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I nuovi volti della NLA 2022/23: l’americano T.J. Brennan

Quella dell’Ajoie potrebbe rivelarsi una scommessa ad alto potenziale su un difensore “anarchico” ma letale. Brennan torna in Svizzera da campione ICEHL

I nuovi volti della NLA 2022/23: l’americano T.J. Brennan

T.J. BRENNAN


Età: 33
Posizione: D
Altezza: 185 cm
Peso: 98 kg
Tiro: left
Nazionalità: 🇺🇸

Provenienza: EC Salzburg (ICEHL)
Draft: 2007, round 2, 31esima scelta, Buffalo Sabres
Contratto: un anno

Potenziale esplosivo ad alto rischio

La carriera di T.J. Brennan – all’anagrafe Terence James Brennan – è una di quelle da studiare a fondo, perché capire come un giocatore delle sue capacità non sia riuscito a sfondare in NHL è già mistero, figurarsi spiegare come la sua carriera all’età di 30 anni lo abbia portato in Swiss League con il Turgovia, passando dalla ICEHL in Austria e infine all’Ajoie in National League.

Per la squadra di Porrentruy quello del difensore passato anche da Lugano (senza mai giocare) rappresenta una scommessa che può rivelarsi un bel jackpot, se il canadese dimostrerà di aver raggiunto quella maturità che tanto ha inseguito nella sua carriera.

Dal Red Bull di Salisburgo Brennan si porta dietro l’impressionante bagaglio di 27 reti e 32 assist che per un difensore, seppure in una lega minore, rappresentano un bottino da attaccante di razza. E difatti Brennan è sempre stato descritto come una sorta di “quarto attaccante”, un difensore offensivo tra i più spericolati e a volte sciagurati per quella voglia (e capacità) di arrivare nello slot e sfruttare il suo micidiale polsino, lasciando però nel contempo al loro destino i compagni in backcheck.

Sul piano difensivo, lo si è capito, è piuttosto passivo, non si danna l’anima nel contenere gli attaccanti e spesso si accontenta di rallentarli o portarli al largo, ma queste sue lacune e una non sempre irreprensibile componente etica lo hanno di fatto tagliato fuori dai palcoscenici più importanti nei momenti decisivi.

I grandi numeri non bastano per la NHL

Nato nel New Jersey, Brennan inizia la sua carriera nelle giovanili dei Philadelphia Flyers, per poi passare in QMJHL dapprima a St. John e poi a Montréal. Nei tre anni in Québec, il difensore si mette subito in mostra per le sue abilità offensive, mettendo a segno 44 reti e vincendo il riconoscimento di rookie dell’anno nel 2006.

Draftato al secondo turno dai Buffalo Sabres nel 2007 Brennan firma il suo primo primo contratto di NHL nel 2009, debuttando nella massima lega mondiale nel novembre 2011, quando al suo esordio segna la sua prima rete in NHL contro i Boston Bruins.

Nel frattempo passa però la maggior parte del tempo in AHL, in attesa che sviluppi la parte più difensiva e fisica del suo gioco, e tra Portland, Rochester, Rockford e Toronto continua a mettere assieme record su record. Maggior numero di reti tra i difensori di AHL nel 2012, 2014, 2016 e 2017, miglior marcatore assoluto sempre tra i difensori nel 2014, 2016, 2017, premiato come miglior difensore della lega nel 2014 e nel 2016.

Tutto ciò però non basta, soprattutto quando passa ai Toronto Maple Leafs in piena ricostruzione, che oltre ad avere una certa profondità difensiva (Dion Phaneuf, Morgan Rielly, Jake Gardiner, Roman Polak, Matt Hunwick) scelgono di puntare su Scott Harrington e Frank Corrado come sostituti, tagliando fuori Brennan. Con la squadra di Mike Babcock gioca infatti solo 7 partite condite da una rete.

Cambio di prospettiva

Brennan subisce anche la brutta tempistica della firma ai Leafs, che di fatto gli preclude forse l’ultima vera chance di sfondare in NHL dopo i primi tentativi andati a vuoto. Terminato il contratto a Toronto e dopo aver raggiunto Philadelphia per essere stato girato ai Phantom in AHL comincia a dare i segni di un primo vero calo di rendimento, iniziando alla grande per poi venire anche frenato da un infortunio.

La stagione 2019/20 è anche quella segnata dallo stop da Covid-19, e al termine di essa Brennan decide di cambiare continente per cercare nuovi stimoli. Tra le difficoltà di un mercato congelato finisce addirittura al Turgovia in Swiss League, con un veloce passaggio a Lugano senza mai venire schierato nei playoff, prima di ritrovare grandi sensazioni a Salisburgo laureandosi campione di ICEHL. All’Ajoie sperano possa aver ritrovato la sua migliore dimensione smettendo di inseguire la NHL.

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