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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Luca Boltshauser (Losanna – 1 top, 0 flop): Piano piano il portierino venuto da Kloten si sta prendendo il suo spazio a colpi di buone prestazioni e la concorrenza con Zurkirchen sembra giovargli parecchio. Non è un caso che il Losanna stia cercando di uscire da una situazione difficile affidandosi allo zurighese, autore di diverse gare eccellenti in questo inizio di stagione. Anche nel fine settimana appena trascorso il 25enne si è eretto a protagonista per la doppia vittoria dei biancorossi contro la capolista Bienne, uscendo con una percentuale complessiva del 95,8% e parando 70 tiri dei seeländer, con pure qualche big save sui vari Rajala e Salmela. Che Peltonen abbia trovato una delle chiavi per uscire dalla crisi?

Maxim Noreau (ZSC Lions – 3 top, 0 flop): Venerdì sera il canadese ha vissuto probabilmente la partita più strana della sua carriera, visto che coach Aubin lo ha schierato all’ala della seconda linea! Una scelta per certi versi pazzesca, ma questo non ha impedito a Noreau di adattarsi al contesto facendo buon viso a “cattiva” sorte. L’ex biancoblù si è così difeso anche in avanti, aggiungendo un assist al suo bottino settimanale, che lo aveva visto firmare un gol e un passaggio decisivo – stavolta da difensore – nella partita giocata martedì contro il Bienne.

Jonas Junland (Losanna – 1 top, 0 flop): Ancora lui, sempre lui. Junland è uno degli appigli più resistenti a cui si è aggrappato il Losanna di Ville Peltonen per uscire dalla crisi e con lo svedese al comando sul ghiaccio i vodesi hanno raccolto due vittorie contro la capolista Bienne. Non solo punti (1 gol e un assist nel weekend oltre ai 2 assist di martedì scorso) ma anche solidità difensiva, come dimostrato dall’ottimo +5 in una squadra che ha subito molto nelle ultime settimane, ma anche tanto lavoro, sacrificio ed esempio. Non bastano il suo linguaggio del corpo, le urla per spronare i compagni, le pacche sulle spalle in panchina? No, mettiamoci anche i 10 tiri bloccati da solo nella doppia sfida contro i seeländer, e allora abbiamo il quadro completo di quello che si sta imponendo come il più forte e completo difensore del campionato.

Harri Pesonen (Langnau – 2 top, 0 flop): Grazie ad altre due vittorie il Langnau sta continuando a volare in questo inizio di campionato, ed i tigrotti sono quarti con un bottino di 24 punti ottenuti in 13 partite. A trascinare la squadra c’è sempre l’attaccante finlandese, miglior marcatore dell’ultima settimana con due gol e quattro assist (tre di prima) in due partite. Il bottino gli ha permesso di issarsi ad attuale top scorer della NLA (13 partite, 16 punti), ma il suo contributo va oltre il tabellino e si sente a tutta pista. Martedì ha affondato il Losanna con una doppietta da vero rapace, mentre sabato è stato fondamentale nel largo successo a Ginevra con tre assist.

Viktor Stalberg (Zugo – 1 top, 0 flop): Aveva mancato alcune partite per infortunio, ma al suo ritorno in pista ha immediatamente ricordato a tutti perché – quando fa click – è il miglior giocatore dell’intera lega. Alla Valascia è stata infatti la sua classe a fare la differenza in favore dello Zugo, soprattutto con quell’assist al bacio per Senteler per il fondamentale 2-2 e poi con la trasformazione del rigore decisivo con una classe e naturalezza degne del suo passato in NHL. Aveva anche aperto le marcature approfittando di un errore di Conz, ma è nella sua tecnica e nel pattinaggio dominante che si evidenziano le migliori qualità dello svedese.

Dario Bürgler (Lugano – 1 top, 0 flop): Per il numero 87 quello appena trascorso è stato il fine settimana del suo ritorno. Non tanto per la presenza sul ghiaccio ma piuttosto per l’efficacia ritrovata dopo un inizio di stagione stentato anche a causa dei postumi dell’infortunio patito a marzo. E proprio contro il Davos, Bürgler si è scatenato, segnando quattro reti ai grigionesi nel doppio scontro che li vedeva opposti ai bianconeri, uscendone pure con un eccellente +6. Una rete da rapace venerdì sera, approfittando di un errore in retrovia tra Lindbäck e Stoop, poi la tripletta alla Vaillant Arena tirando fuori vari pezzi del repertorio personale. Un uno-contro-uno con finta e tiro micidiale sfruttando il difensore, un tocco da distanza ravvicinata usando anche i muscoli e infine un potente e preciso backhand dallo slot. Reti non casuali, cercate e tipicamente alla Dario Bürgler.


I FLOP DI HSHS

Gauthier Descloux (Ginevra Servette – 2 top, 1 flop): Il suo inizio di campionato è stato semplicemente eccezionale, dunque nessuno lo metterà in croce per una serata storta che può capitare anche ai migliori. Per arrivare effettivamente alla maturazione dovrà però limitare le partite come quella di sabato, quando il Langnau ha potuto approfittare di un Descloux insolitamente distratto ed approssimativo. Sei gol su 26 tiri fronteggiati (76.92% di parate) non sono numeri che possono permettere ai compagni di avere una chance, a maggior ragione quando si concedono almeno 2-3 gol “soft” sull’arco del match. Un semplice incidente di percorso, per ricordarsi che la concentrazione va sempre tenuta al massimo.

Lukas Stoop (Davos – 0 top, 1 flop): Il difensore ex Kloten è sceso in pista in una sola occasione nel fine settimana, ma questo è bastato per fargli passare un weekend da incubo. Sulle cinque reti segnate dal Lugano sul Davos alla Cornèr Arena il 28enne era sul ghiaccio in quattro occasioni, lasciando buchi paurosi sulle ripartenze bianconere coincise con i gol di Hofmann e Walker, liberissimi di involarsi praticamente su un lago ghiacciato. Ciliegina sulla torta la figuraccia finale combinata in compagnia di Anders Lindbäck, al quale è sfuggito un facile appoggio “da cambio” dalla lunga distanza, con Stoop protagonista di un liscio clamoroso sullo stesso disco divenuto preda di Bürgler per il quinto gol che ha chiuso la contesa. Che la sera dopo sia stato dato come semplice “assente” fa venire il dubbio che da una lavata di capo non sia sfuggito.

Benjamin Chavaillaz (Friborgo Gotteron – 0 top, 1 flop): Nel corso degli anni il difensore si è dimostrato capace del meglio così come del peggio, ed infatti coach French lo sta mandando in pista con il solido Holos, così da poter dare maggiore stabilità al suo gioco. Non sempre però Chavaillaz compie sul ghiaccio le scelte migliori, ed il tempismo rimane ancora un elemento su cui è chiamato a lavorare. Questo lo costringe anche a ricorrere al fallo qualche volta di troppo, come ad esempio sabato, quando due sue irregolarità hanno permesso al Berna di firmare altrettante reti già nel corso del primo tempo, dando una precisa sterzata all’incontro.

Marc Wieser (Davos – 0 top, 2 flop): Che fine abbia fatto quell’attaccante quasi implacabile e micidiale che segnava al ritmo di un gol ogni due partite è un mistero. Precipitato anche lui come quasi tutto il Davos nel turbine della depressione, Marc Wieser ha messo a referto la miseria di un solo assist in 13 partite di campionato! “Numeri” che ben mettono in evidenza le difficoltà che da individuali diventano di squadra e viceversa, impossibile aspettarsi da un attaccante come lui una crisi del genere. Non va meglio nemmeno sul piano del contenimento, dato che si ritrova pure con il bilancio peggiore del campionato intero (-14). Neppure il rientro come suo centro di Perttu Lindgren ha sortito gli effetti sperati e il fine settimana della doppia sfida contro il Lugano lo ha visto uscire con un complessivo -5 con 4 tentativi di tiro, peraltro da posizioni molto defilate, girando al largo dalla sua zona preferita, ossia lo slot basso davanti al portiere da dove faceva sempre molto male.

Andres Ambühl (Davos – 0 top, 2 flop): Quello che sta attraversando il Davos è il momento più difficile della sua storia moderna, ossia da quando è stato preso in mano da Arno Del Curto. Questo momento coincide con quello che è probabilmente il più difficile anche nella carriera di Ambühl, che di questo Davos, del suo stile e delle sue vittorie era diventato un simbolo. Lo è anche adesso, suo malgrado, perché le difficoltà che stanno attanagliando l’attaccante grigionese sono sotto gli occhi di tutti, impotente e senza più alcuna forza di cambiare le cose come lui sapeva fare. Passato anche a fare il difensore il risultato non è cambiato, anzi, è forse persino peggiorato e anche lui come uomo ne ha risentito, con quel nervosismo messo in mostra nelle due sfide contro il Lugano (con un paio di interventi oltre le righe) che non è da lui ma è segno della frustrazione che monta in chi non riesce a cambiare una situazione che precipita di settimana in settimana.

Dominic Zwerger (Ambrì Piotta – 1 top, 1 flop): Il giovane attaccante austriaco non ha vissuto una settimana particolarmente negativa, ma quando si abituano tifosi e addetti ai lavori a degli standard da leccarsi i baffi, sei si giocano dei match un po’ più anonimi chi osserva lo nota immediatamente. È questa la situazione in cui si trova Zwerger, che nelle ultime uscite è stato meno efficace e ficcante rispetto al passato, questo nonostante il contesto permetta di immaginare alcune delle difficoltà che sta vivendo l’attaccante. Dopo essere stato fermato da un infortunio durante l’estate, Zwerger ha infatti anche “perso” il compagno di sempre D’Agostini, ritrovandosi ora in una linea composta da Hofer e Novotny in cui è lui a dover essere il faro portando fantasia e dinamismo. Comprensibile una fase di adattamento, nella speranza che possa presto tornare travolgente come nelle serate migliori.

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