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Ambrì Piotta

Cereda: “A nove partite dalla fine siamo qui a giocarcela, per noi deve essere un orgoglio”

Il coach biancoblù dopo la vittoria sul Langnau: “Siamo ancora in un momento di difficoltà, ma abbiamo fatto passi avanti”. Sul rientro di Novotny: “È un grande leader, per noi è importantissimo sia sul ghiaccio che fuori”

AMBRÌ – Sta ancora cercando di ritrovare stabilità l’Ambrì Piotta, ma la vittoria di sabato contro il Langnau è stata in questo senso importante, e per i biancoblù mantiene aperto ogni scenario a nove partite dal termine della regular season.

“Siamo ancora qui a giocarcela, dopo aver vissuto veramente tante situazioni in questi mesi”, ha commentato coach Luca Cereda. “Deve essere un orgoglio, per giocatori e staff ma anche per il tifo… Se qualcuno non ha capito questa cosa, ha capito davvero poco della realtà dell’Ambrì Piotta. Da sempre lottiamo per sopravvivere, non cerchiamo scuse ma soluzioni e spesso le si trovano. Non ci concentriamo sui problemi”.

La vittoria con il Langnau è un passo nella giusta direzione…
“Sappiamo che siamo ancora in un momento di difficoltà, ma credo che sabato abbiamo fatto altri passi avanti. Ora ci godremo la domenica, che dopo una vittoria è più dolce, ma lunedì dobbiamo tornare al lavoro serio perché c’è ancora molto da fare”.

Cosa vi manca per tornare al vostro miglior livello?
“A mancarci è ancora la costanza. Anche contro il Langnau non abbiamo fatto tutto giusto, nonostante l’attitudine e lo sforzo siano stati buoni. Ora abbiamo però un programma che ci permette di allenarci e lavorare, dunque la costanza arriverà e di conseguenza anche le decisioni saranno più lucide sui sessanta minuti”.

Come hai visto l’esordio del giovane Rocco Pezzullo?
“È un bravo ragazzo, molto serio e tranquillo. Ha fatto un buon esordio, ha messo un po’ i piedi nell’acqua fredda ed ora starà a lui di continuare a lavorare come sta facendo per conquistarsi ancora più ghiaccio. Prima della partita gli ho semplicemente detto di godersi la partita, perché la serata del debutto è solo una in carriera. Sono contento che abbia potuto farlo in casa, è sempre un’emozione particolare”.

Per permettere il suo inserimento hai deciso di lasciare Jelovac in sovrannumero…
“Rocco sicuramente si meritava questa chance, stava giocando bene tra juniori, Nazionale U20 e Rockets. Sabato i sette difensori che abbiamo schierato erano quelli che ci sembravano i migliori in questo momento, ora a Jelovac il compito di lavorare bene da lunedì per riconquistarsi un posto in formazione”.

Un impatto immediato l’ha invece avuto Novotny…
“Sappiamo che per noi lui è importantissimo, in pista ma anche in panchina ed in spogliatoio. È un grande leader. Calcolando i tanti mesi di stop ha disputato sicuramente due buone partite”.

Con due centri stranieri hai deciso di spostare Müller all’ala, sei soddisfatto di questa scelta?
“È stata una scelta positiva, ci ha dato stabilità. In passato ha già giocato all’ala, un po’ con noi ma soprattutto prima di arrivare ad Ambrì. È una possibilità in più che abbiamo a disposizione, ha accettato volentieri di spostarsi in questa posizione e di questo siamo contenti. Nel primo tempo la sua linea era un po’ in fase di rodaggio, ma dal secondo periodo hanno giocato bene”.

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