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Interviste

Gianinazzi: “Una prova del genere non è sufficiente, dobbiamo guardarci allo specchio”

Il coach dopo la sconfitta a Friborgo: “Non abbiamo fatto abbastanza per cercare di portare a casa un risultato migliore. La nostra velocità e il nostro supporto nel primo tempo non sono stati sufficienti. Siamo stati troppo lenti”

FRIBORGO – Coach Luca Gianinazzi non ha usato mezzi termini dopo la sconfitta patita in Gara 1 a Friborgo, match che i bianconeri vorranno lasciarsi alle spalle il più in fretta possibile.

“Non c’è nulla da salvare, sono d’accordo. Dove iniziano i meriti loro e i nostri demeriti? È sempre difficile da dire, sono analisi complicate. Il Friborgo è un’ottima squadra, non sono sorpreso, altrimenti non avrebbe terminato al secondo posto la regular season e lo ha dimostrato. Noi non abbiamo fatto abbastanza per cercare di portare a casa un risultato migliore. La nostra velocità e il nostro supporto nel primo tempo non sono stati sufficienti. Siamo stati troppo lenti a livello di esecuzione e di difesa senza disco, e contro questo Friborgo così non hai nessuna chance”.

Hai schierato i fratelli Montanton, quali le motivazioni alla base di questa decisione?
“Già da un po’ sono con noi, anche dopo la sfida contro l’Ambrì Piotta li abbiamo provati in allenamento a 5 contro 5. Arnaud è molto bravo davanti alla porta e in powerplay ci può dare qualcosa. Si è già visto a Friborgo, la sua presenza in superiorità numerica davanti al portiere è stata qualcosa di interessante e ci ha permesso di creare qualcosa di buono. Maxime è un difensore che ha un grande fisico, un bastone molto lungo, è bravo difensivamente e nel primo passaggio. Ha esperienza, ha quasi 30 anni e ci può aiutare. Abbiamo bisogno di tutti se vogliamo fare in modo che questi playoff vadano avanti il più a lungo possibile. La rosa è profonda ed è importante che ogni elemento dia il suo contributo”.

Quali corde toccherai in vista di lunedì sera?
“Dovremo analizzare cosa è successo, cercare le contromisure per essere noi i migliori. L’aspetto chiave è che ognuno deve guardarsi allo specchio, deve vedere cosa può fare meglio al fine di aiutare la squadra. Una prova come la prima non è sufficiente”.

Quanto è pesato in particolare il gol del 2-1?
“È sicuramente stato un episodio chiave. Se riesci ad andare in parità alla prima pausa, magari diventa un’altra partita, ma chi lo può dire. Questi momenti vanno gestiti meglio in queste sfide importanti”.

In allenamento hai visto una squadra carica e motivata, cosa pensi sia successo?
“Non penso mancassero carica e motivazione. Mancava la velocità d’esecuzione e questo a volte può essere anche a causa del fatto che sei troppo carico. Quando lo sei vuoi fare troppo, diventa controproducente, sei dappertutto sul ghiaccio ma al contempo da nessuna parte. Eravamo dappertutto, ma non nel nostro sistema. Contro un Friborgo, al quale va dato merito, quando non sei nel tuoi gioco non è abbastanza per impensierirli”.

Come si ferma la prima linea dei burgundi?
“Sicuramente è una delle cose da analizzare e trovare soluzioni. Sono tre giocatori molto forti, sanno creare gioco offensivo e in tutte le situazioni hanno qualità… Gli dai due chance e fanno due gol. Lo hanno dimostrato durante tutta la stagione, non è qualcosa di nuovo. Sta a noi trovare le contromisure, sicuramente non sarà facile”.

Ti è venuta la tentazione nel terzo tempo di inserire Schlegel per metterlo nel ritmo?
“No, l’idea era di cercare di rientrare in partita, abbiamo appena disputato un match contro l’Ambrì Piotta in cui eravamo sotto di tre reti nel terzo periodo e siamo tornati in corsa. Questo è il giusto mindset, hai solo una chance di vincere Gara 1 e fino a che non suona l’ultima sirena ci devi credere. Ci abbiamo provato, ma non è stato abbastanza”.

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