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Interviste

Gianinazzi: “Abbiamo mostrato carattere e coraggio, ma c’è ancora del lavoro da fare”

Il coach dopo la prima sfida contro l’Ambrì: “Si possono avere tante teorie, ma sabato ci sarà un’altra partita e per qualificarci dovremo vincerla. Usciamo dal match con un sentimento positivo, ma il risultato resta un pareggio”

AMBRÌ – Non ha sicuramente vissuto un inizio di partita come pianificato il Lugano di Luca Gianinazzi, ma con il passare dei minuti i bianconeri sono riusciti a crescere sino ad imbastire una clamorosa rimonta. Alla terza sirena è arrivato un pareggio, che per il Lugano può però avere il sapore della vittoria.

“Si potrebbe vederla così, ma nella realtà rimane comunque un pareggio”, ci ha spiegato coach Gianinazzi. “Sicuramente a livello di morale il finale di partita ci fa bene, nel terzo tempo abbiamo tirato fuori il carattere ed il coraggio. Come squadra abbiamo giocato forte e siamo riusciti a metterli sotto pressione, riuscendo a tornare in una partita che ci era un po’ scappata di mano. Alla fine però bisognerà vincere la prossima, dunque questo pareggio vale soprattutto per la piega che aveva preso il match. Ma c’è ancora del lavoro da fare”.

Avete subito delle reti in rapida successione. Hai scelto di non chiamare il timeout perché vedevi comunque dei buoni segnali, oppure semplicemente con i power break cambiano le dinamiche?
“Penso sia un mix delle due cose. Con l’aggiunta dei power break hai la certezza di avere delle sorte di timeout gratuiti, e nel momento in cui abbiamo incassato i primi due gol sapevo che un paio di minuti dopo sarebbe arrivata una pausa. Ho dunque cercato di sfruttare anche questa dinamica aggiuntiva, è un aspetto interessante perché sai esattamente quando arriverà il break”.

Terminate la partita con un sentimento positivo, ma resta da analizzare anche l’avvio di gara che poteva costarvi il match…
“I primi 3-4 minuti di gioco non penso che li abbiamo affrontati male, abbiamo creato un paio di occasioni, ma dopo il primo gol dell’Ambrì ci siamo spenti un po’ troppo. Sicuramente ci è mancata urgenza nel gioco, dovevamo pattinare di più, con il passare del tempo siamo cresciuti in questo senso. Ma l’avvio di partita non è stato ovviamente ideale”.

Sembrava che l’Ambrì arrivasse a questa sfida con uno slancio migliore del vostro. Dopo questa rimonta pensi che i ruoli si siano invertiti?
“Si possono avere tante teorie, ma la realtà è che sabato ci sarà un’altra partita e per qualificarti ai playoff la devi vincere. Penso dunque che cambi davvero poco, tutte e due le squadre giocheranno 60 minuti con l’obiettivo di imporsi. Indubbiamente da questa prima sfida usciamo con un sentimento positivo, anche pensando ai tre gol segnati nel terzo tempo, ma guardando alla prossima partita di fatto non cambia nulla”.

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