Social Media HSHS

National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Benjamin Conz (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): La sua spettacolare doppia parata nel derby su Daniel Carr è stato l’apice di un’ottima settimana per Conz, che ha compiuto diversi interventi importanti nel derby dopo aver ottenuto il primo shutout stagionale martedì contro il Bienne. Complessivamente il portiere leventinese ha parato 53 tiri sull’arco di due incontri, con il 94.64% di interventi e 2.49 GSAA (Goals Saved Above Average), che lo hanno distinto nettamente tra chi ha giocato almeno due partite in settimana. Quando è tra i pali sa proiettare maggiore sicurezza rispetto a Ciaccio, grazie anche ad una difesa che nella sfida contro il Bienne gli ha dato una bella mano nel limitare le conclusioni pericolose verso la sua porta.

Sami Vatanen (Ginevra – 1 top, 0 flop): Annunciato lo scorso lunedì ed immediatamente in pista per le sfide del weekend, il finlandese con alle spalle oltre 500 partite NHL non ci ha messo molto ad avere un impatto nel nostro campionato, tanto che dopo due partite ha già messo a referto due gol – doppietta contro l’Ambrì Piotta – ed altrettanti assist di prima. A livello di gioco deve naturalmente ancora integrarsi al meglio nel sistema di Emond, ma già in queste prime uscite ha mostrato di poter portare quella sostanza che dovrebbe togliere un po’ di peso – soprattutto in termini di minutaggio – dalle spalle di Tömmernes. I due come caratteristiche si assomigliano, con anche Vatanen che ha una grande propensione al tiro e la spiccata capacità di avere un importante impatto offensivo.

Colin Gerber (Berna – 1 top, 0 flop): Non tutto è da buttare nell’inizio di campionato del nuovo Berna di Lundskog, quantomeno per alcune individualità che stanno emergendo. Tra queste c’è quella del difensore 23enne, che con il nuovo coach svedese in panchina sembra aver trovato una nuova dimensione. Prestazioni pulite, precise e giocate con ottima continuità stanno facendo di Gerber uno dei punti fissi degli orsi, grazie anche a una personalità che non fa più così fatica ad imporsi e alle tante responsabilità che sa prendersi. Costantemente tra i migliori del Berna anche nella scorsa settimana, il nativo di Burgdorf ha all’attivo anche tre assist, che vanno già a pareggiare il bottino di punti totale della scorsa annata.

Inti Pestoni (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Probabilmente il suo nome sarebbe finito in questa rubrica anche senza il poker firmato contro il Ginevra, visto che l’attaccante ticinese è apparso in netta crescita da quando Cereda ha composto la linea completata da Grassi e Zwerger. Con un bottino di otto punti in tre partite (di cui ben sette primari) è stato il miglior marcatore della passata settimana, ed oltre alle reti trovate a Les Vernets si è distinto per diverse giocate che hanno esaltato la sua visione di gioco in favore dei compagni. Venerdì porterà il casco di Top Scorer, ad immagine di una settimana di grande progressione.

Luca Fazzini (Lugano – 2 top, 0 flop): Da “semplice” scorer il numero 17 del Lugano ha intrapreso un percorso che ad oggi lo ha portato ad essere un giocatore a più dimensioni, addirittura indispensabile attualmente per la sua squadra. Carattere, “baldanza”, leadership e voglia trascinante lo hanno ancora accompagnato nelle partite della scorsa settimana, con la rete segnata a Friborgo ma soprattutto con un derby pazzesco, condito da una splendida doppietta e da quel rigore spettacolare. Nulla ha potuto nella sconfitta interna contro il Losanna, ma anche in quel caso è stato l’ultimo a mollare e il primo a provarci.

Killian Mottet (Friborgo): Il topscorer del Friborgo è deciso a dimostrare di essere diventato un giocatore completo e maturo e di sicuro questo primo turno di campionato è lo specchio di un rendimento di alto livello. Contro il Lugano l’attaccante del Gottéron ha messo a segno una doppietta delle sue trovando anche il gol del pareggio ad inizio di terzo periodo, confermando le sue doti di grande scorer. Non è andato a segno nella sfida vinta contro il Davos sempre alla BCF Arena ma ha giocato una partita di grande lavoro e “densità” guidando il power play dei dragoni e facendosi trovare in ogni zona della pista a mettere il bastone tra le ruote ai grigionesi di Wohlwend.


I FLOP DI HSHS

Stephane Charlin (Ginevra – 0 top, 1 flop): Sorprende vedere il giovane portiere del Ginevra protagonista di un inizio di stagione tanto negativo, ma è chiaro che in National League non ci si può permettere di regalare delle reti con delle papere tanto clamorose come quelle che hanno permesso sabato a Bürgler e Kostner di finire sul tabellino. Su 25 tiri fronteggiati ha concesso 10 gol (60% di parate) e, pur ammettendo che la colpa va condivisa con una difesa piuttosto approssimativa, Charlin ha confermato di non riuscire in questo momento a trasmettere la sufficiente sicurezza. Nell’attuale torneo ha giocato tre partite e non è mai andato oltre l’80% di interventi, incassando un totale di 18 gol su 61 conclusioni.

Anthony Huguenin (Langnau – 0 top, 1 flop): I Tigers stanno vivendo una fase complicata, con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite – tre in settimana – ed alcuni gol regalati agli avversari che hanno fatto malissimo alla squadra. Troppi gli errori in questo senso che hanno visto protagonista Huguenin, giocatore più impiegato dai tigrotti ma che troppo spesso ha commesso delle leggerezze pagate a carissimo prezzo. Tante le decisioni sbagliate sul suo conto – come in occasione dell’1-1 dello Zugo – che hanno visto l’apice in quel disco giocato con sufficienza che ha permesso a Jörg di chiudere le partita venerdì sera.

Sven Jung (Davos – 0 top, 1 flop): La larga vittoria contro l’Ajoie è la classica partita che mette un po’ a posto le statistiche, ma la settimana del difensore del Davos non è stata affatto semplice. La squadra grigionese continua ad avere problemi nella retroguardia e nella partita contro il Friborgo certi problemi sono emersi in tutta la loro pericolosità con Jung protagonista. Prima controlla malamente un disco sulla blu, lasciandosi saltare facilmente da Sprunger che può festeggiare la doppietta, poi completa la serataccia con una clamorosa dormita direttamente dall’ingaggio susseguente al 5-3 ospite che avrebbe potuto riaprire i giochi, facendosi letteralmente prendere in giro da Marchon che ne approfitta per segnare in azione solitaria il 6-3 soli 6 secondi dopo il gol di Egli.

Andrei Bykov (Friborgo – 0 top, 1 flop): Il Friborgo ha vissuto una settimana perfetta da nove punti ma – tra le reti di Mottet e Sprunger, e le giocate di DiDomenico – ci si chiede quando torneremo a vedere il miglior Bykov. L’attaccante è ancora fermo ad un solo punto in 11 partite disputate, con Dubé che gli sta cambiando collocazione nel lineup praticamente ad ogni partita per cercare di farlo entrare nel giusto ritmo. Per ora però i risultati scarseggiano e raramente vediamo il figlio d’arte coinvolto nella giusta maniera nella manovra dei burgundi.

Mikkel Boedker (Lugano – 0 top, 2 flop): Ha al suo attivo l’unico gol del Lugano contro il Losanna, ma aldilà di questo è evidente come il danese sia lontano dallo standard di prestazioni richiesto a uno straniero, per di più con il suo “pedigree”. Non basta più il ronzare attorno al terzo con il disco per poi finire con un facile passaggio al compagno più vicino, come non basta più quella passività nei contrasti che lo porta il più delle volte a perdere il disco e a finire l’azione. Pare inutile fare giri di parole o cercare statistiche “nascoste”, il 32enne è chiamato a un deciso cambio di rotta, per incidere finalmente come richiesto e non solo per una presenza fumosa sul ghiaccio. E se vogliamo fare parlare i numeri, questi non confortano affatto: due reti in undici partite, un solo punto e quattro tiri in porta nelle ultime sei uscite.

Zack Mitchell (Rapperswil – 0 top, 2 flop): È pur vero che le aspettative sullo straniero del Rapperswil che dovrebbe sostituire Moses non erano altissime, ma per ora il rendimento di Zack Mitchell è tutto quanto meno ci si possa aspettare da un giocatore di importazione. Dalla seconda linea delle prime partite, il canadese è passato addirittura a fare il centro del quarto blocco, con un conseguente peggioramento delle sue prestazioni offensive. Dopo dieci partite il suo contributo è fermo a una sola rete e un assist, e se Mitchell non è comunque un top player del campionato, anche la scelta di utilizzare un attaccante straniero sostanzialmente solo in box play e per una decina di minuti in quarta linea è quantomeno particolare e forse un po’ sprecata.

Click to comment

Altri articoli in National League