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Mondiali 2016

Esordio da incubo per la Russia, Laine spettacolare con la Finlandia

MOSCA – La Cechia ha rovinato la festa d’entrata alla Russia, che ha deluso le aspettative nell’esordio del suo mondiale. La squadra di Oleg Znaroks ha offerto una prestazione deludente davanti all’entusiasta pubblico di casa, lasciando che la Cechia facesse vedere come giocare da squadra vera.

Troppo individualista e attendista la Russia, che ha messo in mostra un po’ troppa supponenza, soffrendo molto quando i cechi hanno saputo pure mettere del fisico alla contesa.

Sorpresi dalla prima rete di Kundratek nel primo periodo, Datsyuk e compagni hanno poi subito la doccia fredda in apertura del periodo centrale, quando il neo friborghese Cervenka ha sfruttato un rebound davanti a Bobrovski per raddoppiare. Da quella rete dono nati i maggiori pericoli per i padroni di casa, a volte incapaci di contenere la Cechia, che è andata vicinissima alla rete in almeno altre 2 occasioni, e tenendo sotto scacco la Russia per diversi minuti.

Inutile il tentativo di rimonta del terzo periodo, prodotto con una spinta insufficiente per impensierire più di poche volte Furch e l’ottima difesa ceca, e anzi, è arrivato anche il 3 a 0 a porta vuota di Birner nel finale.

È solo prima partita, ma aldilà del risultato, il gioco proposto dai padroni di casa ha parecchio deluso le aspettative, e allora tutti ad aspettare Ovi.

SAN PIETROBURGO – Bielorussa prima vittima sacrificale per la Finlandia, che si è divertita e ha divertito nel suo esordio al mondiale, scatenando i suoi terribili ragazzini contro la squadra di Dave Lewis. E dire che i finnici non hanno dovuto nemmeno sudare troppo per produrre il 6 a 2 finale, frutto di “soli” 30 tiri in porta da parte loro, ma il fatto che i bielorussi ne abbiano fatti solamente 16 la dice lunga sul dominio degli uomini di Jalonen e Peltonen.

A dare il maggior spettacolo è stata la linea guidata da Jussi Jokinen con alle ali Barkov e il fenomenale Laine, autori questi due della spettacolare rete d’apertura, da vedere e rivedere. È bastato questo a far saltare i piani di difesa della Bielorussia, la maggior velocità finnica ha fatto ammattire la difesa davanti al povero Koval, e le reti hanno cominciato a cadere con una regolarità disarmante.

E vi è da dire che il momentaneo dimezzamento dello scarto sul 2 a 1 ad opera di Andrei Stas non ha affatto rilanciato la Bielorussia, dato che nel giro di 2’01” ancora Laine e poi Granlund al 39’56” avevano già pensato bene di andare fin sul 4 a 1.

Pura cosmesi le tre reti cadute nell’ultimo periodo, segnate da Pihlström, ancora Granlund e da Kalyuzhni per il definitivo 6 a 2.

Prima di definire se la Finlandia potrà ambire almeno al podio occorrerà aspettare test più probanti e qualche giornata di torneo, ma intanto, dopo aver trascinato il Tappara al titolo nazionale a suon di reti una più bella dell’altra, Patrik Laine ha già messo in ombra il suo “diretto concorrente” al prossimo draft Auston Matthews

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