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National League

I nuovi volti della NLA 2020/21: il finlandese Teemu Turunen

Raffainer ha messo a segno il suo “ingaggio dei sogni” portando. La tecnica di bastone e la visione di gioco basteranno a non far rimpiangere Tedenby?

© mtvuutiset.fi

I nuovi volti della NLA 2020/21: il finlandese Teemu Turunen

TEEMU TURUNEN


Età: 24
Posizione: LW/RW
Altezza: 179 cm
Peso: 84kg
Tiro: left

Nazionalità: 🇫🇮

Provenienza: HIFK (Liiga)
Draft:
Contratto: un anno

© RIKU LAUKKANEN

Mani raffinate, pattini da affilare

Visto partire per la KHL Mattias Tedenby, il Davos ha deciso di continuare a puntare su un nordico, stavolta andando a pescare Teemu Turunen, ala e topscorer in arrivo dal HIFK di Helsinki.

Fortemente voluto da Raeto Raffainer per completare il pacchetto di stranieri a disposizione di Christian Wohlwend, Turunen è un giocatore che per caratteristiche tecniche di bastone e playmaking assomiglia al suo predecessore Tedenby, ma che rispetto allo svedese è meno abile nel pattinaggio.

Turunen è infatti un tipico playmaker completo sia nella fase offensiva che in quella difensiva, ma lo stile di gioco svizzero (e in particolare quello del Davos) potrebbe rappresentare una bella sfida, per un giocatore che in un campionato divenuto negli anni più statico e tecnicamente più livellato verso il basso come la Liiga finnica ha saputo compensare alcuni limiti grazie a delle mani raffinate.

Campione nazionale nella stagione 2018/19, Turunen è stato convocato per la prima volta con la Nazionale maggiore in occasione del camp pre-mondiale del 2019, venendo però tagliato dalla selezione che poi si sarebbe laureata campione del mondo a Bratislava nonostante le grandi prestazioni in campionato.

“È un giocatore molto intelligente, che sa gestire le situazioni speciali e che aspetta sempre il momento giusto per prendere le decisionila spiegazione del selezionatore della Finlandia Jukka Jalonenma in un hockey internazionale fa ancora fatica nelle transizioni veloci e il suo pattinaggio non ha ancora raggiunto l’élite”.

© Aleksi Manninen

Legato ai valori di casa

Nato e cresciuto ad Helsinki, Turunen si è formato nel settore giovanile dello Jokerit, facendo tutta la trafila tra i ragazzi fino alla U20 allenata da Kari Martikainen (ex difensore di Rapperswil e ZSC Lions nonché assistente a Friborgo). Regolarmente tra i migliori marcatori delle varie categorie, Turunen si conferma un giocatore molto tecnico e raffinato, ma sul piano del gioco fisico, dell’esplosività e del pattinaggio rimane sempre uno scalino indietro, e anche quando è (raramente) convocato per le selezioni nazionali giovanili non va oltre ai campi di allenamento e tornei amichevoli.

Le comunque ottime prestazioni nella U20 gli valgono il primo contratto da professionista con la prima squadra dello Jokerit, con la quale però non scende mai in pista. Lo staff tecnico decide infatti di girarlo nella serie cadetta in prestito e in due stagioni alla squadra “satellite” Jukurit mette assieme comunque la cifra ragguardevole di 79 punti, laureandosi due volte campione di Mestis e vincendo anche il premio di “Gentleman of the Year”.

HCD.ch

Il trionfo prima di partire

Nonostante le ottime prestazioni in Mestis, Turunen non raggiunge un accordo per il prolungamento del contratto con lo Jokerit e decide quindi di accettare l’offerta del HPK di Hämmenlinna.

Sul piano personale la scelta è pagante, anche se la squadra esce ai quarti nella sua prima stagione e l’anno successivo non si qualifica per i playoff, dato che Turunen è costantemente tra i migliori marcatori della squadra con 66 punti nelle prime due stagioni (miglior rookie di Liiga nel 2016/17), per poi “esplodere” alla terza con 20 gol e 34 assist, conducendo la squadra alla vittoria del campionato 2018/19.

Diventato ormai un giocatore affermato in patria, Turunen sceglie di tornare a Helsinki dopo aver conquistato il titolo, stavolta firmando però per l’HIFK, squadra con la quale si qualifica al sesto posto nell’ultima regular season.

Terminata anzitempo l’annata in maglia biancoblù, Turunen decide quindi a 25 anni di tentare la prima avventura fuori dal suo paese e di accettare la proposta del Davos, rifiutando il rinnovo all’HIFK e le offerte dalla KHL, in particolare dal Bary Nur-Sultan.

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