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Ambrì Piotta

Con calma e autorità l’Ambrì batte di nuovo il Langnau

I biancoblù non perdono mai il controllo della sfida, e gestiscono bene anche un insidioso terzo tempo. Con questo successo è quattro su quattro contro i Tigers

(PostFinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)

Con calma e autorità l’Ambrì batte di nuovo il Langnau

LANGNAU – AMBRÌ

2-3

(1-1, 0-1, 1-1)

Reti: 6’38 Grossniklaus (Berger) 1-0, 10’06 Formenton 1-1, 24’16 Bürgler (Formenton) 1-2, 56’41 Virtanen (Bürgler, Grassi) 1-3, 57’31 Saarela (Saarijärvi) 2-3

Note: Ilfishalle, 5’560 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Dipietro; Schlegel, Huguet
Penalità: Langnau 3×2, Ambrì 3×2

Assenti: Diego Kostner (infortunato), Janne JuvonenKilian Zündel (sovrannumero), Rocco PezzulloLionel MarchandJosselin Dufey (Ticino Rockets)

LANGNAU – È con una prova molto solida che l’Ambrì Piotta ha risposto all’importante impegno di Langnau, che metteva sì in palio punti pesantissimi in uno scontro diretto, ma che in maniera ancora più significativa poteva dire molto sulle possibilità dei leventinesi di restare in corsa per i pre-playoff il più a lungo possibile.

Da una vittoria preziosa in questo senso sono arrivate risposte importanti, con la squadra di Cereda che non ha praticamente mai lasciato il controllo della sfida ai tigrotti, ed ha anzi gestito le operazioni in maniera più netta di quanto non lasci intendere il risultato finale.

Certo, gli ultimi minuti sarebbero forse stati meno tesi se nel periodo centrale i biancoblù avessero sfruttato meglio le loro occasioni, ma la mancanza di concretezza – oppure killer instinct – in un secondo tempo comunque di chiara marca ospite è stato l’unico neo di una prestazione molto completa. Va inoltre detto che le cose avrebbero potuto facilmente prendere una piega più favorevole già in quei momenti, considerando soprattutto i pali colpiti da Spacek ed Eggenberger.

(PostFinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)

Più significativa inoltre la calma con cui l’Ambrì ha saputo gestire la terza frazione, riducendo ad un paio di tiri i reali pericoli per la porta difesa da Conz, a cui Cereda ha voluto dare fiducia – anche con coraggio – in una delle partite più delicate della stagione.

Sì perché una sconfitta non avrebbe compromesso nulla a livello di classifica, ma avrebbe forse fatto sorgere qualche dubbio in un gruppo che invece sta sottolineando di avere personalità e carattere in vari modi diversi, martedì con una bella rimonta sulla capolista, e sabato giocando un match interamente nel sedile del pilota in una pista difficile come la Ilfis.

Già promettente il primo tempo, quando il Langnau aveva colpito praticamente al primo tiro in porta – sfruttando in contropiede un errore leventinese in zona neutra – ma aveva poi subito il controllo del disco più lucido da parte dell’Ambrì Piotta. Diverse infatti le belle trame offensive proposte da Formenton e compagni, con proprio il canadese a trovare il pareggio in shorthand ed in generale ad evidenziarsi per un impatto costante ad ogni cambio.

Comprensibilmente a corrente alterna invece il rientrante Spacek, che ha anticipato i tempi per essere presente a Langnau, ma che verosimilmente non è ancora al meglio. Sia lui che Chlapik hanno vissuto una serata tra alti e bassi, contribuendo però in maniera importante nel tenere diversi dischi in profondità. Il centro ceco è inoltre stato l’unico sufficiente agli ingaggi (50% di efficacia), mentre tutti gli altri hanno fatto parecchio fatica e l’Ambrì ha finito per perderne sostanzialmente due terzi.

(PostFinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)

Questo non ha però portato a grandissimi problemi in termini di possesso, con i biancoblù che raramente hanno lasciato che fossero i Tigers a controllare le iniziative. Michaelis e banda hanno in questo senso cercato di cambiare le cose in particolare nel finale di periodo centrale, senza però mai riuscire ad essere davvero martellanti.

Quando Virtanen ha poi infilato la terza rete – buono il lavoro preparatorio di Grassi e Bürgler – le cose sembravano fatte, e probabilmente lo hanno anche pensato i biancoblù. Il Langnau ha infatti avuto vita un po’ troppo facile sul gol di Saarela che ha rimesso tutto in discussione, ma gli ultimi scampoli di gara non hanno riservato ulteriori sorprese.

Con questo successo, risultato di una gara completa e ben controllata, la squadra di Cereda ha così mandato un messaggio importante soprattutto a sé stessa, ed era importante farlo ora che al termine della regular season mancano sempre meno partite. La classifica rimane cortissima ed ogni sfida sarà da affrontare con una convinzione che andava costruita nel percorso fatto sin qui, ed in questo senso l’Ambrì non sta mostrando timori nel giocare per vincere.


IL PROTAGONISTA

Alex Formenton: Non è una sorpresa constatare che sia stato l’attaccante più impiegato da Cereda (18’53), perché il canadese con la sua velocità e visione di gioco è stato in grado di avere un impatto positivo in ogni cambio. Ottima la sua iniziativa che ha portato al gol del pareggio, così come il disco fornito a Bürgler per la rete del vantaggio. Nelle ultime dieci partite ha ottenuto 8 gol, ed è un vero jolly perché può giocare con profitto di fianco a chiunque.


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