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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Leonardo Genoni (Berna – 2 top, 0 flop): Grazie a tre vittorie settimanali il Berna si è riportato in testa alla classifica, e lo ha fatto concedendo appena due reti nelle tre partite disputate. La colonna portante degli orsi è come sempre stato Leonardo Genoni, che nel corso della settimana ha parato 89 tiri con una percentuale di salvataggi del 97.80%. Anche in questa stagione statisticamente non sta avendo pari in tutta la lega, con una media complessiva di 1.53 reti incassate ed il 94.35% di parate.

Raphael Diaz (Zugo – 1 top, 0 flop): Dopo aver vissuto una fase poco produttiva soprattutto tra inizio ottobre ed i primi di dicembre, l’ex difensore NHL sta tornando ad essere una sicurezza per lo Zugo anche dal punto di vista realizzativo. Diaz è infatti riuscito ad andare a punti in cinque delle ultime sette partite, e nell’ultima settimana ha messo a referto ben due reti e tre assist. In particolare è stato mattatore del Davos sabato sera, quando una sua doppietta – condita dal game winning goal – ha dato una decisa svolta alla partita nel secondo tempo.

Petteri Lindbohm (Losanna – 2 top, 1 flop): Non è stato portato a Losanna specificatamente per dare impulsi sul fronte offensivo – dietro i vodesi hanno già altri giocatori specialisti in questo – ma il finlandese con il passare del tempo sta trovando buone sensazioni anche in attacco. Nelle ultime 12 partite ha ottenuto 10 punti, ed in settimana si è messo in luce con tre assist ed un’ottima visione di gioco. Da rivedere infatti il suo tocco in favore di Mitchell a Bienne, così come il passaggio che ha tagliato in due l’intera retroguardia del Friborgo per il contropiede di Leone. Se tutto questo non bastasse, ha completato la sua settimana con alcuni interventi difensivi che hanno dato calma al reparto.

Lino Martschini (Zugo – 1 top, 0 flop): Un piccolo buco a Langnau con una prova un po’ in ombra da parte di tutta la squadra, ai lati invece una prestazione sontuosa mercoledì contro l’Ambrì Piotta e una da playmaker di fronte al Davos, in entrambi i casi alla Bossard Arena. Nella prima partita dell’anno contro i biancoblù tre reti di cui due di grande classe (la seconda impressionante per velocità e tecnica) mentre per affondare i grigionesi ha vestito i panni dell’assistman, da leccarsi i baffi soprattutto il primo passaggio per McIntyre. Per lui parlano i grandi numeri: nelle ultime 12 partite il topscorer dei Tori ha messo a segno ben 17 punti, un rendimento inferiore solo all’accoppiata Zwerger-Kubalik nell’ultimo periodo.

Giovanni Morini (Lugano – 2 top, 0 flop): Non ci stupiamo del fatto che il terzo, seppur inutile, gol del Lugano a Les Vernets sia stato trovato in quella maniera dall’italiano. Non ci si stupisce perché lo spirito di Giovanni Morini lo ha portato ad andare a prendersi quel disco e svariati colpi in pieno slot a dieci secondi dall’ultima sirena, cosa che non molti riterrebbero opportuna o utile. Lui sì, ha voluto comunque dare quel segnale tipico di chi mai lascia andare la corda e per ultimo abbandona la nave, ma nel contempo Morini si è riscoperto anche scorer opportunista e per nulla casuale. A Davos infatti ha trovato una splendida doppietta infrasettimanale con due tiri da sniper vero, tanto per far capire che lui qualunque cosa gli si chieda la mette in pratica con tutta la grinta e la voglia di questo mondo, da trascinatore vero.

Dominic Zwerger (Ambrì Piotta – 3 top, 1 flop): Spesso nelle ultime settimane non è stato semplice scegliere quale giocatore biancoblù premiare con la menzione nei “top”, ed anche i recenti risultati costringono a lasciare esclusi alcuni elementi che sicuramente hanno vissuto un grande weekend. Stavolta la nostra scelta è caduta su Zwerger, autore di sei punti in tre partite (cinque assist) e capace di portare la sua impressionante serie di match consecutivi sul tabellino addirittura a 12 (21 punti complessivi). La sua azione più spettacolare? Il geniale assist per Müller nel match contro il Langnau, da vedere e rivedere… Ora è secondo nella classifica generale dei marcatori di NLA, alle spalle solamente di Kubalik!


I FLOP DI HSHS

Stefan Müller (Lugano – 0 top, 1 flop): Mettiamolo subito in chiaro: non c’è lui all’origine delle sconfitte del Lugano nel derby e a Les Vernets e in qualunque caso, nel momento che stanno attraversando i bianconeri è l’ultima persona a cui affibbiare una colpa. Però anche il portiere austriaco, individualmente, non è immune dall’attraversare periodi di magra e nel weekend appena trascorso tra i cerberi impiegati è colui che ha le statistiche peggiori, inoltre non è sembrato pronto su un paio di reti ginevrine e poco propenso alla parata o al gesto che dia la carica ai compagni. Soffre soprattutto della mancanza di un utilizzo “preventivo” che lo avrebbe preparato a questi momenti di pressione non indifferente, ma è attraversando i periodi difficili che si cresce. Ha solo bisogno di giocare e giocare.

Lukas Stoop (Davos – 0 top, 2 flop): Nella difesa dei blackout del Davos il 28enne è sempre protagonista di svarioni più o meno clamorosi, non riuscendo più a garantire quella buona solidità degli anni passati. Il problema è che essendo un giocatore estremamente difensivo e con una produzione in attacco pari praticamente a zero (un solo punto in 23 partite) ci si aspetta perlomeno che per esperienza e capacità garantisca solidità e concretezza. Negli ultimi tempi non è andata molto bene, basti pensare al passaggio sciagurato in uscita dal terzo che ha consegnato il disco a Morini per la prima rete del Lugano mercoledì o all’indecisione nel cambio che ha lasciato campo libero a Wingels per andare a segnare il 2-2 di domenica pomeriggio.

Adam Almquist (Berna – 0 top, 1 flop): Dalle parti di Berna non sanno ancora bene come giudicarlo, il difensore svedese. Kari Jalonen non riesce a farne a meno, certo è che le premesse parevano essere ben altre al suo arrivo e con la contemporanea partenza di Noreau (che a differenza continua a incamerare punti pesantissimi seppure in una squadra in grosse difficoltà). Se nella Capitale volevano un difensore che garantisse discreta solidità allora ci siamo, ma se dallo straniero si chiedono spunti offensivi, gol e assist (qualità per le quali è stato scelto proprio lui) allora provocatoriamente diciamo che qualcosa non va. Nemmeno una rete, soli 11 assist – di cui solo 3 diretti – e una presenza piuttosto inconsistente nonostante abbia guadagnato ghiaccio con la nuova assenza di Untersander. Anonimo anche nella prima settimana del 2019, senza punti ne acume offensivo, gli esigenti tifosi giallorossi cominciano a chiedere qualcosa in più del compitino.

Pius Suter (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): A Zurigo ci sono diversi giocatori che stanno rendendo al di sotto delle aspettative, e tra questi troviamo sicuramente Pius Suter, che in 21 partite è riuscito ad ottenere solamente due gol e sei assist di prima… Troppo poco, soprattutto se si pensa al grande campionato dello scorso anno e al fatto che negli ultimi tre mesi Suter è riuscito a firmare solamente un gol. Le occasioni sul suo bastone stanno arrivando, ma sembra mancare della freddezza necessaria per sfruttarle… Lui, come altri compagni, ha probabilmente bisogno di un paio di rimbalzi fortunati per ritrovare la fiducia dei tempi migliori.

Jani Lajunen (Lugano – 0 top, 1 flop): Quella rete appena prima di Natale, trovata in maniera un po’ rocambolesca contro il Bienne, sembrava potesse riconsegnare al pubblico della Cornèr Arena il Lajunen che tutti conoscono. È vero che il biondo finnico ci ha insegnato che il suo terreno rimane quello dei playoff, ma in questa regular season non è ancora riuscito a tenere un rendimento costante. Non manca il lavoro nello slot e agli ingaggi, ma in quanto a qualità di gioco Lajunen ci aveva abituati a ben altro, chiunque fossero i compagni al suo fianco. Nel derby è sembrato perennemente in ritardo sul pattinaggio dei biancoblù, perdendo anche diversi duelli fisici alle assi come pure a Ginevra (e questo non è un bel segnale) e soprattutto mancano quei suoi spunti con i dischi recuperati e ripuliti che impedivano all’avversario di ripartire.

Mikael Johansson (Langnau – 0 top, 2 flop): Tra lui ed Eero Elo il Langnau sembra avere qualche problema nel trovare il giocatore straniero più adatto a completare il quartetto che va in pista, ed il 33enne svedese sta facendo piuttosto poco per aiutare la sua causa. Basti pensare che il suo primo ed ultimo gol lo ha firmato il 21 settembre (!), mentre nelle ultime dieci partite ha contribuito con appena tre assist. La sua produttività è ai minimi storici, ma i Tigers avranno presto bisogno di risposte più concrete anche da parte sua se non vorranno scivolare sotto la linea.

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