aver veramente smosso qualcosa all’interno della squadra. È ora che si prepari un Natale finalmente sereno in casa bianconera.


IL PROTAGONISTA

Dominic Lammer: A segno per la seconda volta nel weekend, l’ex attaccante dello Zugo conferma di attraversare un ottimo momento di forma.

La sua rete da attaccante di razza ad aprire le marcature contro i Lions ha lanciato il Lugano e per tutto l’incontro il numero 12 ha portato tantissima energia, forecheck e diversi pericoli davanti ad Ortio, giocando ogni disco con grande intelligenza.


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HIGHLIGHTS

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