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Interviste

Bertaggia: “Chiudere con una sconfitta fa male, ma l’obiettivo è raggiunto”

L’attaccante bianconero non si nasconde ma ora guarda ai playoff con ottimismo: “Ora bisogna cambiare marcia, ma anche contro i Lions ce la vogliamo giocare, c’è poco da perdere in fondo”

LUGANO – Nel silenzio della Cornèr Arena le facce dei bianconeri cercano di vincere la delusione di un derby perso con la soddisfazione di aver raggiunto in extremis i playoff dopo il lungo tira e molla con il Berna.

Contro l’Ambrî Piotta la prestazione del Lugano è stata piuttosto deludente e nessuno si nasconde, tantomeno uno come Alessio Bertaggia, tra quei giocatori che sul ghiaccio non si risparmiano mai: “Un peccato aver perso questo derby – esordisce il numero 10 – avrebbe potuto lanciarci al meglio nei playoff, di sicuro la prestazione non è stata sufficiente da parte nostra”.

Alessio Bertaggia, quale sentimento prevale? La delusione della sconfitta o il sollievo di aver comunque raggiunto i playoff?
“Abbiamo raggiunto con fatica questo traguardo e sicuramente arrivare nei playoff con una vittoria alle spalle sarebbe stato diverso, ma il risultato è questo e deve andarci bene. Chiaramente dovrà essere tutta un’altra storia nei playoff, non siamo assolutamente contenti di come abbiamo giocato nel derby”.

Dal tuo punti di vista di giocatore qual è stata la sensazione di dover giocare senza pubblico?
“Non è bello giocare così, soprattutto in un derby in casa dato che i nostri tifosi danno sempre una bella spinta, ma ce n’eravamo fatti una ragione e dovevamo concentrarci solo sul gioco. Abbiamo comunque cercato di essere molto rumorosi in panchina per spronare i compagni sul ghiaccio e darci una spinta di cambio in cambio”.

Ora vi attendono gli ZSC Lions, con quale spirito affronterete questa difficile sfida?
“Se gli ZSC Lions hanno chiuso al primo posto un campionato difficile come questo una ragione c’è sicuramente ma noi andiamo a giocarci le nostre carte. Abbiamo di meno da perdere sicuramente ma la mentalità sarà quella di dare tutto sul ghiaccio, non ci gireremo più indietro perché dovremo dimenticare tutte le difficoltà per guardare solo avanti”.

Nell’ultimo periodo il Lugano ha bucato partite importanti denotando un certo calo, è un problema fisiologico o c’è qualcosa da cambiare?
“È davvero difficile cercare di mantenere la stessa intensità per un lungo periodo, quindi credo che un periodo di appannamento faccia parte del gioco. Quelle partite giocate male le si prendono come insegnamento per migliorarsi e correggere gli errori”.

In questa regular season hai superato il tuo record personale di marcature, una ragione sta anche nell’intesa che avete raggiunto nella tua linea d’attacco…
“C’è un bel feeling tra noi, ci si completa e si cerca sempre di dare il massimo a ogni partita. Ognuno di noi conosce le caratteristiche dei compagni e si cerca sempre di sfruttarle, come i passaggi di Klasen o il lavoro di McIntyre, mentre io personalmente voglio sempre dare il massimo in termini di pattinaggio e farmi trovare pronto sotto porta per concludere al meglio il nostro lavoro di cambio in cambio”.

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