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Lugano

Il Ginevra si impone di misura 2-1, Lugano sotto 2-0 nella serie

GINEVRA – LUGANO

2-1

(0-0, 1-1, 1-0)

Reti: 27’31 McLean (Simek, Pettersson) 0-1, 34’02 Jacquemet (Picard) 1-1, 54’20 Rubin (Tom Pyatt, Loeffel) 2-1

Note: Les Vernets, 6’829 spettatori. Arbitri Eichmann, Mollard; Espinoza, Tscherrig
Penalità: Ginevra 2×2′ + 1×5′ + 1×20′, Lugano 4×2′

GINEVRA – Subito costretto ad inseguire, perché privato da parte del Ginevra del vantaggio casalingo, il Lugano ha cercato alle Vernets di entrare con la testa in questi playoff. Fischer ha apportato una importante quanto attesa modifica al line up della sua squadra, lasciando in tribuna Paakkolanvaara e inserendo finalmente Filppula, messo al centro di Klasen e Brunner.

Se il gioco del Servette visto alla Resega ha “deluso” le aspettative, essendo stato molto meno duro e fisico di quanto ci si potesse attendere, la sfida delle Vernets è cominciata in altra maniera. Granata subito primi sul disco, duri, a volte durissimi alle assi già nei primi minuti, a voler marcare il proprio territorio con autorità.

Il gioco della squadra di McSorley non è cambiato alcunché, schemi rudimentali ma collaudatissimi e giocatori perfettamente in grado di svolgere il proprio compito. I primi 20’ sono stati di sofferenza per i bianconeri, che hanno subito la velocità ginevrina nel proprio terzo e a causa del tremendo fore checking, Klasen e compagni hanno fatto una fatica colossale a costruire azioni pulite, trovando però alcune grandissime occasioni con McLean e Vauclair.

Sì perché paradossalmente, nonostante il pallino del gioco sia sempre rimasto in mano ai padroni di casa, a dover sfoderare gli interventi più difficili è stato il giovane Descloux, miracoloso in un paio di incursioni del citato numero 53 bianconero. Solo queste occasioni e un paio di power play hanno tolto pressione dalla difesa bianconera, spesso in affanno sulle veloci incursioni avversarie.

Che i ginevrini non potessero mantenere certi ritmi di pattinaggio e fisicità per tutto l’incontro era logico, ma anche il Lugano ci ha messo del suo per equilibrare la partita. Nel secondo periodo, infatti, bianconeri sono entrati con un piglio più deciso, e con schemi di gioco più semplici che puntassero in maniera piìu diretta sull’ottimo Descloux.

A premiare questi sforzi è arrivata la rete del vantaggio di McLean, dopo un intelligente assist di Simek, e questa rete ulteriormente sbloccato i bianconeri, più propositivi e decisi nel loro incedere. Purtroppo, nel loro miglior momento, i ragazzi di Fischer hanno dimenticato colpevolmente Jacquemet di fronte a Manzato, anche sfortunato nell’occasione e che non ha potuto far niente per evitare il pareggio.

Il risultato di 1-1 era complessivamente giusto per ciò che si è visto nei 40’, ma il Lugano avrebbe potuto e dovuto sfruttare meglio alcuni momenti d’impasse della difesa granata, andata più volte nel pallone se presa in velocità.

Partita finalmente equilibrata, grazie soprattutto alla crescita del Lugano, ma si è imparato anche che con il gioco in fase di stallo il Ginevra ci sguazza. Difesa arcigna davanti al portiere, qualche ripartenza con coperture prudenti e attesa dell’occasione giusta. Così, mentre Filppula – anche atterrato da Almond – è andato a sbagliare un’occasione clamorosa, il Servette ha fatto suo il match grazie all’occasione attesa, un power play sfruttato da Rubin dopo una chiamata a dir poco dubbia per un fallo poco chiaro di Vauclair. Inutile lo sforzo finale, anche in 6 contro 4, con diversi tiri del Lugano partiti da posizioni improbabili e spesso fuori dallo specchio, il risultato di 2 a 1 è stato difeso con successo.

Il Ginevra fa 2-0 nella serie, grazie alla capacità di sfruttare le proprie occasioni – quante quelle sprecate dai bianconeri da mangiarsi le mani – soprattutto in power play e grazie a una migliore protezione del portiere. Fischer ha riproposto Klasen e Pettersson nello stesso blocco con Filppula – dopo aver perso anche l’evanescente Brunner per infortunio – ha fatto girare la squadra con 3 centri, ma il Ginevra ha potuto comunque applicare il proprio gioco.

Nei play off, si sa, no conta il bel gioco, conta semplicemente sfruttare le occasioni e usare al meglio gli special teams. Se in difesa il Lugano ha fatto il suo dovere, in avanti i bianconeri hanno toppato proprio su quei punti, mancando alla grande di cinismo e freddezza.

Ora è 2-0 per il Ginevra, giovedì altra sfida alla Resega dove il Lugano ha il dovere di dare un segnale forte al Ginevra. Una sconfitta alle Vernets sarebbe stata anche preventivabile in questa serie, ma per come si è sviluppata, quest’ultima potrebbe avere brutte ripercussioni sul morale dei bianconeri, ancora ostaggi di molte paure.

Che il Lugano trovi la forza di non andare sulle ginocchia.

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