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Interviste

Gardner: “Dovrò essere un leader, a Lugano mi sento a casa”

LUGANO – Oltre 1’000 partite giocate tra regular season e playoff, altri due campionati vinti con ZSC Lions e Berna, un trionfo in Champions Hockey League e un argento ai Mondiali.

Via da Lugano dal 2007, la carriera e il palmares di Ryan Gardner si sono arricchiti parecchio. Dopo una stagione in chiaroscuro a Friborgo, il figlio d’arte è tornato a Lugano, per chiudere un cerchio con il Ticino aperto ben 19 anni fa.

“Qui sono a casa, sono felice di essere tornato per me e la mia famiglia, conosco ancora molte persone fuori dal ghiaccio. Insomma, per me è qualcosa di speciale”, ci ha spiegato.


Ryan Gardner, come è nata l’idea del tuo trasferimento a Lugano? La cosa è avvenuta un po’ a sorpresa…
“Era già tutto pronto due mesi prima che lo si venisse a sapere. La squadra la scorsa stagione ha fatto qualcosa di bello e spero di poterla aiutare a tornare a vincere, per l’ambiente e i tifosi”.

Dopo diversi anni ti ritrovi a Lugano, cos’hai trovato di diverso?
“Sono cambiate tante cose, per esempio c’è una nuova galleria dietro alla pista (ride, ndr). Seriamente, quello che non è cambiato è la voglia di vincere e l’entusiasmo dei tifosi, anche stamattina (domenica) c’è tanta gente e un grande entusiasmo per quello che è semplicemente un allenamento… È bellissimo!”.

Dopo Mathias Seger sei il giocatore in attività con più partite giocate in NLA… Qual è il segreto per essere ancora qui a 38 anni a giocare in una squadra che lotta per il titolo?
“Semplicemente devi divertirti ogni volta che arrivi alla pista. Logicamente poi devi lavorare sul tuo corpo, soprattutto d’estate, mangiare bene e curare la salute, cose che si fanno meglio rispetto ad anni fa. Poi è normale che se stai in una squadra con lo spirito vincente tutto diventa più facile e puoi andare avanti ancora molti anni. Seger fa ancora un grande lavoro a Zurigo, spero anch’io di poter proseguire così”.

Ti abbiamo visto nel primo allenamento giocare al centro di Fazzini e Bertaggia, con Shedden hai già discusso sul tuo ruolo in squadra?
“Sì ne abbiamo già discusso, a livello di gioco potrà cambiare diverse volte durante la stagione, ma sostanzialmente vuole che io sia un leader per aiutare la squadra. Comunque ho trovato un gruppo che lavora bene, con “Fazz” e “Berts” abbiamo già trovato un’intesa. Quei ragazzi sono grandi pattinatori, smisto il gioco per loro e vado sulla porta per sfruttare i rebound, e oltre a ciò dovrò vincere gli ingaggi e fare bene tante piccole cose”.

Siete attesi a una stagione molto intensa, oltre al campionato e alla coppa ci saranno anche la Spengler e la CHL… Cosa ti aspetti da un anno così impegnativo?
“Più partite ci sono, meglio è per noi giocatori. Cerchiamo sempre il ritmo alto, quindi è meglio così che avere quelle lunghe settimane di pausa in cui si fanno solo allenamenti. Inoltre la Champions Hockey League e la Coppa Spengler sono tornei in cui si gioca ad alti livelli, e questo ci farà crescere”.

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