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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Tobias Stephan (Zugo – 2 top, 1 flop): In questa stagione sta faticando più del solito nel trovare la continuità di rendimento, ciò che era stato il suo grande punto di forza, tanto da essere il portiere più utilizzato delle ultime stagioni in NL. Quando però si trova in serata è difficile trattare con lui, e lo sa bene l’Ambrì Piotta, sconfitto anche grazie alle sue parate alla Valascia, dalla quale è uscito con un pesante 97,3%, parando 34 dei 35 tiri biancoblù. È stato poi battuto in casa propria dal Lugano ma soccombendo solo dopo alcuni straordinari interventi, come quello in tuffo da portiere di calcio sull’incredulo Bürgler. Nei rigori ha perso la sfida con Merzlikins, ma facendosi bucare solo da Hofmann, peccato solo che nessuno dei suoi attaccanti lo abbia aiutato non riuscendo a segnare nemmeno un rigore.

Henrik Tömmernes (Ginevra Servette – 1 top, 1 flop): Ultimamente le cose in casa ginevrina sembrano cominciare a girare lentamente per il verso giusto, tanto che sono arrivate tre vittorie consecutive dopo la scoppola subita in casa dal Lugano. Una vittoria a Davos, una sofferta in casa contro il Friborgo e infine nientemeno che una strappata all’overtime a Berna sulla pista della capolista. Proprio qui è salito in cattedra Tömmernes, oscurando i dirimpettai Noreau, Untersander e Blum per prendere in mano i granata, mettendo a segno il gol decisivo nei prolungamenti e altri due assist nella vittoria più bella degli uomini di Woodcroft, capaci di rimontare un passivo di 1-3 agli orsi.

Magnus Nygren (Davos – 3 top, 1 flop): Il Davos ha portato a compimento un weekend perfetto, utile a superare gli ZSC Lions e guadagnare il terzo posto in classifica. Decisivo per i grigionesi è stato l’apporto di Nygren, che nelle ultime nove partite è riuscito a mettere a referto altrettanti punti, restando escluso dal tabellino solamente in due circostanze. A Friborgo un suo appoggio dalla blu ha finito per sorprendere Brust per il determinante 3-3, mentre sabato ha aggiunto un assist al suo bottino, che gli permette di issarsi in cima alla classifica dei difensori più produttivi dell’intero campionato con 24 punti.

Gregory Hofmann (Lugano – 3 top, 0 flop): Un periodo senza più le sue reti (nel quale aveva anche colto ben 4 pali…) aveva fatto preoccupare molti, tanto che alla Resega già si mugugnava per quello che poteva essere stato semplicemente un “magic moment” dell’attaccante bianconero. Invece lui, con la consueta dirompenza, ha zittito tutti quanti, mettendo a segno due doppiette in 24 ore contro Losanna e Zugo, con una rete più bella dell’altra. Da rivedere il missile che ha battuto Zurkirchen alla Resega, come pure la serpentina che ha portato al pareggio nei minuti finali della sfida alla Bossard Arena, con uno slalom di classe e potenza, e la freddezza necessaria di battere l’ottimo Stephan. Non contento ha pure segnato l’unico rigore contro i tori, regalando due importanti punti alla truppa di Ireland.

Etienne Froidevaux (Losanna – 1 top, 0 flop): Il nome del capitano del Losanna non figurava tra i marcatori da ben otto partite consecutive, ma nel weekend Froidevaux è tornato ad essere decisivo per i vodesi, con tre reti che hanno permesso a lui e ai suoi compagni di chiudere una settimana caratterizzata da due vittorie e tre risultati positivi. Il centro è riuscito venerdì sera a mettere in ginocchio il Lugano con una bella doppietta alla Resega, fulminando Merzlikins con un tiro imprendibile a metà partita, e firmando poi il game winning goal con un preciso slapshot dalla media distanza. Non pago, ha aggiunto al suo repertorio un gol spettacolare in shorthand contro il Berna.

Benjamin Neukom (Langnau Tigers – 1 top, 0 flop): Il nome di Neukom non è tra quelli che ci si aspetta di vedere elencati in questa sede, ma l’attaccante del Langnau è sceso in pista in maniera indiavolata sull’arco del weekend, ottenendo due gol e risultando determinante per i suoi. Nel contesto di una partita pazza come quella contro l’Ambrì Piotta, il 26enne di Jona è apparso quasi incontenibile per i biancoblù, e le sue iniziative hanno reso pericolosissima la linea completata da capitan Berger e Kuonen. Neukom ha chiuso la prova con un gol e un assist, mentre il suo blocco ha messo a referto sei punti. Il suo ottimo momento si è confermato anche domenica a Kloten, con un fondamentale gol in powerplay che ha cambiato l’inerzia della sfida.


I FLOP DI HSHS

Niklas Schlegel (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): È stato un weekend complicato per gli ZSC Lions, battuti da Bienne e Kloten e scivolati di conseguenza al quarto posto in classifica, superati dal Davos e staccati dal Lugano. Le difficoltà degli zurighesi sono iniziate tra i pali, con un Flüeler infortunato ed uno Schlegel che nelle ultime due uscite non è stato all’altezza della situazione. Venerdì a Bienne è stato bucato quattro volte su 23 tiri fronteggiati, mentre nel derby casalingo contro il Kloten ha raccolto cinque puck dalle sue spalle. La punta dell’iceberg è rappresentata dal quinto gol concesso agli aviatori, frutto di un goffo rebound sfruttato facilmente da Sallinen. Il risultato di tutto questo? Una bassissima percentuale di parate dell’83.73% sull’arco del fine settimana.

Ramon Untersander (Berna – 1 top, 1 flop): Il Berna sta vivendo un periodo di flessione e, pur racimolando tre punti nelle uscite settimanali, la squadra di Jalonen si è resa protagonista di qualche sbandata a cui non eravamo abituati. Lo stesso vale per Untersander, che in maniera inusuale si è reso protagonista di qualche errore di troppo, uniti ad una produttività offensiva rimasta lontana dai tempi migliori. Sul suo conto c’è in particolare quel disco gestito malamente contro il Ginevra, che aveva permesso ai granata di pareggiare sul 3-3 e rimandare ogni decisione all’overtime.

Igor Jelovac (Ambrì Piotta – 0 top, 2 flop): Con un bilancio di -5 è risultato essere il giocatore statisticamente meno affidabile dell’ultima settimana, ed in questo caso i numeri non mentono. Il difensore biancoblù ha vissuto due partite piuttosto tormentate, con diversi errori di posizionamento e copertura che sicuramente il 22enne vorrà evitare di ripetere. Come per tutta la squadra, anche per Jelovac è stata da dimenticare la partita di Langnau, dove è risultato impacciato su più di una segnatura avversaria. Anche per lui la settimana appena iniziata dovrà essere utile per ritrovare le giuste sensazioni a copertura dello slot.

Linus Klasen (Lugano – 1 top, 1 flop): Non è una questione di punti, non è nemmeno una questione di classifica, ma è piuttosto una questione legata all’attitudine. Ogni tanto bisogna anche guardare aldilà delle cifre che possono nascondere qualcosa e, nel caso di Linus Klasen, è una mancanza di intensità e di concentrazione, di consistenza quindi. In una maniera o nell’altra lo svedese è sempre nel vivo del gioco, ma la quantità di dischi persi, di turn over provocati o di mancate coperture (vedasi venerdì contro il Losanna) da qualche partita a questa parte comincia ad essere un po’ troppa. Se gli prende la “garra” diventa qualcosa di eccezionale, ma le sue lune sono sempre state imprevedibili e in questo momento risulta troppo leggero, nel gioco e nella presenza.

Matthias Rossi (Friborgo Gotteron – 0 top, 1 flop): Per un certo periodo ha indossato anche il casco da topscorer, tanto che anche coach Mark French lo ha utilizzato in ogni situazione possibile da far sembrare che senza di lui non si potesse giocare. Poi, piano piano e con le partite che avanzavano e aumentavano di peso, l’ex seeländer è entrato nell’anonimato più totale, non riuscendo nemmeno a ripetere i numeri che avevano convinto la dirigenza burgunda a strapparlo al Bienne. I numeri ormai sono questi: l’ultima rete segnata è data 3 novembre a Zugo, l’ultimo punto messo a segno sul tabellino risale ormai al 17 novembre in casa contro il Langnau. Grazie ad alcuni infortuni è stato promosso persino nel primo blocco, ma anche questo stimolo non è servito a molto e sa di occasione sfumata.

Fredrik Pettersson (ZSC Lions – 2 top, 1 flop): Che sia un giocatore in grado di garantire sempre reti ed assist ormai è assodato da tempo per tutti in Svizzera. Però il rendimento di Fredrik Pettersson è determinato in maniera molto pesante dai playmaker che lo svedese va a trovarsi al suo fianco, come era stato per la sua esplosione in NL con il “gemello” Linus Klasen a Lugano, con il quale compose una coppia formidabile. Ora però Pettersson si trova a secco di reti da sei partite e senza punti da cinque, guarda caso proprio durante l’assenza per infortunio di un certo Robert Nilsson. Nello stesso momento gli ZSC Lions stanno accusando una flessione che li ha portati a perdere quattro delle ultime cinque partite. Non è certo l’unico imputato per questo momento “no”, il bombardiere svedese, di certo da metà novembre via sta avendo un rendimento ben al di sotto delle aspettative, anzi, praticamente inchiodato sullo 0 in ogni parte del tabellino.

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