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Ambrì Piotta

Conz: “Nulla è ancora chiuso per la prossima stagione, avremo ancora delle discussioni”

Il portiere è tornato in pista a Berna: “Abbiamo i mezzi per avanzare in classifica e io ho fiducia in questo gruppo. Ci manca la costanza, tutti possono battere tutti ma ci vuole un filotto consecutivo di vittorie”

Impiegato solamente in una partita della recente Coppa Spengler, il portiere Benjamin Conz è tornato tra i pali nel primo impegno del 2023 dell’Ambrì Piotta in casa del Berna, nell’ambito di una stagione che per lui non è stata sin qui semplice.

Il club leventinese ha deciso di attivare l’opzione presente nel suo contratto, ma nonostante questo il suo futuro è ancora da determinare.

“L’opzione era stata attivata già mesi or sono”, ci ha infatti spiegato Conz. “Vedremo, ci saranno ancora delle discussioni, nulla è ancora chiuso in merito alla prossima stagione”.

Tornando alla partita di Berna avevi vissuto un primo tempo difficile, ma poi era andata meglio e non hai subito reti nei restanti 40 minuti…
“Penso che nel primo tempo non c’eravamo ancora con la testa dopo la vittoria di Davos. Questo ci è costato la partita, ma nei restanti 40 minuti abbiamo giocato un bell’hockey e ci siamo creati diverse occasioni. Alla fine ci è mancata solamente una rete. Ora si tratta di prendere gli ultimi due tempi e ripartire da lì”.

Cosa bisognerà migliorare in futuro per cercare di abbellire la classifica?
“Direi la costanza, riuscire a ottenere un filotto consecutivo di vittorie e giocare per 60 minuti, dall’inizio alla fine. La classifica è molto corta, tutti possono battere tutti, si gioca sui dettagli, in ogni match bisogna essere al 100%. Abbiamo i mezzi per avanzare in classifica e io ho fiducia in questo gruppo”.

Hai disputato una partita alla Spengler, il trofeo è evidentemente anche tuo e hai dato il tuo apporto, ma quanto ti ha fatto male non poter giocare la finale dopo sei anni di militanza e pensando oltretutto che c’erano poche ore di pausa tra la semifinale e l’atto conclusivo? Da portiere hai capito la scelta di Cereda considerando lo shutout di Juvonen contro il Davos?
“È un sentimento contrastante. In qualità di giocatore vuoi sempre giocare ogni partita, vale per qualsiasi elemento, ma tocca allo staff tecnico prendere le decisioni. Io come sempre sono stato dietro al team, ho cercato di dare il mio supporto e alla fine sono stato molto felice per la squadra e per il club”.

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