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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Ivars Punnenovs (Langnau Tigers – 1 top, 0 flop): Il Langnau continua a rimanere attaccato alla linea che delimita l’accesso ai playoff, questo grazie anche ad un ultimo weekend in cui i tigrotti sono riusciti a portare a casa un buon bottino di quattro punti. Parte del merito va sicuramente al portiere lettone, brillante e costante nelle sue prestazioni contro ZSC Lions e Bienne. I temibili zurighesi hanno infatti scagliato ben 40 puck verso la sua porta, trovando il modo di bucarlo solamente due volte ad immagine di una percentuale di parate del 95%, valsa una sorprendente vittoria in trasferta. Per piegarlo il Bienne ha invece dovuto ricorrere ai rigori, dopo che 41 conclusioni non sono bastate per segnare più di una rete. Sabato la SVS% di Punnenovs è salita al 97.5, numeri degni dei migliori.

Eric Blum (Berna – 2 top, 0 flop): Il suo Berna viaggia alla grandissima senza praticamente avversari che possano scalfirne la corazza, e la corsa in testa al campionato continua senza problemi. Merito anche delle trovate del difensore che nel weekend è stato all’origine di ben 7 reti sulle 13 trovate dagli orsi contro Friborgo e Losanna. Venerdì ha piazzato 3 assist diretti sulle segnature di Rüfenacht, Raymond e Untersander, mentre sabato contro il Losanna è andata ancora meglio con altri 3 passaggi diretti per la tripletta di Raymond e un altro in seconda a servizio di Untersander. Con questi 7 assist il 31enne di origine giapponese ha portato la sua media punti a 1,18 a partita, la migliore tra tutti i difensori del campionato.

Kevin Klein (ZSC Lions – 2 top, 0 flop): Il solidissimo difensore canadese continua a dare il suo contributo con grande regolarità, basti pensare che nelle sue prime 24 partite in Svizzera non è mai stato lontano dal tabellino per più di due incontri di fila. Al suo bottino ha aggiunto nel weekend un gol, quello d’apertura segnato nel derby di Kloten, occasione in cui Wallson ha deciso di farlo fiatare un po’ con 16 minuti di ghiaccio, dopo gli addirittura 27 giocati a Langnau. L’ex New York Rangers è il giocatore più utilizzato a Zurigo e, in aggiunta solidità, leadership ed esperienza, sta portando con costanza il suo contributo in attacco con 0.62 punti a partita.

Mason Raymond (Berna – 1 top, 0 flop): Ci ha messo una buona prima parte di campionato prima di entrare a pieno regime, complice una forma fisica da recuperare dopo diverso tempo di inattività. Mettiamoci pure che adattarsi al campionato svizzero non è facile per nessuno ed ecco che le partite necessarie ad entrare in forma sono più che giustificate. Nel Berna di Jalonen ha comunque avuto tutto il tempo necessario ed oggi si trova come valore aggiunto eccezionale a una squadra già fortissima. Le due triplette consecutive nello spazio di 24 ore non lasciano spazio a dubbi, l’ex NHL promette di continuare a fare sfracelli da qui in avanti, grazie alla velocità di pattinaggio, al senso del gioco fuori dal comune e a un tocco sotto porta preciso e letale.

Maxim Lapierre (Lugano – 1 top, 1 flop): Il miglior bianconero del fine settimana è stato senza dubbio il centro canadese, uno dei pochi a garantire un rendimento costante anche nei periodi più difficili. Venerdì alla Resega, contro lo Zugo, ha piazzato una doppietta che ha ridato speranza ai bianconeri, anche se alla fine non è bastata per la rimonta, con una rete da opportunista e una cavalcata in shorthand dopo un recupero di forza del disco a dir poco eccezionali. Alla Valascia, piazzato al centro di Klasen, ha saputo sfruttare alla grande un assist dello svedese per chiudere il match con il 3-0 di freddezza. Nelle ultime 8 partite ha messo a segno già 6 reti e 4 assist, portando il suo bottino a 8 reti e 11 assist in questo campionato, a dimostrazione di quanto sia sempre più indispensabile.

Dominik Kubalik (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Il ceco dell’Ambrì Piotta ha saputo portare in pista uno strapotere impressionante alla Vaillant Arena e, nonostante nel derby non sia risultato altrettanto appariscente, complessivamente l’attaccante ha mostrato dei numeri che in biancoblù non si vedevano da anni. Contro il Davos è stato incontenibile, ottenendo due gol e due assist grazie al suo tiro micidiale, alla sua capacità di trovare i compagni negli spazi giusti e in generale a una tecnica di un’altra categoria. Il Lugano è invece riuscito a contenerlo bene, e quando è scappato via Merzlikins è stato bravo a sbarrargli la strada. Non bisogna però dimenticare che Kubalik è principalmente un finalizzatore, e non sempre potrà cantare e portare la croce… Questo non gli ha però impedito di effettuare un’altra pregevole giocata, trovando in powerplay un assist perfetto per Müller. Se continuerà così, ci sarà da divertirsi.


I FLOP DI HSHS

Joren Van Pottelberghe (Davos – 0 top, 2 flop): Non ha colpe evidenti nella pesante sconfitta di venerdì contro l’Ambrì Piotta, ma il giovane portiere dei grigionesi ancora non riesce ad elevare il suo gioco e compiere quelle parate extra per permettere ai suoi compagni di restare in partita nei momenti di difficoltà. Del Curto lo lascia tra i pali per tutti i 60 minuti, ma viene superato sistematicamente negli inizi di periodo e non va oltre agli interventi di routine. Ne scaturisce una serata in cui para solamente il 75% dei tiri, indubbiamente non abbastanza, indipendentemente da quanto succede davanti a lui.

Massimo Ronchetti (Lugano – 0 top, 1 flop): Alla Valascia nel derby contro l’Ambrì Piotta si è ripreso, dopo che Ireland ha riordinato la squadra e le sue idee, soprattutto quelle difensive. Le difficoltà maggiori semmai le aveva già dimostrate a sufficienza la sera precedente contro lo Zugo, facendosi trovare spessissimo fuori posizione e andando fuori tempo su almeno due reti dei tori, tra cui quella decisiva del 3-0 in entrata di secondo tempo, quando non gli è riuscito un recupero del disco nell’angolo che sembrava piuttosto facile. Non è facile dover giocare con una difesa raffazzonata come quella bianconera, ma il difensore ticinese ha la fiducia di Ireland, e lui deve tornare a ripagarla facendo le cose più semplici e con la massima concentrazione.

Franco Collenberg (Ambrì Piotta – 0 top, 2 flop): Il suo non è stato complessivamente un weekend negativo, ma si è ritrovato purtroppo dal lato sbagliato dei due episodi che di fatti hanno deciso il derby. Il difensore si è infatti ritrovato sul bastone il disco per infilare a porta praticamente sguarnita quell’1-1 che avrebbe potuto cambiare le sorti del match, ma la sua conclusione è stata deviata da Furrer. Alcuni minuti dopo si è fatto saltare con troppa facilità da Cunti, che lo ha lasciato sul posto prima di andare ad ipotecare la partita con quel 2-0 che si è rivelato essere il game winning goal. Collenberg resta un giocatore ritrovato e i disastri di inizio stagione sono un lontano ricordo, ma nel derby due sue sbavature hanno purtroppo finito per pesare parecchio.

Tomi Sallinen (Kloten – 0 top, 1 flop): Arrivato subito dopo l’inizio del campionato, l’attaccante finlandese ha mostrato una buona duttilità nella formazione degli aviatori ma, nonostante qualche assist piazzato qua e là, non è mai riuscito ad incidere sul serio. Dopo una serie di 4 partite in cui è sempre andato a punti (ma dopo aver piazzato un pauroso -12 in un mese) l’attaccante del Kloten è risultato più che impalpabile sia contro il Bienne che nel derby contro i Lions, terminando un weekend con lo zero ad ogni voce del tabellino. Se il Kloten vorrà staccarsi dal fondo avrà bisogno di ben altro rendimento da parte dei suoi stranieri.

Marc Wieser (Davos – 0 top, 01 flop): Il Davos si trova a giocare un campionato sulle montagne russe, con grandi sali-scendi passando da una pesante sconfitta a una vittoria tra un giorno e l’altro. Dopo il secco KO contro l’Ambrì Piotta, i grigionesi sono andati ad espugnare Zugo, ma tutto senza il contributo di un Marc Wieser con le polveri bagnate. L’attaccante gialloblù ha raccolto solo due assist nelle ultime 6 partite, senza andare a segno da praticamente un mese (2 reti in 13 partite) e il rendimento della sua squadra ne risente, soprattutto ora che Wieser non ha il contributo di un certo Perttu Lindgren al suo fianco. Il 30enne dovrà ritrovarsi da solo per tornare la macchina da gol che aveva fatto sfracelli nelle ultime stagioni, e per il bene del Davos lo dovrà fare anche senza il contributo del finnico.

Eero Elo (Langnau Tigers – 1 top, 2 flop): Il Langnau continua a restare in corsa lì attorno alla linea, e viene da pensare dove potrebbero arrivare i tigrotti se il loro sniper finlandese tornasse finalmente a trovare la via del gol. Il gigante di Rauma sembra infatti aver esaurito le sue cartucce nel primo mese di campionato, visto che sono oramai dieci le partite consecutive in cui non riesce ad alzare il bastone al cielo per festeggiare una rete. Nell’Emmental si guarda sicuramente al suo caso con un po’ di timore, visto che anche lo scorso anno dopo un inizio strepitoso faticò molto a segnare, con una sola rete nelle ultime venti (!) partite di regular season.

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