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I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Damian Stettler (Langnau – 1 top, 0 flop): Vero che contro lo Zugo alla Ilfis non è andata benissimo, sostituito al 40′ comunque senza particolari colpe sulle reti subite, ma già alla Bossard Arena e martedì in casa contro il Lugano il giovane portiere del Langnau si era eretto a protagonista. Contro i bianconeri ha salvato due reti quasi fatte sulle conclusioni a botta sicura di Suri e Lajunen, oltre a diversi altri ottimi interventi, mentre in casa di Hofmann e compagni con diverse grandi parate ha tenuto in partita i Tigers fino all’ultimo. Nessuna vittoria per la squadra di Franzén in settimana, ma Damian Stettler rappresenta di sicuro la buona notizia per la formazione dell’Emmental.

Tim Heed (Lugano – 2 top, 1 flop): Dopo mesi di alti e bassi contrastanti in maniera estrema, da errori madornali a splendide reti, il difensore svedese ha finalmente trovato il giusto equilibrio nel gioco del Lugano. Solidità e meno errori, non senza prendersi a volte grossi rischi ma superati con sicurezza e autorevolezza, sorretto da una grande classe nel portare il disco. E poi non fa mancare le reti, pesanti, decisive, puntualissime. Nell’overtime contro il Friborgo ha trovato la quarta segnatura stagionale nei prolungamenti, riuscendo con insistenza ad insaccare il disco della vittoria a un solo decimo dalla sirena conclusiva, marcando di nuovo il suo territorio preferito.

Santeri Alatalo (Zugo – 3 top, 0 flop): Non è sempre perfetto difensivamente il finlandese con passaporto svizzero, ma nell’ultima settimana Alatalo ha confermato il suo valore in termini di impulsi alla manovra dello Zugo, di cui è uno dei motori. Difensore più produttivo della settimana con cinque punti, domenica ha firmato il game winning goal a Langnau con un velenoso tiro dalla distanza, mentre nelle precedenti sfide aveva messo lo zampino in quattro altre reti dei suoi con altrettanti assist di prima. Dopo un periodo “di magra” durato oltre un mese ora Alatalo è tornato caldo, con punti in quattro partite consecutive (un gol e cinque assist).

Gregory Hofmann (Zugo – 2 top, 1 flop): Fino a dicembre sembrava far fatica a trovare la giusta regolarità di rendimento – o perlomeno quella a cui ci aveva abituati – poi l’ex bianconero si è messo a macinare punti come al suo solito. In settimana è andato a segno in ogni partita giocata, con una doppietta contro il Bienne e due reti nelle due sfide contro il Langnau, tra cui il game winning gol alla Bossard Arena. Reti sempre della sua tipica fattura, con opportunismo, fiuto del gol innato e potenza fisica, capace di spaccare le partite come pochi altri. Ormai è a soli tre gol da un nuovo traguardo, quello dei (almeno) venti gol segnati in quattro stagioni consecutive, numeri che non sono proprio roba per tutti.

David Desharnais (Friborgo – 2 top, 0 flop): Il piccolo canadese è stato tra gli attaccanti più letali dell’ultima settimana, e dopo tre partite senza punti a cavallo tra gennaio e febbraio, ora lo straniero del Gotteron è tornato ad esprimersi al meglio. La sua settimana è iniziata da protagonista contro il Berna, quando ha esaltato le sue abilità di playmaking fornendo due assist perfetti a Mottet e DiDomenico, mentre contro Lugano e Bienne ha trovato tre gol che hanno confermato la sua grande capacità di sfruttare le chance che arrivano sul suo bastone.

Ryan Lasch (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Ha giocato una sola partita nell’ultima settimana lo Zurigo, ma in quella sfida vinta contro il Berna l’attaccante statunitense ha confermato la sua ottima forma dall’arrivo in Svizzera. Proprio contro la sua ex squadra – con cui aveva vinto il titolo nel 2017 – è stato il migliore in pista grazie ad una bella doppietta, a cui ha poi aggiunto anche un assist. Il suo bilancio dall’arrivo all’Hallenstadion parla di otto punti in sette partite, decisamente una bella conferma per un giocatore che in Finlandia aveva viaggiato nei mesi precedenti al ritmo di oltre un punto a partita.


I FLOP DI HSHS

Sandro Aeschlimann (Davos – 0 top, 3 flop): È entrato in una spirale decisamente negativa il portiere del Davos, che anche nell’ultima settimana è apparso lontano dalla miglior forma. Battuto spesso dalla distanza, ha confermato una generale propensione a reagire in ritardo agli eventi attorno a lui, e pure nella gestione dei rebound ha concesso troppi dischi facili agli attaccanti avversari. In due partite ha incassato otto reti con l’86% di interventi, ed è oramai dal 26 gennaio che non riesce a far registrare almeno il 90% di parate. Il Davos ha bisogno che torni al più presto al massimo della lucidità, perché anche Robert Mayer sta vivendo un periodo complicato.

Johan Morant (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Era già stato tra i protagonisti in negativo di quelle due sconfitte dei Lions contro il Langnau, e anche in questa settimana si è distinto per qualche errore clamoroso che sarebbe potuto costare molto caro alla squadra di Grönborg. Il “clou” è stato quel disco gestito in uscita dallo slot laterale e passato sciaguratamente sulla paletta di Bader nella trasferta di Berna, disco che poi è stato insaccato in fondo alla rete da Inti Pestoni. Dopo quell’episodio non ci ha pensato su molto il coach svedese, lasciandolo in panchina per diversi cambi prima di ributtarlo sul ghiaccio, almeno per il tempo necessario a rimettere assieme le idee e tornare con più lucidità e meno approssimazione.

Samuel Guerra (Davos – 1 top, 1 flop): Sta vivendo un periodo di alti e bassi il Davos, e a livello difensivo le cose sono decisamente da regolare dopo aver incassato in settimana addirittura 13 gol in tre partite. Da questo filotto non è uscito al meglio l’ex biancoblù, che ha fatto registrare il peggior bilancio della lega con un -4 che ben riassume le difficoltà in retrovia del suo tandem con Oliver Heinen. Sorpreso in alcune circostanze in velocità, e non sufficientemente deciso nella copertura dello slot, Guerra sta anche vivendo un periodo poco ispirato in avanti, con nessun punto nelle ultime cinque partite e nemmeno un tiro nelle due più recenti uscite.

Lukas Lhotak (Friborgo – 0 top, 1 flop): Giocatore a volte difficile da capire, che ha fatto spesso fatica a trovare la sua dimensione, e che purtroppo sembra aver imboccato una strada un po’ in ombra dopo aver sperato che il Rapperswil fosse il posto giusto per ripartire dopo l’esperienza in chiaro-scuro con la maglia del Friborgo. Anche nei Lakers ha via via perso posizioni nella gerarchia di Jeff Tomlinson, passando dal top six alla quarta linea a favore di altri ragazzi come ad esempio Lehmann. Nel quarto blocco sembra faticare ancora di più a trovare la giusta resa, tanto che l’ex leventinese non trova la rete da diciotto partite, esattamente dal 2 dicembre contro il Davos. Non bastasse questo, nell’ultima settimana ha fatto notare la sua presenza solamente per la brutta carica alle assi ai danni di Thomas Wellinger a Lugano, gesto costatogli 5 minuti e penalità di partita.

Dominic Lammer (Lugano – 0 top, 1 flop): La sua prima stagione a Lugano era stata molto positiva, si era adattato subito alla nuova realtà e sapeva offrire una buona resa in ogni contesto e situazione. Ad oggi Dominic Lammer è una specie di oggetto misterioso, che non riesce più ad essere incisivo in nessuna maniera. E non ci si riferisce solamente al tabellino, nonostante debba ancora trovare la via della rete in questa stagione dopo le dieci messe in fondo al sacco un anno fa, ma quando va sul ghiaccio dà la sensazione di essere fuori posto e maledettamente fumoso, senza saper dare un senso alla sua stagione. Può ancora essere un jolly interessante e prezioso, ma esprimendosi in questa maniera non è di grande utilità, soprattutto giocando in una quarta linea impostata in maniera molto difensiva e fisica. E quanti errori nelle ultime partite.

Marcus Nilsson (Langnau – 0 top, 1 flop): Sta precipitando la stagione del Langnau, con una sola vittoria nelle ultime nove partite. Le recenti difficoltà dei Tigers stanno affossando le possibilità di restare a lungo in corsa per i preplayoff, ed in questa fase i leader della squadra non stanno avendo l’impatto necessario per riuscire ad invertire la tendenza. Si è già parlato di Ben Maxwell, che non va a punti oramai da sei partite consecutive, ma anche Nilsson è sempre più evanescente. Anche lui è oramai a secco da quattro incontri, e dal suo arrivo nell’Emmental ha segnato appena un gol in 24 incontri. Decisamente troppo poco.

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