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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Elvis Merzlikins (Lugano – 2 top, 1 flop): La ritrovata serenità del Lugano è collegata a doppio filo alle prestazioni del portiere bianconero, tornato grande protagonista della squadra di Shedden. Già settimana scorsa contro il Ginevra è stato spettacolare in particolare nell’overtime e in parte nei rigori, nel weekend appena trascorso ha festeggiato lo shutout contro il Davos da assoluto padrone della sua porta (chiedere all’incredulo Dino Wieser) e una bella vittoria nel derby, per una media di parate del 97% sui due incontri. Onestamente il lavoro più difficile è stato svolto a Davos, dove i grigionesi hanno sì tirato poco, ma in quelle rare occasioni Merzlikins si è opposto con alcuni interventi spettacolari che hanno messo in risalto i suoi riflessi e la tecnica da vero “battle-goalie”. Nel derby è stato sollecitato soprattutto con tiri dalla distanza e alcune mischie, dove con la sua capacità di osare oltre l’area di porta diventa un vero e proprio difensore aggiunto che sa giocare il disco con sicurezza e gettarsi nel traffico con coraggio.

Thomas Wellinger (Bienne – 1 top, 0 flop): Se si va a spulciare la classifica dei difensori più produttivi delle ultime partite è sorprendente trovare il terzino del Bienne, tra gli artefici di una settimana contraddistinta da due vittorie per i seelander con un bottino complessivo di cinque assist. Così facendo il 28enne ha ottenuto in pochi giorni praticamente gli stessi punti che aveva fatto registrare da inizio campionato alla scorsa settimana, dando una nuova ragione al club per concretizzare il suo rinnovo. In particolare Wellinger era stato tra i protagonisti della vittoria sul Losanna, con ben quattro assist al suo attivo che gli hanno permesso di diventare il difensore con più punti in squadra.

Ryan Wilson (Lugano – 1 top, 0 flop): Spesso il suo problema è stata la mancanza di continuità, minata da alcune amnesie difensive che ne hanno fatto un ottimo difensore ma a volte propenso all’errore col disco sul bastone. Dopo il suo rientro dall’infortunio patito a Berna, l’ex Colorado Avalanche ha messo a referto solo ottime prestazioni, con il picco massimo toccato nel week end contro Davos e Ambrì Piotta. Con pure un utilizzo più “umano” grazie al rientro di alcuni suoi compagni (20’23 a Davos, 15’52 nel derby) il difensore canadese ha sfornato due prestazioni eccellenti, grazie alla presenza fisica, l’ordine e la pulizia nei suoi interventi difensivi e all’intesa ormai perfetta con il resto della squadra. Nel derby ha interpretato alla perfezione il suo ruolo, mettendoci muscoli e gioco semplice, completando così le sue migliori prestazioni da quando è a Lugano.

Mark Arcobello (Berna – 2 top, 0 flop): Ha un punto di ritardo su Klasen alla vetta della classifica marcatori, ma con due partite da recuperare il canadese del Berna continua a dare battaglia al bianconero per il titolo di giocatore più spettacolare del torneo… E l’ultima settimana non ha certo fatto differenza! Con due gol, tre assist ed un bilancio di +5 lo statunitense è la vera anima di un Berna che nelle ultime dieci partite ha perso solamente due volte. Spettacolare il suo assist per Untersander nel derby con il Langnau, inarrestabile nello slot contro il Kloten… Basta perderlo di vista un secondo, ed Arcobello è pronto ad utilizzare il suo sconfinato repertorio per confermarsi il giocatore più letale del campionato.

Cory Emmerton (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Sono Emmerton e Pesonen a “tirare il carro” ad Ambrì nelle ultime uscite, ma il vero faro della squadra è il canadese, ed anche nel weekend la competitività dell’ex Red Wing è stata quella che ha tenuto in vita i biancoblù. Dopo un buon inizio stagione e qualche passaggio a vuoto di troppo ad ottobre, Emmerton è tornato in grandissima forma e nelle ultime 15 partite ha ottenuto 15 punti, di cui tre nel weekend. Autore di una bella rete nel derby, alla Resega era stato uno dei pochi dei suoi ad aver portato sul ghiaccio una prestazione di livello, mentre domenica alla Valascia il suo gran gol aveva rappresentato la scintilla che ha cambiato la partita in favore dei leventinesi. Imprescindibile, anche se il suo futuro per ora rimane da determinare.

Lino Martschini (Zugo – 1 top, 0 flop): Vederlo giocare vale quanto il prezzo del biglietto. Averlo sul ghiaccio per lo Zugo significa partire con la certezza che qualcosa può succedere praticamente a ogni cambio. Nelle ultime stagioni ha raggiunto una grande maturità, che si tramuta in giocate spettacolari e punti pesanti. Dal week end appena passato se ne esce con 6 punti per il suo Zugo, 4 personali fatti di 2 reti e 2 assist, tra cui quello splendido lavoro con l’assist per l’eterno Josh Holden sul 2-0 contro il Losanna. È il vero faro della squadra di Kreis, capace di dare ritmo impressionante e imprevedibilità in 5 contro 5 come di gestire e essere letale in power play, un folletto imprendibile quando è in serata.


I FLOP DI HSHS

Benjamin Conz (Friborgo – 0 top, 2 flop): Il Friborgo è in piena crisi, ed in pochi si salvano sulla barca burgunda, e tra questi non c’è il portiere giurassiano. L’ormai ex ragazzino prodigio non riesce a fare quel salto di qualità che si attende ormai da anni, mostrando una fragilità a volte addirittura disarmante. Sabato sera al cospetto di Martschini e soci non ha fatto una bella figura su almeno un paio di segnature ospiti, mentre nel disastroso pomeriggio di Ambrì, prima di venire sostituito da Saikkonen, ha mostrato tutti i suoi limiti. Due reti biancoblù prese su tiri con visuale libera, una presenza nell’area di porta impalpabile e un’incapacità di reagire preoccupante. Tutto questo per delle statistiche che parlano di un weekend con l’80% di parate, una media che è perfettamente in linea con la crisi della sua squadra.

Mikko Mäenpää (Ambrì Piotta – 0 top, 3 flop): Un weekend iniziato malissimo e finito peggio per il difensore finlandese, che in questa stagione proprio non riesce ad alzare il suo livello e continua a rendersi protagonista di errori talmente clamorosi dall’essere quasi difficili da credere. Insicuro in uscita dal terzo, spesso in ritardo o fuori posizione, alla Resega due sue penalità evitabili – un bastone alto su Hofmann, l’altra per proteste – erano costate altrettante reti ai compagni, mentre domenica pomeriggio contro il Davos è stato nettamente il peggiore dei suoi. Non dovrebbe infatti far parte del repertorio di un giocatore straniero un errore come quello che ha permesso al Friborgo di firmare l’1-1, errore che è stato solo la punta dell’iceberg per Mäenpää.

Bobby Sanguinetti (Kloten – 2 top, 1 flop): Il Kloten non sta certo passando un bel periodo. Gli aviatori hanno perso otto delle ultime dieci partite disputate, ed in questo periodo il difensore che era una delle guide della squadra sembra essersi un po’ perso. Sanguinetti non vede il suo nome comparire sul tabellino dal 19 novembre, mentre l’ultima rete l’ha messa a segno poco più di un mese fa… Sicuramente non abbastanza per una squadra confrontata con alcuni infortuni e che guarda ai suoi uomini di punta per tornare a fare la differenza.

Julien Sprunger (Friborgo – 3 top, 2 flop): La situazione in quel di Friborgo è a dir poco disastrosa: 6 sconfitte filate, 24 reti subite nelle ultime 4 partite e l’ultimo posto in classifica divenuto realtà dopo aver perso lo scontro diretto alla Valascia. In questa crisi ci è caduto dentro in pieno anche Julien Sprunger, che nelle prime settimane di campionato si era eretto a trascinatore e scorer implacabile dei dragoni, mentre ad oggi risulta impalpabile e incredibilmente inefficace sul ghiaccio. Dopo aver messo a segno punti su punti fino a novembre, il 30enne si è fermato, tanto che la rete manca da 7 incontri e negli ultimi 4 non ha messo a segno nemmeno un punto uscendo pure con un pesante -6. La crisi è profonda sulla riva della Sarine, e se pure colui che è sempre stato il leader dei burgundi non riesce ad uscire dal pozzo, allora la situazione può che farsi veramente pesante.

Chris DiDomenico (Langnau – 0 top, 1 flop): Il Langnau con soli 74 gol segnati in 31 partite ha il peggior attacco del campionato, e proprio per questo i Tigers hanno bisogno di più da Chris DiDomenico, a secco anche nel fine settimana e a segno l’ultima volta addirittura lo scorso 28 ottobre… Ovvero 11 partite or sono! Con un -4 nelle sfide settimanali non ha dato il contributo che si sperava, il tutto a fronte di soli quattro tiri in porta, pochi per lui che solitamente è il secondo giocatore maggiormente attivo in squadra da questo punto di vista.

Perttu Lindgren (Davos – 1 top, 1 flop): Fine settimana nero quello appena vissuto dal Davos, sconfitto in casa dal Lugano e poi all’Hallenstadion dallo ZSC e scivolato in nona posizione in classifica. La macchina di Del Curto ha oltretutto segnato solo una rete nelle due partite, e questa mini crisi offensiva la si può leggere anche attraverso il rendimento di Perttu Lindgren, che ha messo a segno solo 2 gol nelle ultime 12 sfide, e che esce con uno zero sul tabellino dall’ultima settimana. Ingabbiato alla perfezione dai muscoli del Lugano senza che potesse pungere minimamente, anche a Zurigo ha vissuto un pomeriggio difficile che ha amplificato le difficoltà della sua squadra. Come se non bastasse c’era pure stata la penalità di partita rimediata martedì scorso contro il Losanna, suonata un po’ come un campanello d’allarme per il finlandese.

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