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Ambrì Piotta

Cereda: “Per battere il Lugano ci vuole tanto lavoro, il derby di venerdì ce lo ha ricordato”

Il coach è soddisfatto dopo il weekend: “Sabato siamo stati molto bravi a portare il nostro hockey in pista, abbiamo vinto meritatamente. Il Lugano è una squadra che punta al titolo, ma nel terzo tempo eravamo più freschi”

AMBRÌ – Arrivati al giro di boa di metà regular season, l’Ambrì Piotta ha sicuramente di che essere soddisfatto, con un bottino di 40 punti che significa settimo posto in classifica e – soprattutto, ricordando il vero obiettivo stagionale – un vantaggio di ben venti lunghezze sul Davos undicesimo.

Questo è il risultato del grande lavoro portato avanti dal gruppo di Luca Cereda nel corso di questi primi mesi di stagione, e dopo aver diviso la posta con il Lugano nel weekend, il coach biancoblù è soddisfatto.

“Complessivamente sono contento. Come ripetiamo spesso dobbiamo cercare di fare dei passi avanti ogni giorno, e venerdì abbiamo preso la lezione che per battere un top team servono tanto lavoro ed umiltà”, ha commentato l’allenatore di Sementina. “Sabato i ragazzi sono stati molto bravi a portare il nostro hockey in pista, e meritatamente abbiamo vinto”.

Luca Cereda, avete ritrovato una certa identità sabato sera…
“Quella di sabato è stata in tutto e per tutto una buona partita di hockey. Nel primo tempo credo che l’Ambrì si sia fatto preferire, mentre nel secondo il Lugano ha spinto di più ma li abbiamo controllati relativamente bene. Nel terzo invece siamo stati bravi a continuare nel nostro gioco, ed in generale siamo riusciti ad imporre il nostro stile per tanti minuti”.

Il risultato è stata una partita in cui avete saputo dare molto di più rispetto a venerdì, quando vi era mancato qualcosa…
“Non credo che nel primo derby l’approccio sia stato sbagliato, ma avevamo troppa voglia di far bene e ci siamo un po’ dimenticati quanto sia difficile vincere le partite. Per battere una squadra come il Lugano ci vuole tanto lavoro… Stavolta lo abbiamo fatto, a parte il secondo tempo quando siamo stati sotto pressione anche a causa di qualche penalità, ma non abbiamo concesso troppo”.

Le fasi in inferiorità numerica, nonostante qualche gol concesso in questi due giorni, sono da considerare positive…
“Il boxplay ha funzionato bene viste le tante opportunità che ha avuto il Lugano, anche se complessivamente sono riusciti a segnare due gol. Dobbiamo continuare a lavorarci, era uno dei punti che volevamo migliorare e crediamo di poter fare ancora dei passi avanti, così come in powerplay”.

Avete fatto la differenza anche a livello di energia sabato…
“Abbiamo affrontato un top team, il cui obiettivo è dichiaratamente quello di vincere il campionato. Per noi in generale è difficile vincere delle partite, ma contro avversari del genere lo è ancora di più ed in questo senso è positivo aver percepito che nel terzo tempo eravamo molto più freschi del Lugano”.

Un ultimo appunto su Guerra, autore di un gol e un assist e tra i difensori più produttivi del campionato…
“Guerra è un giocatore che nelle sue passate stagioni a Davos e Zurigo non aveva un ruolo da leader della difesa, mentre da noi si ritrova in una posizione centrale. È normale che abbia avuto – e lo avrà ancora – bisogno di tempo per adattarsi… Ha ancora dei margini di crescita notevoli, dunque per lui si tratterà di imparare questo nuovo ruolo e anche di sbagliare ogni tanto, ma di avere l’attitudine giusta per crescere da queste esperienze”.

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