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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra giovedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Stéphane Charlin (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): È stato decisamente un fine settimana da ricordare per il 19enne portiere del Ginevra Servette, che in maniera inaspettata si è ritrovato a dover sostenere la squadra dopo il brutto gesto di Mayer contro gli ZSC Lions, con conseguente squalifica. Il giovane non si è però fatto intimorire ed ha vissuto un eccellente debutto in NLA, prima con uno shutout parziale di 23 parate in 26 minuti all’Hallenstadion – utile a condurre in porto la vittoria – e poi incassando solamente due gol (93.75%) contro il Berna, nella sua prima partita giocata per intero nella massima lega… Decisamente un bel biglietto da visita!

Dominik Egli (Rapperswil Jona Lakers – 2 top, 0 flop): Che fosse un giocatore dall’indubbio talento era chiaro, ma che potesse avere un impatto simile in una realtà come quella di Rapperswil non era affatto scontato. Il difensore dei sangallesi ha ancora dimostrato di essere un trascinatore, e in particolare nella sfida contro il Lugano ha dominato la scena, non solo grazie alla staffilata valsa l’1-1 in powerplay (esercizio nel quale è spesso decisivo) ma anche grazie al grande lavoro e alla presenza costante a tutta pista. In un weekend in cui gli stranieri dei Lakers hanno trovato un solo gol con il rigore di Rowe a Bienne, Egli ne ha approfittato per riprendersi la tenuta da topscorer, issandosi addirittura al terzo posto tra i marcatori svizzeri del campionato, nonché primo in assoluto tra i difensori.

Maxim Noreau (ZSC Lions – 3 top, 0 flop): Il difensore canadese degli ZSC Lions continua a dare il suo contributo in un amaniera estremamente costante, ed anche dopo il rinnovo biennale firmato la passata settimana l’ex biancoblù ha proseguito dritto per la sua strada. Nell’ultima settimana ha aggiunto tre assist al suo bottino stagionale, che lo vede ora come terzo miglior difensore con 21 punti in 25 incontri, e nelle ultime 10 uscite ha mancato l’appuntamento con il tabellino in sole tre circostanze. Nessuno tira inoltre con la sua frequenza dalle retrovie – 75 conclusioni in totale – e la sua presenza sul ghiaccio rappresenta un costante problema per gli avversari, questo in tutte le zone della pista.

Pius Suter (ZSC Lions – 2 top, 0 flop): Il centro zurighese è sempre più determinante nello ZSC di Grönborg, squadra dominatrice del campionato. Passato a un ruolo che lo vede sempre più finalizzatore oltre che fonte di gioco, Suter ha ancora provato tutte le sue qualità con le due reti e l’assist messi assieme nelle due partite giocate dai Lions, anche se la sua bella segnatura in casa contro il Ginevra non ha potuto evitare la sconfitta contro le aquile. Diversamente è andata a Davos, con ancora un gol del numero 14, in fotocopia a quello della sera prima, stavolta con il risultato che ha sorriso ai Lions e al secondo miglior marcatore svizzero del campionato.

Brian Flynn (Ambrì Piotta – 1 top, 2 flop): Il centro biancoblù ha decisamente ingranato una marcia in più. Difficile dire se sia per via di una forma fisica ora entrata nel vivo, se a risultato dell’arrivo di Upshall o se per le ulteriori motivazioni dettate da un contratto in scadenza a fine dicembre… Ma questo Flynn è davvero un altro giocatore. Il canadese nelle ultime cinque partite ha fatto registrare otto punti (tutti primari tranne un assist in seconda), ed anche nello scorso weekend ha dato un contributo importante, segnando in entrambe le partite e guidando in maniera nuovamente convincente la prima linea. Rispetto al timido inizio di stagione, Flynn sta ora tornando sui suoi migliori livelli.

Damien Brunner (Bienne – 1 top, 0 flop): Se c’è un giocatore in Svizzera simbolo suo malgrado della sfortuna, questi si chiama Damien Brunner. L’ex bianconero solo nella passata stagione da cinque anni a questa parte è stato lasciato in pace dalla malasorte, mentre in questa annata ha già dovuto mordere il freno per l’infortunio patito in agosto in Champions Hockey League. Tornato a giocare proprio domenica l’attaccante del Bienne ha però subito confermato di essere sempre lo stesso, grazie alla doppietta decisiva e liberatoria contro il Rapperswil, mostrando a tutti il potenziale che può di nuovo aggiungere a una squadra che già viaggia alla grande. Ma per il numero 96 è stato soprattutto un vero e proprio rito contro la sfortuna. Bentornato.


I FLOP DI HSHS

Tomi Karhunen (Berna – 0 top, 1 flop): L’ex biancoblù ha vissuto un primo weekend tra alti e bassi a guardia della porta del Berna, pur con l’attenuante di essere arrivato solamente venerdì mattina nella Capitale. Nel match contro il Davos ha evidenziato qualche incertezza di troppo, uscendo con l’86% di parate e non riuscendo a fermare nemmeno un rigore, visto che nell’epilogo tutti i grigionesi sono riusciti a bucarlo tranne Corvi, che però si è incartato senza andare al tiro. Il giorno dopo a Ginevra ha subito una sola rete ed ottenuto la prima vittoria con gli orsi, ma il gol concesso sul suo palo a Smirnovs è stata una sbavatura che il finlandese sicuramente vorrà evitare in futuro.

Igor Jelovac (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Nella valutazione del suo weekend pesa naturalmente la serata di sabato, quando a Langnau è apparso essere il difensore biancoblù in maggiore difficoltà. Il punteggio si è infatti sbloccato in seguito ad un suo errore, con quel disco che Maxwell gli ha soffiato lungo la balaustra e che pochi secondi dopo è finito alle spalle di Conz. Complessivamente è apparso fuori sincrono in diverse circostanze, portandolo a varie imprecisioni che hanno messo in difficoltà i suoi compagni.

Benoit Jecker (Lugano – 0 top, 1 flop): Per un certo periodo il difensore romando si era guadagnato un posto anche nelle prime tre coppie di difesa, ma a lungo andare le sue prestazioni, soprattutto sul piano della personalità e dell’affidabilità, sono calate di netto. Nelle ultime uscite Jecker è spesso stato utilizzato addirittura come settimo difensore, non aiutato da prestazioni fragili e poco sicure, come in occasione del gol di Mosimann a Rapperswil. Nell’occasione il difensore bianconero non ha fatto una gran figura nella “marcatura” di Wetter, intento a saltarlo con grande facilità come contro la classica statuina per andare a consegnare l’assist del game winning gol. Per il numero 7 la missione sarà quella di ritrovare personalità e determinazione, oltre alla sicurezza che aveva mostrato sino a poco tempo fa, quando era ancora uno dei pochi a salvarsi nella truppa bianconera.

Vincent Praplan (Berna – 0 top, 1 flop): Uno dei grossi colpi del mercato estivo della National League per ora sta ancora deludendo le attese, arrancando come un po’ tutta la squadra della Capitale. Non è un trascinatore ma sul piano del rendimento ci si aspettava perlomeno qualcosa di più da un investimento come il suo, dopo l’ennesimo weekend senza infamia né lode. Zero punti nelle sfide contro Davos e Ginevra, soli tre tiri in porta e un gol che ormai manca da un mese – trovato peraltro in una sconfitta contro lo Zugo – il vallesano non trova giovamento dall’essere schierato assieme a due stranieri nel secondo blocco, e dopo la buona partenza autunnale sembra si stia arenando inesorabilmente.

Reto Suri (Lugano – 0 top, 3 flop): Cercare i flop in casa bianconera è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, ma è indubbio che ogni settimana diversi giocatori del Lugano diventino candidati a questa posizione. Reto Suri ha vissuto un’altra settimana molto difficile, soprattutto in casa contro i suoi ex compagni, dove ha perso in maniera disarmante ogni contrasto fisico, ha sbagliato un gol quasi già fatto – tanto per allungare il suo digiuno di reti a 55 giorni – e ha passato tutta la partita ad inseguire il disco e gli avversari. In pista in tre occasioni sulle quattro reti segnate a parità numerica dallo Zugo, ha confermato la linea piatta anche in quel di Rapperswil, impalpabile e fumoso. Non è certo l’unico ad avere grosse difficoltà nella squadra bianconera, ma uno con il suo curriculum in questo periodo buio ne diventa un po’ il simbolo.

Carl Klingberg (Zugo – 0 top, 1 flop): Lo Zugo attende con impazienza il ritorno di Erik Thorell, questo anche perché ultimamente Klingberg sta faticando a dare concretezza al suo gioco. Lo svedese non mette infatti a segno un punto da quasi un mese, ed ha finito “in bianco” le ultime sei partite consecutive. Piuttosto magro di conseguenza il suo bilancio settimanale, che parla di appena un tiro scagliato in porta sull’arco di tre partite, questo nonostante giostri in una linea tutta straniera al fianco di Lindberg e McIntyre. Anche in passato lo svedese si era reso protagonista di chiari passaggi a vuoto, lo Zugo si augura però che l’attuale opaco momento possa interrompersi già con l’arrivo di dicembre.

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